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| Nicola Gratteri |
E' il titolo di uno dei libri (Mondadori Editore) di Nicola Gratteri, nato a Gerace (RC) il 22 luglio 1958, Magistrato e Saggista, Procuratore della Repubblica di Catanzaro dal 21 aprile 2016.
Nel volume, preceduta da Prefazione di Vittorio Zucconi, vi è una lunga, piacevole conversazione del Magistrato con Antonio Nicaso, giornalista, saggista, studioso dei fenomeni criminali di tipo mafioso, nato a Caulonia (RC) nel 1964.
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| Antonio Nicaso |
Di notevole pregio e di particolare interesse è il contributo dell'Autore, finalizzato alla realizzazione in Italia di "un migliore sistema giudiziario per sconfiggere le mafie".
Riporto di seguito una delle domande finali come rivolta da Nicaso a Gratteri, da anni impegnato nella lotta alla "ndrangheta", e la risposta del Magistrato:
"Nonostante il lavoro, trova ancora il tempo per il Suo orto ?"
"L'orto non è solo il luogo dove coltivo pomodori e zucchine, ma è anche una metafora della mia vita e del mio carattere. Non sono un intellettuale, uno da salotto,sono un uomo semplice che ama le cose semplici, la famiglia, il mio lavoro, i pochi amici. Sento e mi fa piacere l'affetto della gente, quella che mi incontra negli aeroporti e mi stringe la mano. Con loro mi trovo a mio agio. E' gente che lavora, che fatica e fa sacrifici, come tutte le persone normali. Non mi sento un eroe, amo il mio lavoro e ci metto tanta passione, come tante altre persone oneste che, proprio per questo, possono ogni giorno guardarsi allo specchio.
La vita vale molto poco se si perde il rispetto di se stessi. Lo diceva anche mia madre, per la quale non c'era ricchezza al mondo che potesse comprare l'onestà".
Riporto di seguito una delle domande finali come rivolta da Nicaso a Gratteri, da anni impegnato nella lotta alla "ndrangheta", e la risposta del Magistrato:
"Nonostante il lavoro, trova ancora il tempo per il Suo orto ?"
"L'orto non è solo il luogo dove coltivo pomodori e zucchine, ma è anche una metafora della mia vita e del mio carattere. Non sono un intellettuale, uno da salotto,sono un uomo semplice che ama le cose semplici, la famiglia, il mio lavoro, i pochi amici. Sento e mi fa piacere l'affetto della gente, quella che mi incontra negli aeroporti e mi stringe la mano. Con loro mi trovo a mio agio. E' gente che lavora, che fatica e fa sacrifici, come tutte le persone normali. Non mi sento un eroe, amo il mio lavoro e ci metto tanta passione, come tante altre persone oneste che, proprio per questo, possono ogni giorno guardarsi allo specchio.
La vita vale molto poco se si perde il rispetto di se stessi. Lo diceva anche mia madre, per la quale non c'era ricchezza al mondo che potesse comprare l'onestà".
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