sabato 16 giugno 2018

IL PROGETTO "CITTA' DELL'AMBIENTE"



“IL PORTO” DEL FUTURO
Il progetto Città dell’Ambiente a Maratea

La piana di Castrocucco, al confine con la regione Calabria, è, ad oggi, uno dei luoghi di pregio ambientale più qualificanti del territorio di Maratea. Infatti custodisce la spiaggia più grande della costa marateota, riferimento da sempre delle comunità dei paesi dell’intero bacino del Lagonegrese e contiene ampi pianori scampati all’aggressione delle costruzioni selvagge degli anni sessanta.
A sud confina con Il fiume Noce che,con l’ampio bacino della sua foce ricca di biodiversità, è una preziosa oasi di naturalità mentre a nord la strada statale ss18 la divide dall’area SIC di Castrocucco.
Questa condizione ambientale privilegiata è dovuta principalmente all’insediamento dell’azienda florovivaistica e agricola della Pamafi, esperienza industriale dovuta ai Rivetti negli anni 60, che ha protetto negli anni l’area da appetiti speculativi.
Una visione innovativa pose le basi di un’attività compatibile con l’ambiente e con la vocazione turistica del territorio, all’avanguardia per l’epoca e che oggi potremmo definire antesignana dei principi che sono alla base delle moderne esperienze di bioagricoltura e bioarchitettura.
Quello che oggi resta di quella esperienza è una struttura costituita da edifici e serre distribuiti in 25 ettari attualmente in stato di pesante degrado e pericolosità.
Tre anni fa questo territorio è stato al centro dell’interesse didattico dei ragazzi della locale Scuola media che, coadiuvati dai docenti, studiando a fondo le peculiarità ambientali di Maratea e le sue risorse naturali e immaginando la loro valorizzazione al fine di una sviluppo strategico, sociale ed economico, hanno proposto di allocare nell’area della ex Pamafi una futura “ Città dell’Ambiente”.
L’idea progetto prevede quindi, in estrema sintesi, la realizzazione di una struttura polivalente concepita con le più moderne tecniche di bioarchitettura e di risparmio energetico che metta insieme laboratori di ricerca sulla biodiversità, sui materiali ecocompatibili innovativi e sul risparmio energetico, aree espositive dei potenziali della flora e della fauna sia terrestri che marini, aree ricreative e non ultime, aree agricole per la produzione di prodotti agricoli tradizionali.
Partito dal basso e dalle esigenze della popolazione, soprattutto giovanile, il progetto è lentamente lievitato attirando l’interesse e la condivisione cittadina con la nascita del Comitato Città dell’Ambiente e di parte della politica regionale e locale fino a diventare una reale e concreta proposta, moderna e strategica, economicamente auto sostenibile,  capace di dare una  risposta durevole alla rigenerazione della vocazione ambientale e turistica di Maratea e alle esigenze economiche, creando numerosi posti di lavoro diretti e sviluppando occupazione e impresa nell’indotto derivante.
Un vero “porto” culturale ed economico dal quale partire per le sfide del futuro e nel quale accogliere le esperienze tecnologiche innovative contemporanee che il nostro mondo iperconnesso ci offre.
                                                                Comitato “Città dell’Ambiente” – Maratea -

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