Migliaia e migliaia di donne, uomini e bambini da anni continuano a fuggire dalla povertà estrema, dalla guerra, dalle persecuzioni, dalla violenza di ogni genere nella loro "patria" e molti di essi trovano la morte durante il lungo viaggio, nel quale avevano riposto l'unica loro speranza in cerca di sopravvivenza, di pace, di libertà da conquistare, comunque, a duro prezzo.
Sono tante le vie che essi percorrono e, tra queste, una poco nota e non meno pericolosa delle altre, è costituita dall'attraversamento delle Alpi tra Italia e Francia, anche in pieno inverno e con assoluta mancanza di informazioni sulla strada da seguire, di abiti e scarpe adatti, di cibo...Pochi ce la fanno e i più sono respinti alla frontiera francese.
Con la primavera si sciolgono i ghiacci ed affiorano sempre più spesso corpi di migranti senza nome, sia sul versante italiano che su quello francese.Vincent Gasquet, un uomo che insieme ad altri perlustra i boschi in montagna nel tentativo di recuperare i migranti che si perdono e di metterli sulla strada giusta, è testimone del dramma in atto ed ha dichiarato: "Se le Alpi diventassero un cimitero, mi vergognerei per il resto dei miei giorni".
Come è possibile tutto ciò nel Continente antico e nel 2018 dopo Cristo...?
Penso debba vergognarsi l'umanità intera dinanzi a questo fenomeno epocale che coinvolge masse di disperati, respinte da vari Stati di Europa, tra i quali la Francia che in alcuni casi configura addirittura come reato l'aiuto dato a chi è senza documenti.
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