Nicola SAVINO
A proposito del parere richiestomi da un lucano fuori Regione, circa la scelta del Dr. Lacerenza, per la quale ho dichiarato la mia perplessità, perché ritengo difficile pensare che uno stimato professionista possa mediare sulle cose della politica che il saggio Formica definì “di sangue e merda> Sia di Avversari interni ed esterni….che perseguono interessi di Parte.
Ad una prima impressione, emergono infatti due importanti “novità”:
le tre neo formazioni di Calenda, Renzi e dell’autodichiaratosi nuovo PSI rinunciano all’ accordo e si allontanamento dalla Sinistra (meglio tardi che mai, superando doppiezze protrattesi per troppo tempo). Andranno a Destra, giocheranno in proprio, al Centro? La novità è che il Psi non si era mai collocato così a Destra! Per il resto fa bene a tutti chiarirsi definitivamente sulle collocazioni e sul carrierismo!!
La seconda novità è nel ruolo del Comitato civico. Eravamo convinti che avrebbe costretto i “partiti” della Sinistra di stargli al seguito, per accrescere l’affluenza e le probabilità di vittoria. Ma evidentemente il Comitato non ha avuto la forza di proseguire sulla strada ed ha accettato quella che comunque pulisce da non poche doppiezze e che non potrà togliere alla componente che sarà forse la più forte del Centro Sinistra, il primato politico e numerico nella Coalizione. Donde poi Chiorazzo ed i suoi potrebbero svolgere il ruolo prezioso di risanamento della Politica!
Il punto nodale della situazione lucana è proprio qui: che spesso si fa politica per la carriera e non per risolvere i problemi della Regione. Se la Formazione civica ha mollato la Presidenza, nulla lascia supporre che vorrà mollare la leadership che, finanche dalla minoranza, avrebbe la forza di orientare le scelte e dunque la Politica secondo orizzonti nuovi. E proprio ed anche perché, chiunque fosse il Presidente, prevarrebbero i principi del “bene Comune” sostenuti dai Cattolici che costituirebbero il Gruppo più ideologizzato, con la stessa capacità di cui dettero prova nel Dopoguerra.
Hanno avuto, dunque prudenza e lungimiranza evitando il braccio di ferro, potrebbero giovare alla Regione puntando la loro azione al “bene comune” e non agl’interessi di Parte: in perfetta armonia con il Presidente designato dalla Sua Parte! c’è dunque spazio per il nostro futuro con il dottor Lacerenza e con il dinamico Chiorazzo, se sapranno star lontani dalle degenerazioni opportunistiche che da tempo ci affliggono; da Personaggi che non rappresentano-culturalmente e socialmente- nemmeno un “fico secco”- e che tuttavia hanno imparato ad infilarsi nelle delegazioni per raccattare qualche briciola e propiziarsi, come accade da decenni, lauti vantaggi.
E’ tempo di cambiare, quali siano i risultati elettorali: perché molto dipende dagli Uomini e dalla loro cultura!
Auguri, dunque, a Lacerenza e Chiorazzo ed al loro campetto, forse più stretto del previsto , ma molto maggiore spessore più alto! ns
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