martedì 8 maggio 2018

ITALIA ALLA DERIVA ?

Dopo il terzo giro di consultazioni al Quirinale, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dovuto prendere atto del fallimento di ogni possibile intesa tra le maggiori Forze politiche (Centrodestra, Movimento 5 stelle, PD) per la formazione del nuovo Governo. Egli ha, quindi, proposto "un Governo neutrale, di garanzia e di servizio" ritenendo essere "più rispettoso che a portare alle elezioni sia un Governo non di parte", con membri cui chiederà di non candidarsi alla prossima competizione elettorale.
Secondo il Capo dello Stato, in attesa che i Partiti individuino una maggioranza, è necessario che vi sia un Governo nella pienezza delle sue funzioni, non potendo essere prorogato quello presieduto da Gentiloni. Si tratterà di un Governo che dovrà traghettare il Paese in tre possibili direzioni:
la prima, con un "Governo neutrale" verso la nascita di un Governo politico fondato su un prossimo accordo in Parlamento (tanto porterebbe alle immediate dimissioni del "Governo neutrale");
la seconda, la durata del "Governo neutrale" fino a dicembre per l'approvazione della legge di bilancio, della legge finanziaria e, possibilmente, di una nuova legge elettorale, per poi indire nuove elezioni;
la terza, una breve durata del "Governo neutrale" per far tornare i cittadini alle urne a luglio prossimo o in autunno.
Il Presidente Mattarella ha chiesto responsabilità ai Partiti, mettendo tutti in guardia dal rischio connesso all'andare alle elezioni subito "con la preoccupazione di non riuscire ad approvare Bilancio e Finanziaria con il conseguente aumento dell' iva e dei suoi effetti recessivi".
Solo il Partito Democratico, con il segretario reggente Maurizio Martina, ha condiviso il richiamo alla responsabilità del Presidente della Repubblica, augurandosi che possa essere ascoltato da tutte le forze politiche e dichiarando che non farà mancare il suo sostegno all'iniziativa annunciata dal Presidente. Questi ha espresso un chiaro appello alla responsabilità che pare destinato a rimanere inascoltato da chi, dopo aver sbandierato la sua vittoria (Centrodestra - Movimento 5 stelle), è stato fin qui incapace di formare, previa alleanza, un Governo politico per il nostro Paese.
Il sostegno del  solo PD non basterà e, pertanto, l'esecutivo neutrale, di garanzia e di servizio, proposto dal Capo dello Stato  e che sarà svelato domani, sembra dover nascere già senza la necessaria fiducia, mentre l'Italia rischia di andare alla deriva.

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