La giornata mondiale degli oceani si celebra l’8 giugno di ogni anno ed è l’occasione per riflettere su come tutelare questa preziosa risorsa.
- Da www.rainews.it -
Con riferimento ai mari italiani, ed in occasione della Giornata mondiale, il Wwf ha pubblicato la nuova edizione del “Dossier Coste, il profilo fragile dell’Italia”.
"Le coste italiane (circa 7.500 km) - spiegano gli ambientalisti - sono la porzione di territorio che, negli ultimi 50 anni, ha subito le maggiori trasformazioni. Il 51% dei paesaggi costieri italiani (circa 3.300 km) sono stati trasformati e degradati da case, alberghi, palazzi, porti e industrie. Appena 1.860 km (il 23%) di tratti lineari di costa più lunghi di 5 km nel nostro paese, isole comprese, possono essere considerati con un buon grado di naturalità". Inoltre, le attività umane hanno esacerbato l'erosione delle spiagge che riguarda 841 chilometri di litorale. Non è tutto: "Cambiamento climatico, inquinamento da plastica, specie aliene, ancoraggi indiscriminati e pesca eccessiva stanno deteriorando invece gli ecosistemi marini"
A proposito di pesca, il Wwf ricorda il fenomeno illegale della raccolta dei datteri di mare, oggetto di recenti inchieste giornalistiche di Report
su Rai3: "Nel 2020, la Guardia Costiera ha registrato 10 infrazioni
accertate e ha sequestrato 84 kg di datteri di mare. Nel 2015, i kg
sequestrati erano stati addirittura 6.762". Desta preoccupazione poi la regressione delle pianure di posidonia,
che naturalmente "attenuano la forza delle onde, mitigando gli impatti
delle mareggiate, catturano i sedimenti e contrastano quindi
l’erosione", ma immagazzinano anche grossi percentuali dell'anidride
carbonica emessa dalle attività umane. A minacciarla, "attività illegali
di pesca a strascico sotto-costa, ma anche le ancore che arano i
fondali e le loro catene".
Il Wwf sollecita dunque un "impegno
immediato e concreto" per aumentare l'estensione e "incrementare
l’efficacia di gestione delle aree marine protette", "implementare un piano di gestione dello spazio marittimo basato sull’approccio ecosistemico", proteggere "ecosistemi chiave come la Posidonia oceanica e le dune costiere attraverso azioni di restoration passiva e attiva"
Da parte loro, gli ambientalisti hanno in programma diverse iniziative tra le quali "oltre cento eventi di pulizia in tutta Italia di spiagge e anche dei fondali" e "attività di monitoraggio delle tartarughe marine".
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