lunedì 4 marzo 2024

STRISCIA DI GAZA: NO AL SILENZIO !

Di  seguito, tratto  dal  Giornalino  di  Istituto,  si  pubblica  articolo  di una  giovane  studentessa, Jihan  Dakir,  nata e cresciuta in Italia, con  origini  della  sua  famiglia  in  Marocco,  di religione  musulmana,  con  cittadinanza  italiana  e  marocchina,  residente  a  Calusco  d'Adda,  in  provincia  di  Bergamo. Frequenta  la  quarta  classe  dell'Istituto  professionale  di  Stato  per  i  Servizi  Commerciali  presso  l'Istituto Statale  di  Istruzione  Superiore  "Betty  Ambiveri"  di  Presezzo (BG).


C  R  I  M  I  N  I      DI     G  U  E  R  R  A


Cari lettori: ho deciso di scrivere questo breve articolo perché voglio cercare di contribuire a dare voce a un insieme di avvenimenti che stanno succedendo oggi, ai giorni nostri, nel 2024 e che gran parte del mondo guarda facendo finta di vedere il nulla. In particolare questo articolo, che è scritto da una normale ragazza di 18 anni che non è nessuno se non un essere  umano  con  un  cuore,  una coscienza, un'empatia, una grande fede, e pensiero critico, ha  lo scopo di far riflettere le persone anche solo per un secondo su ciò         che sta succedendo nel mondo in cui viviamo e sull’atrocità che sembra lontana ma che in realtà ci circonda ed è anche più vicina di quanto non sembri.

Il 10 dicembre 1948 per la prima volta nella storia la comunità internazionale si assumeva la responsabilità della tutela e della promozione di specifici diritti, posti alla base di ogni convivenza. Nasceva con questi ideali e con l’impegno solenne dell’Onu a Parigi la Dichiarazione universale dei diritti umani.

La Dichiarazione era una risposta all’orrore della seconda guerra mondiale: alla fine del conflitto il disastro morale era più  grave ancora  delle rovine materiali. La violenza fatta ai diritti dei singoli e di interi popoli, causa della perdita di tante vite umane, lo sterminio degli ebrei (e di altre minoranze) , le esplosioni atomiche… tutte queste tragedie rappresentavano, ciascuna a  modo  suo,  le terrificanti dimostrazioni di un’inaudita forza distruttiva presente nell’umanità.

Mai più” era allora la consegna: si cercava la massima garanzia che garantisse la pace e i diritti dei popoli per sempre.

2024: Crimini di guerra.

Siamo nel 2024, sono passati 76 anni da quando furono dichiarati i diritti umani, ma dopo tutti questi anni, nel mondo vengono ancora commessi gravi, atroci, terrificanti, spaventosi e disumani crimini di guerra. I crimini di guerra in realtà non sono mai finiti dopo la seconda guerra mondiale, queste atrocità sono sempre state commesse nei confronti di umani sottomessi e da sempre sfruttati da coloro che sì definiscono e che il mondo crede siano “salvatori”. Oggi più che mai mi sento in dovere di dover parlare,  scrivere, portare a conoscenza e rompere questo angosciante e più che vergognoso silenzio e far osservare alle persone, per quanto mi sia possibile, quello che succede nei confronti di  esseri  umani soprattutto dal momento che i media, i giornali e i nostri governi si associano a questo deplorevole e disumano silenzio e poichè anche il diritto di parola non sembra più ammissibile dopo quanto accaduto  il 23 febbraio 2024, dove a Pisa, si sono verificate manifestazioni pro-Palestina che hanno coinvolto studenti, sindacati di base e membri della comunità palestinese che sono stati presi a manganellate dalla polizia.

 

Siamo nel 2024 e nella striscia di Gaza la gente muore di fame, siamo nel 2024 e i bambini, donne, uomini vengono bomabrdati come fossero tutto tranne che vite umane, siamo nel 2024 e nella striscia  di Gaza non c’è cibo, acqua ed eletricità, siamo nel 2024 e la gente viene curata in un unico ospedale, un ospedale dove le persone sono stese per terra, un ospedale dove donne, uomini e bambini vengono curati senza anestesia, siamo nel 2024 e un padre in Palestina raccoglie il corpo del proprio figlio in un sacchetto dopo essere stato bombardato, siamo nel 2024 e i campi profughi a Gaza vengono  abbattuti, siamo nel 2024 e una madre come altre migliaia tiene il proprio figlio avvolto in un telo bianco salutandolo e pregando Dio di unirla con lui in Paradiso, siamo nel 2024 e i bambini vengono arrestati, siamo nel 2024 e le perone sono cacciate dalle proprie abitazioni e terre, siamo nel 2024 e un bambino palestinese non sogna di essere un medico, un dottore, un professore, un calciatore ma sogna di sopravvivere, siamo nel 2024 e le ambulanze vengono bombardate, siamo nel 2024 e tra 193 stati che fanno parte dell’onu solo uno, il Sudafrica (uno stato la cui leadership politica sostiene da decenni la causa palestinese e che ha sempre  visto  grosse somiglianze tra l’apartheid,  la  segregazione  razziale dei neri messa in atto nello stesso paese fino al 1991, e la situazione dei palestinesi) ha denunciato alla corte internazioanle di giustizia i CRIMINI DI GUERRA e il GENOCIDIO nei confronti della popolazione palestinese, in particolare quella di Gaza, mentre stati come U.S.A e molti altri, tra cui i nostri, non votano per il cessate il fuoco contribuendo in questo modo al bagno di sangue di uomini, donne e bambini palestinesi

Dopo aver cercato  di  elencare neanche un quarto delle atrocità che ad oggi avvengono nella striscia di Gaza, così come avvengono in molti altri luoghi del mondo, voglio chiedere: esistono veramente i diritti umani? Quei diritti che a scuola ci insegnano, quei diritti che ogni stato democartico sembra garantire. Beh io direi proprio di no. In un mondo in cui io ho la fortuna di avere una casa sopra la testa, un pezzo di pane caldo sulla tavola, una famiglia che mi circonda, un cuscino sopra cui poter poggiare la testa e dormire tranquillamente mentre a distanza da me un ‘altra ragazza vive l’opposto, io dico che non ci sono diritti umani perchè finchè nel mondo, il desiderio di anche un solo bambino è sopravvivere, non sì può parlare di diritti umani.

Nelson Mandela, lo storico leader sudafricano che pose fine all’apartheid, nel 1997 disse: «Sappiamo bene che la nostra libertà è incompleta senza la libertà dei palestinesi».

#SAVE PALESTINE                                                Jihan Dakir 4^Asc

 

 

 

 

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BRAVA,  JIHAN !  Nulla  da  aggiungere  se  non  la  condivisione  del  Tuo  articolo  per  contribuire... a  rompere  il  muro  di  silenzio...  




 

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