venerdì 6 luglio 2018

INCHIESTA SULLA SANITA' IN BASILICATA










Basilicata, presidente Regione Pittella agli arresti domiciliari: coinvolto in inchiesta su sanità




                   
Marcello Pittella
Operazione della Guardia di Finanza su nomine e concorsi nel sistema sanitario lucano: ordinanze nei confronti di una trentina di persone
di LEO AMATO
POTENZA - È un vero e proprio terremoto quello che si è abbattuto sulla Regione Basilicata. C'è anche il governatore Marcello Pittella (Pd), infatti, tra i destinatari dell'ordinanza di misure cautelare eseguita questa mattina dagli agenti della Guardia di finanza di Matera. L'inchiesta riguarda nomine e concorsi nella sanità lucana.
Per Pittella il gip della città dei Sassi ha disposto gli arresti domiciliari. In carcere, invece, è finito il commissario straordinario dell'Azienda sanitaria provinciale di Matera, Pietro Quinto, che attraverso il suo legale, Vincenzo Montagna, ha già annunciato le dimissioni dall'incarico. In carcere anche il direttore amministrativo dell'Asm Maria Benedetto. Secono le indagini, le persone coinvolte avevano fornito in anticipo le tracce di alcuni concorsi interni e favorito candidati rispetto ad altri.
Ai domiciliari il commissario straordinario dell'Azienda sanitaria di Potenza, Giovanni Chiarelli, il direttore amministrativo dell'Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza, Maddalena Berardi, e un dirigente del Centro oncologico regionale della Basilicata di Rionero, Gianvito Amendola. Nella stessa inchiesta ai domiciliari anche il direttore generale della Asl di Bari, Vito Montanaro. In tutto le misure cautelari eseguite sono una trentina.

Nelle scorse  settimane il PD lucano aveva dato mandato a Pittella, fratello del Senatore Gianni, di correre per un secondo mandato in Regione alle elezioni per il rinnovo del parlamentino lucano, previste al più tardi per l'inizio del 2019.

Ritengo doveroso evidenziare per questo caso, come per ogni altro caso analogo, che si tratta di provvedimenti cautelari adottati dalla Magistratura nella fase delle indagini e che vige il principio costituzionale di presunzione di non colpevolezza dell'indagato o dell'imputato sino all'eventuale sentenza definitiva di condanna.

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