lunedì 11 marzo 2024

IN BASILICATA UN GENERALE...CON POCA MEMORIA

 

                            Nicola  SAVINO

A parte il grave abuso di approvare, a nome del Consiglio che rappresenta i Lucani e senza consultarlo, la proposta leghista dell’autonomia differenziata, il Gen. Bardi ha seguito la teoria di Bossi su di un Mezzogiorno “vagabondo” e “parassita”, che non ha considerato quanto Esso abbia invece contribuito  prima in misura decisiva al Salvataggio dopo i Caporetto e poi all’’industrializzazione non programmata; ed al suo stesso riscatto dalle condizioni secolari preunitarie (nonostante il danno delle politiche protezionistiche imposte dal Nord a fine ‘800).  

Limitiamo perciò lo sguardo a “GLI ANNI SESSANTA” di Deaglio che documenta : <A Palma di Montechiaro, su 20 mila abitanti 55,oo % analfabeti e mortalità neonatale che uccide metà dei bambini /ascaridi, ossiuri, tenie /; questi ultimi anche in Basilicata , di certo a Rivello per mia diretta memoria  (uno dei borghi meglio puliti (?), di cui a 5 anni ne facevano esperienza non pochi dei miei compagni! Dal dott. Pampiglione ….”Ai piccolini ci viene lo scuotimento, sbarra la bocca, schiumazza dal naso ….Il figlio è morto, non si capiva di che ; poi gli sono usciti i vermi dal naso. Quando sono nel sedere, si turano con le mani….>

Questo soltanto un angolo di Montechiaro , forse la Donnafugata dei Salina, che dalle danze e dagli arredi esibivano ricchezza e sfarzo! Conta che questo Popolo di cafoni e di sfruttati si sia riscattato, in gran parte da sé ma anche con l’aiuto del Nord? Certo, poteva costruire l’aeroporto di Villa Raisi secondo logica programmatoria, non esposto ai disastri della natura! Ma era l’epoca dei grandi mafiosi e del loro dominio sul territorio…ed andò per il peggio! 

 

Nel 1960, Eugenio Scalfari intitolò l’Espresso con l’Africa Italiana: significava che gli “schiavi che affluivano a milioni come emigranti africani risultavano più comodi perché di pelle bianca? Un grande subbuglio! Ricordo un Sarto compaesano entrato nella Lebole a Torino! Nel ’62 ero stato assunto dalla Fiat in grande espansione e frequentavo il corso di qualificazione; dormivo con un Collega presso una Signora che ci mormorava “terron” ad ogni piè sospinto: il bagno domenicale costava 500 lire ed il telefono 25 per nostra chiamata: non gradita la ricezione, ovviamente gratis! Incontrammo il povero Sarto e lo incoraggiammo a farci vedere dove abitava: a ridosso del Centro c’era un quartierino di ruderi, inondati di rifiuti, che guardammo soltanto dall’esterno: sembrava un quartiere povero del Sud! . <Ai meridionali non si fitta” produceva quella conseguenza di abitare in ruderi come a Palma!

L’ Italia del Nord stava assorbendo milioni di meridionali trattati come schiavi, ma con il vantaggio -per i nordici- d’essere “bianchi e paesani, con valigia di cartone”, facili ad adattarsi!

Prevalse nei fatti una Politica di sfruttamento; ha tenuto conto, di tutto questo immane sacrificio, il Generale che ha dato il consenso alla separazione? Abbiamo migliorato anche a Sud dal ’60, e con l’aiuto disordinato, talvolta convinto e cointeressato (Cassa Mezzogiorno). Poi il decennio successivo si aprì con Piazza Fontana e con classi dirigenti, anche meridionali, che organizzarono depistaggi ed attentati- ovviamente più dannosi per il Sud più debole e maggiormente inquinato da Mafia e Camorra (l’antistato).

L’Italia fu sconvolta e si avviò ad essere distinta in una parte “inferiore”. Avrebbe dunque avuto necessità di maggiore sostegno, politico e programmatico, per politiche non episodiche di risanamento e a potenziamento in realtà non ubicate a casa a Taranto e Melfi; ed a Napoli E’ invece prevalso l’egoismo ottuso di un Partitello avido di localismo ;  che non farà bene nemmeno ai Secessionisti; di certo non all’ immagine del Generale Bardi! ns         

 

Nessun commento:

Posta un commento