Oggi è tornata in aula di Tribunale a Budapest per la seconda udienza del processo a suo carico, con manette ai polsi, ceppi e catene alle caviglie e una catena tirata da un agente come fosse un guinzaglio, (tanto era già avvenuto per la prima udienza), ILARIA SALIS, la 39enne docente milanese da 13 mesi in carcere con l’accusa di aver aggredito tre militanti di estrema destra. Il Giudice ha negato alla giovane gli arresti domiciliari
Dal 2004 l'Ungheria è uno Stato membro dell'Unione Europea.
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