E così ai divieti di accesso e transito con impedimento per la percorribilità carrabile e pedonale sulla terraferma, si aggiungono ora una serie di ampi divieti a mare nelle numerose parti interessate da rischio di possibili crolli, come specificati nella recente Ordinanza adottata dall’Ufficio Circondariale Marittimo- Guardia Costiera- Maratea.
I divieti si riferiscono a specchi acquei che vengono “interdetti al pubblico uso lungo la costa di Maratea al fine di prevedere disposizioni a salvaguardia della sicurezza della navigazione e della vita umana in mare”.
Allo scopo è vietato navigare, ancorare e sostare, praticare la balneazione, effettuare attività di immersione, svolgere attività di pesca e tanto è previsto per Cersuta – spiaggia del Nastro, Maremorto- adiacenze Torre Santavenere, Porto di Maratea- spiaggia Crivo, località Filocaio, spiaggia di ‘I Vranne, località Castrocucco- Cala della Gnola.
Dunque, non è cosa da poco e si tratta di una vera e propria
altra emergenza, questa volta a mare, connessa con quella precedente e perdurante a monte per nulla risolta ad oggi ed anzi in via, a quanto pare, di
estensione e aggravamento, non limitandosi alla sola frana di Castrocucco, cui
ha fatto seguito nomina Commissario straordinario all’Emergenza, nella persona del Sindaco.
Ciò è parte di quanto erediteranno, dopo la quinquennale esperienza civica di “Rinascita” (?), la ormai prossima Amministrazione comunale di Maratea ed il prossimo Governo regionale, ai quali sin da ora si chiede di attivarsi con adeguata programmazione e di operare, nel caso di specie, in via d’urgenza e all’unisono per l’intervento necessario, idoneo ad eliminare le varie situazioni di pericolo, considerata l’assenza negli anni della opportuna, preventiva salvaguardia del territorio.
Di seguito allegati all'Ordinanza relativi ad alcuni specchi acquei interdetti:
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