venerdì 29 marzo 2024

A MARATEA, EMERGENZA DOPO EMERGENZA

 

Sono ormai più che note le gravi problematiche che da tempo affliggono il territorio marateota, soprattutto ma non solo per la frana del 30 novembre 2022 a Castrocucco con quanto derivatone per la  ss. 18, ove si tenga presente il più ampio quadro da precarie condizioni  di stabilità, come offerto dai costoni a monte e dalla stessa fascia costiera a valle, tra i quali si snoda l’intero percorso della suindicata strada statale tra Acquafredda e Castrocucco e della Sp 3, la c.d. Panoramica.

E così ai divieti di accesso e transito con impedimento per la percorribilità carrabile e pedonale sulla terraferma, si aggiungono ora una serie di  ampi divieti a mare nelle numerose parti interessate da rischio di possibili crolli, come specificati nella recente Ordinanza adottata dall’Ufficio Circondariale Marittimo- Guardia Costiera- Maratea.

I divieti si riferiscono a specchi acquei  che vengono “interdetti al pubblico uso lungo la costa di Maratea al fine di prevedere disposizioni a salvaguardia  della sicurezza della navigazione e della vita umana in mare”.  

 

Allo scopo è vietato navigare, ancorare e sostare, praticare la balneazione, effettuare attività di immersione, svolgere attività di pesca e tanto è previsto per Cersuta – spiaggia del Nastro, Maremorto- adiacenze Torre Santavenere, Porto di Maratea- spiaggia Crivo, località Filocaio, spiaggia di ‘I Vranne, località Castrocucco- Cala della Gnola.

Dunque, non è cosa da poco e si tratta di una vera e propria altra emergenza, questa volta a mare, connessa con quella precedente e perdurante  a monte per nulla risolta ad oggi ed anzi in via, a quanto pare, di estensione e aggravamento, non limitandosi alla sola frana di Castrocucco, cui ha fatto seguito nomina Commissario straordinario all’Emergenza, nella persona del Sindaco.

Ciò è parte di quanto erediteranno, dopo la quinquennale esperienza civica di “Rinascita” (?), la ormai prossima Amministrazione comunale di Maratea ed il prossimo Governo regionale, ai quali  sin da ora si chiede di attivarsi con adeguata programmazione e di operare, nel caso di specie, in via d’urgenza e all’unisono per l’intervento necessario, idoneo ad eliminare le varie situazioni di pericolo, considerata l’assenza negli anni della opportuna, preventiva salvaguardia del territorio.

Di seguito allegati all'Ordinanza relativi ad alcuni specchi acquei interdetti:

 


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