A U G U R I, P R E S I D E N T E !
venerdì 31 gennaio 2025
UNA PINACOTECA IN RICORDO DEL PITTORE GIOVANNI DI PUGLIA
Palazzo De Lieto nel Centro storico è già sede della Pinacoteca Angelo Brando.
Richiamo qui quanto ha scritto il compianto Sergio De Nicola sul pittore marateota, come può leggersi in www.calderano.it Storia e
"storie" di Sergio De Nicola
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BENE! Giovanni Di Puglia ha donato negli anni 1997-1998 numerosi suoi quadri e acquerelli al Centro culturale "Josè Mario Cernicchiaro", che ha provveduto nel mese di luglio dell'anno scorso a organizzare presso Villa Tarantini una Mostra con esposizione di oltre trenta acquerelli recentemente affidati alla Presidente del Centro, Prof.ssa Tina Polisciano, dalla vedova del pittore affinchè la memoria dell'artista non cada nell'oblio.
Ed ecco la mia proposta rivolta soprattutto al nostro Comune, alla competente Soprintendenza e al Centro culturale:
Si renda omaggio a Giovanni Di Puglia con una pinacoteca a lui dedicata preferibilmente a Palazzo De Lieto o presso Villa Tarantini o altro luogo idoneo, ove rincontrare l'artista marateota attraverso le tante opere ispirate dalla sua terra.
Sulla Mostra a Villa Tarantini vedi:
giovedì 30 gennaio 2025
QUEL 30 GENNAIO 1948
« La non-violenza è il primo articolo dellla mia fede: anche l’ultimo articolo del mio credo. »
« Il giorno in cui il potere dell’amore annullerà l’amore del potere, il mondo conoscerà la pace. »
“La bontà diventa energia motrice soltanto quando è praticata in relazione al male.
Finché vi limitate a restituire bene per bene, è un mero scambio, ma se
restituite bene per male, ecco che diventa una forza che redime. Il
male cessa davanti a questa forza, che procede aumentando di volume e
peso come una palla di neve, finché non diventa irresistibile”
- Gandhi -
IL DOVERE DELLA MEMORIA
- Da www.gruppolaico.it -
IL DOVERE DELLA MEMORIA: 30 gennaio. Un prete nella Resistenza.
MARATEA, LUOGO DI OSPITALITA'
Maratea “Cittadella di Beneficienza Ospitalità Salute”
Valerio Mignone
Maratea è luogo di ospitalità da tempi antichi, infatti, nelle adiacenze della Chiesa Madre, in Via Ospedale, è il Palazzo “De Lieto”, dimora temporanea di pellegrini diretti da Oriente alla Città del Vaticano, per fede religiosa.
Oggi, il Palazzo “De Lieto” ha cambiato funzioni: è sede di mostre d’arte, e pinacoteche, tra le quali è da citare quella di Angelo Brando, nato a Maratea il 1878, e deceduto a Napoli, ove operò, il 1955.
Intanto, lo sguardo del viandante, che scende dal Centro di Maratea, verso il mare, viene attratto da un vecchio palazzotto di pianta quadrata, il cui tetto, a quattro spioventi, è sormontato da un “torrino”, che sembra una piccola ciminiera, ma ciminiera non è; esso è soltanto il centro di un tetto, a quattro spioventi, su cui poggiano le estremità delle travi del tetto stesso.
Questo palazzotto è sede della Casa di Riposo “Maria Consolatrice”, voluta, fondata, e finanziata inizialmente da Giovanni Iannini, e dalla “Signorina Giovannina Limongi”. A quest’ultima, giustamente, è stata dedicata anche la via, ove ha sede la Casa di riposo. E, da qualche anno, per esigenza di ulteriori posti letto, è stato affiancato un nuovo edificio, collegato, ed interconnesso alla succitata sede.
Giovannina Limongi aveva avuto occasione di conoscere solitudine ed abbandono in cui vivevano le persone anziane, con figli lontani per motivi di lavoro, e si attivò in loro aiuto, con la collaborazione del Prefetto dottor Nicola Marini.
mercoledì 29 gennaio 2025
IL "GIORNO DELLA MEMORIA" AL QUIRINALE
- Da www.quirinale.it -
Palazzo del Quirinale, 28/01/2025 (II mandato)
Rivolgo un saluto ai Presidenti del Senato, della Camera, del Consiglio dei Ministri, a tutti i presenti e a quanti ci seguono attraverso la tv.
Ringrazio per i loro interventi Noemi Di Segni, Liliana Segre, il Ministro Valditara.
Emma D’Aquino per averci magistralmente condotto.
Elena Sofia Ricci per le letture, così coinvolgenti nella sua interpretazione.
Simona Bondanza con il suo gruppo per averci accompagnato.
Silvia ed Emanuele, per il dialogo con Liliana Segre.
Ringrazio la Rai.
Hanno tutti contribuito a rendere significativa la cerimonia di oggi per il Giorno della Memoria, istituito in Italia, con legge, venticinque anni fa, anticipando la risoluzione del 2005 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Sono di ritorno – come poc’anzi è stato ricordato - da Auschwitz, dove – insieme a molti Capi di Stato e rappresentanti nazionali provenienti da tanti Paesi, ma soprattutto da tutti quelli dell’Europa, che si riconoscono nella sua civiltà, dell’Europa unita anche in questa memoria, dall'Australia, oltre che, naturalmente, da Israele – ho partecipato alla cerimonia che ricorda l’ottantesimo anniversario dell’apertura dei cancelli del più grande campo di sterminio che la storia ricordi.
