lunedì 4 marzo 2024

LUCANI E PROSSIME ELEZIONI REGIONALI

 


                                                               Nicola  SAVINO
 
Può darsi che le Regionali di Basilicata rappresentino un evento del tutto particolare, l’occasione di una rivolta purificatrice rispetto a vizi della politica che si ripetono da anni e che da anni fanno il bello e cattivo tempo: uno “stile” del nostro occuparci della cosa pubblica!!

La relazione tra i Partiti che, se uniti, potrebbero dare il cambio, è semplicemente degenerata. Perché, come annota Verderame sul Corsera di sabato 2, tra Conte e Schlein la concorrenza è irriducibile. Le regionali si svolgono con gli occhi puntati sulle Europee, a sua volta pedana perché l’una tenti di battere la Meloni e l’altro -tra i due. ….la Schlein. A meno che non pesi la Todde che dovrà (dovrebbe) governare con l’appoggio di Entrambi!

In questo contesto si collocano le motivazioni avverse all’intesa tra Pd e 5S in Basilicata, liddove Conte pretende che il riconoscimento di un Movimento civico- sorto e sceso in campo dalla estate scorsa e che ad un certo punto è stato riconosciuto come una buona occasione per la sconfitta della Destra- sia annullato  semplicemente perché <<unilaterale>, cioè  concesso senza l’ok preventivo del potenziale Alleato. Il quale, pur ipotizzati tardivamente alcuni nomi, rifiuta il diritto alla procedura democratica per il civico. Come dire, nemmeno tardive primarie! 

 

È dunque evidente che si punta allo sfascio della Basilicata, piccola e poco significativa, perciò atta ad una linea ardita e irremovibile, secondo cui o Conte “vince” (come in Sardegna)  oppure l’alleanza non si fa! E se vince la Destra, la colpa è di chi ha rifiutato il Campo Largo!

Cosa infatti avrebbe dovuto fare la Maggioranza del Comitato regionale del Pd, pressato da una minoranza “miope” o in “malafede”? Obbedire al dictat e mandare all’aria l’unica iniziativa effettivamente politica sorta da Giugno scorso, senza nemmeno discuterne con Conte (pur con qualche 5S che, da persona seria, propone pubblicamente le Primarie!).

La Minoranza interna al Pd pretende l’Unità del Campo largo pur a costo di licenziare su due piedi il Movimento cattolico (che toglie seggi!) e ritornando all’incubo di cinque anni fa, quando si ridusse a candidare una brava persona, ma di conclamate tradizioni missine! Strumentalmente la Minoranza preme per il Campo largo, come se a rifiutarlo fosse il suo Pd, e non Conte con la pretesa  ….fuori da ogni regola di confronto democratico!

Ed ecco allora che si aggiunge il “ritiro” delle Alleanze minori, perché la caduta del campo largo cancellerebbe ogni possibilità di successo: e primo di tutti Renzi preannuncia che, i suoi Ex Dc, passeranno con la Destra; mentre altri trattano (!) ancora le loro carriere personali o familiari con l’orecchio attento alle disponibilità dell’Altra parte, purtroppo anche quella gremita di aspiranti!

Insomma, una gran bella occasione per i Lucani, che potrebbero avere finalmente tutti in uno stesso sacco il “politicume” formatosi in questi anni, e dunque liberarsene d’un colpo! Andando a votare in massa, finalmente con la possibilità di farlo “senza turarsi il naso”, da tanto atteso: non più inutile votare .. tanto non cambia niente!

Potrebbe trattarsi di una vera e propria rivolta; di una pulizia radicale; di un “miracolo”, opera intelligente dei Lucani, che salverebbe la Basilicata ed offrirebbe un esempio del come salvare la nostra Democrazia!!! ns                     

 

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