lunedì 2 settembre 2019

L'IMPEGNO IN BASILICATA DEL PROF. VALERIO TRAMUTOLI

Candidato con la "BASILICATA POSSIBILE" alla Presidenza della Regione nel marzo 2019 ed a Sindaco della città di Potenza nel maggio-giugno scorso, è attualmente Consigliere comunale di minoranza a Potenza.

Ha partecipato a recente assemblea pubblica a Lagonegro ed a Maratea.

 

Sono Valerio Tramutoli

Mi presento
Sono nato a Potenza il 28/12/1957 da Rita Rosiello, casalinga di Avigliano e Giuseppe Tramutoli di Potenza, già Professore di latino e greco presso il Liceo Classico di Potenza. Decimo di dodici figli, dopo la Laurea in Fisica presso l’Università di Roma la Sapienza e cinque anni di lavoro in aziende private approdo all’Università di Basilicata dove, in qualità di Professore Associato di Astrofisica, insegno con autentica passione, da oltre 20 anni, Telerilevamento Ambientale. Alla mia formazione di ricercatore hanno contribuito, tra gli altri, i soggiorni all’estero presso l’Università del Wisconsin (Madison, USA), lo European Centre for Medium-term Weather Forecast (ECMWF, Reading, UK), il Centre de Météorologie Spatiale (Lannion FR) e l’Università di Dundee. Ho coordinato progetti nazionali e internazionali e sono attualmente responsabile di gruppi di lavoro internazionali a livello europeo (NEREUS EO/Copernicus) e mondiale (IUGG-WG EMSEV). La mia attività di ricerca si è focalizzata sullo sviluppo di nuovi sensori e tecniche satellitari per la previsione, il monitoraggio e la mitigazione dei rischi naturali, ambientali e industriali. In tale ambito ho proposto nel 1998 una metodologia originale utilizzata con successo in Italia e all’estero per un ampio spettro di applicazioni. Sono autore di oltre 180 lavori su riviste, libri scientifici e atti di convegni internazionali. Sono stato organizzatore, o invited speaker, nelle più importanti conferenze internazionali di geofisica (EGU, AGU, IUGG, AOGS, EMSEV). Per il mio lavoro utilizzo correntemente la lingua inglese. Grazie agli insegnamenti del compianto Prof. Cantore ricevo grandi complimenti dai miei colleghi francesi anche per questa mia terza lingua (che però pratico assai meno).
Ho partecipato direttamente alle lotte di Scanzano Jonico contro l’avvio del deposito unico delle scorie radioattive e organizzato, insieme ai miei colleghi dell’Università, quella azione di contro-informazione che è servita a dimostrare l’inadeguatezza, anche tecnica, di quella scelta. Sono stato tra i fondatori della Rete29 Aprile che ha animato le battaglie contro i tagli indiscriminati al sistema universitario operati dal ministro Tremonti e contro il tentativo di aziendalizzazione degli Atenei operato dalla ministra Gelmini. Da allora, nella discussione interna ai partiti e al sindacato, mi sono sempre occupato della difesa del diritto allo studio e della possibilità anche per i giovani della Basilicata di proseguire gli studi secondo la propria vocazione e non secondo le proprie possibilità economiche. Ho denunciato l’uscita del Mezzogiorno dall’agenda dei partiti e un sistema di valutazione degli Atenei che ha trasferito sistematicamente risorse umane ed economiche dagli Atenei del Sud a quelli del Nord.
Sono stato tra i promotori del Comitato per la Democrazia Costituzionale di Potenza che ha combattuto (e vinto il 4 Dicembre 2016) la battaglia referendaria in difesa della Costituzione. Ho organizzato la Marcia della Scienza a Potenza che, nell’Aprile 2017, ha visto in tutte le maggiori città del mondo, cittadini e scienziati marciare insieme per rivendicare il diritto ad una politica basata sulle conoscenze, piuttosto che sulla negazione delle sue evidenze, secondo le convenienze.
Amo il mio lavoro, ma credo che la partecipazione diretta alla vita politica diventi un imperativo civile quando, come in Basilicata in questo momento, non solo i diritti costituzionali dei cittadini lucani al lavoro, alla salute, all’istruzione, ma gli stessi valori fondanti del nostro vivere insieme sono messi in discussione. Nei miei anni di insegnamento ho potuto apprezzare la serietà e le capacità straordinarie dei nostri giovani e, ogni volta, ho vissuto come una sconfitta personale vederli andare via per non più tornare, oppure, per restare, adattarsi ad un lavoro purchessia, spesso precario e sottopagato.
Ecco, la tristezza di tanti genitori smarriti che non sanno se vantarsi o rammaricarsi di questi ragazzi lontani, lo scandalo di quelli che restano, con un presente precario e un futuro ancora più incerto, perennemente esposti al ricatto del lavoro che assieme al sorriso toglie anche la voce, più di ogni altra mi ha fatto vergognare.
Amo da 40 anni Giovanna e, da meno tempo, ma non con meno intensità, amo le mie due figlie Rosanna e Annarita. A volte, correndo con la mente, ho immaginato di avere dei nipotini, e ho avuto una vertigine… non vorrei mai si trovassero a vivere in un mondo così. Ma se dovesse succedere, e vorrà dire che avremo fallito, voglio poter dire e raccontare loro che contro questo schifo, non sono stato a guardare e, insieme a tanti altri e con tutte le mie forze, mi sono opposto.

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