Luogo di morte per antnomasia, simbolo tetro e incancellabile, testimonianza dell’abomino di cui è capace l’essere umano quando abbandona il diritto, la tolleranza, il rispetto e si incammina sulla strada dell’odio, della guerra, del razzismo, della propria dignità, della barbarie.
Vi abbiamo vissuto ieri un evento storico, di straordinaria importanza, che tesse insieme, in un’unica tela, passato e futuro, memoria e responsabilità di oggi.
Un evento che ha espresso anche il significato di rinnovare un patto tra le nazioni e i popoli che, in tempi difficili come quelli che stiamo attraversando, in cui la violenza, l’aggressione, l’inimicizia, la guerra sembrano voler prendere il sopravvento, accende una speranza.
PARTITI E CIVISMO
- Da www.talentilucani.it -
Di Redazione il
EDITORIALE
Nella
politica nazionale, e ancor più in quella territoriale, è ormai
consuetudine assistere a recite ben studiate da parte di alcuni
“trombati e tromboni” che, puntualmente, ad ogni tornata elettorale, si
affannano a rincorrere una finta verginità politica. Se oggi i partiti
vivono una crisi di ruolo, gran parte della responsabilità è da
attribuire proprio a questi personaggi. Dopo aver goduto di ruoli,
spesso apicali, all’interno dei partiti e aver tratto tutti i vantaggi
possibili, costoro, giunti al termine del loro ciclo e accompagnati alla
porta, tentano di rientrare in politica sotto mentite spoglie. Lo fanno
grazie alla compiacenza di qualche complice rimasto in gioco,
nascondendosi dietro il velo di un sedicente civismo.
Sono proprio loro che, conoscendo
meglio di chiunque altro i meccanismi, le regole e le dinamiche interne
ai partiti, si attivano non solo per rimettersi in gioco, ma anche e
sopratutto per cercare di bloccare sul nascere ogni tentativo di
rigenerazione del soggtetto partitico. È una realtà che ben conosciamo:
la formazione politica e la crescita culturale offerte un tempo dai
partiti sono state smantellate proprio da chi, una volta persa la
posizione di potere, non ha esitato a denigrare gli stessi partiti per
trarne un tornaconto personale.
Così, vediamo nascere nuove (o
forse, meglio dire stantie) formazioni civiche, nelle quali ignari
cittadini finiscono per essere arruolati da questi presunti spin doctor
in aggregazioni civiche che altro non sono se non l’estrema difesa di
interessi personali.
È arrivato il momento di una sana
presa di posizione. I partiti devono reagire con fermezza contro questo
modo di agire “turlupinesco”. Questa stortura ha già iniziato ad
inquinare la politica locale: lo abbiamo visto nelle scorse elezioni
regionali, nelle amministrative di Potenza, e con ogni probabilità lo
vedremo ripetersi a Matera.
Fino a poco tempo fa, i cambi di
casacca, pur criticabili, avvenivano in modo più sporadico e restavano
per lo più circoscritti all’interno delle stesse coalizioni. Oggi,
invece, assistiamo a un vero e proprio mercato di opportunisti e
transfughi in cerca di collocazioni personali convenienti.
Se i partiti vogliono recuperare
credibilità e rispetto, è necessario che denuncino pubblicamente questa
degenerazione morale del civismo di convenienza. È una questione morale e
politica che non può più essere ignorata. Occorre che tutte le forze
partitiche agiscano , congiuntamente e con determinazione, per tutelare
il valore della politica e fermare questa deriva che rischia di
compromettere definitivamente il tessuto democratico. Jarod
martedì 28 gennaio 2025
UNA BELLA NOTIZIA
Il Sindaco, Avv. Cesare Albanese, ha criticato il frettoloso operato del suo predecessore e si è espresso favorevolmente al ripristino dell'intitolazione di quella piazzetta come "TERRAZZA PASOLINI".
Questo blog, che sin dal primo momento ha manifestato la motivata contrarietà a quanto deliberato dall'Amministrazione Stoppelli, dichiara ora grande soddisfazione per la volontà esternata dal Sindaco, Avv. Cesare Albanese.
Vedi articolo richiamato:
Per la cerimonia di scoprimento della targa (Sindaco, Avv. Daniele Stoppelli) vedi:
https://www.calderano.it/2022/02%20Febbraio%202022/2022-02-12/index.html
TAVOLO TECNICO DEL TURISMO - Incontri gruppi di lavoro
- Da Comune di Maratea Facebook -
Comune di Maratea

lunedì 27 gennaio 2025
GIORNATA DELLA MEMORIA
27 GENNAIO 1945 - 27 GENNAIO 2025
PER NON DIMENTICARE
“L'Olocausto è una pagina del libro dell'Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria.” - Primo Levi -
domenica 26 gennaio 2025
A MARATEA UNA INTITOLAZIONE DA REVOCARE
Si tratta di quella deliberata e attuata dalla precedente Amministrazione comunale (Sindaco, Avv. Daniele Stoppelli) con atto n. 98 del 9/9/2021 in favore di "RADIO LIBERE 1976 nel ricordo di Nino Postiglione" e relativo ad area pubblica nei pressi della "Fontana vecchia" nel Centro storico di Maratea.
Penso si possa ritenere opportuno, se non doveroso, il ripristino dell'intitolazione originaria "TERRAZZA PASOLINI", sia in memoria del famoso poeta, scrittore, regista, attore, sceneggiatore, considerato tra i maggiori intellettuali italiani del Novecento, sia per quanto sta emergendo circa le tante intitolazioni registratesi in Basilicata in ricordo di tal Bonaventura Postiglione, come si evince dall'articolo su "Il Quotidiano del sud - Basilicata" di ieri, cui si rinvia: