Non ho madre né padre.
Pare ci sia un tempo regolamentare,
poi a un figlio non spettano più.
Lo chiamano È la vita.
Come spiegazione non mi basta.
Sono rimasto figlio, il padre di nessuno.
Da figlio vorrei qualche volta fare visita,
una telefonata, portare un regalo.
I loro compleanni
sono i giorni che guardo le fotografie.
Mi piacciono quelle con loro due giovani
e io neanche un’ipotesi.
Mi piace la loro vita prima del 1950.
Hanno una serietà ironia che non ho ricevuto.
Mi pento di avere dato via le loro scarpe.
Se tornano mi chiederanno conto
di non custodire la forma dei piedi,
la suola dei passi.
Quando li sogno non stanno più insieme,
vengono a turno in visita,
non parlano, si lasciano abbracciare.
Il tempo non mi abitua,
pure oggi è il giorno dopo
della separazione da quei due.
Solo quando mi succede un guaio
dico meglio così,
che non l’hanno saputo.
I CINQUANT’ANNI DELLO STORICO GRUPPO SPELEOLOGICO VALLE DEL NOCE
Di
Martina Marotta il
La speleologia lucana in
festa . Oggi I 50 anni del Gruppo Geo Speleo Valle del Noce di
Trecchina. Il Gruppo, primo in Lucania, venne fondato il 15 gennaio del
1975
di Martina Marotta
“Tutto comincia il 2 novembre 1974
quando, con mio padre, Filippo Marotta (conosciuto come zio Mimmo) e
Giuseppe Crecca, esplorammo la Grotta del Casolare sui monti
trecchinesi. La
notizia scatenò la curiosità di molti. A distanza di qualche mese, il
15 gennaio 1975, con i consigli e gli aiuti del professor Franco Anelli,
scopritore delle Grotte di Castellana, Filippo Marotta con altre 20
persone, riunite attorno ad braciere, fonda la prima associazione
speleologica della Basilicata: il Gruppo Geo Speleo Valle del Noce.
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versare e aspettare il proprio turno in attesa di essere opportunamente
trattati. Sarà rilasciata cartelletta sanitaria di partecipazione con refertazione medica e tracciato ECG.
Di
Pietro Simonettiil 14/01/2025 Politica & Società
PIETRO SIMONETTI
Nel pomeriggio di
ieri, dopo l’interruzione dei servizi ferroviari da Avigliano e la
ripresa delle attività sulla linea Gallitello-Santa Maria, è
ricominciata la comunicazione automatica in voce dell’annuncio dei treni
in arrivo o un partenza dalla Stazione di Potenza Centrale. Annuncio che
non trova orecchie giacchè da tempo pochi utenti salgono o scendono dai treni Fal.
USI CIVICI, da lunedì a Lagonegro le prime operazioni.
di Redazione 11/01/2025
LAGONEGRO (PZ) – Questa settimana è stato pubblicato all’Albo Pretorio
del Comune di Lagonegro l’Avviso, a firma del Sindaco, di legittimazione
e/o affrancazione delle terre civiche arbitrariamente occupate, ovvero
quei terreni demaniali che sono stati curati e condotti per decenni da
cittadini che ora potranno diventarne i legittimi proprietari.
A partire
dal prossimo lunedì sarà possibile interfacciarsi, presso l’Ufficio Usi
Civici del Comune, con il Perito Demaniale incaricato per chiarimenti
ed informazioni. Lagonegro è tra i primi Comuni della Basilicata ad
avviare l’iter in maniera organica con una perizia generale approvata
dalla Regione.”Sono soddisfatto di questo risultato a cui
l’Amministrazione Comunale ha lavorato con impegno, mantenendo fede agli
impegni assunti con i nostri concittadini. Sono circa un migliaio i
cittadini coinvolti. Questa è una risposta concreta attesa da anni.
Grazie a chi ha lavorato per rendere possibile ciò: l’Ufficio Usi Civici
della Regione Basilicata, il Perito Demaniale incaricato e, ovviamente,
l’Ufficio Tecnico Comunale”. Lo dichiara in una nota il Sindaco di
Lagonegro, Salvatore Falabella.
Danza la falda bianca
nell’ampio ciel scherzosa,
Poi sul terren si posa
stanca.
In mille immote forme
sui tetti e sui camini,
sui cippi e sui giardini
dorme.
Tutto d’intorno è pace;
chiuso in oblio profondo,
indifferente il mondo
tace.
Cara Italia, non dimenticarti di loro. Appello per salvare la vita a
Behrouz Ehsani, Mehdi Hosseini e Pakhshan Azizi, condannati a morte in
Iran
Roberto Bertoni 9 Gennaio 2025
"Behrouz Ehsani, Mehdi Hosseini e Pakhshan Azizi:
questi i loro nomi. Sono tre attivisti iraniani che presto potrebbero
aggiungersi alla lunga schiera di persone giustiziate dal regime degli
ayatollah per via della propria dissidenza. Persone eroiche, innocenti,
la cui unica colpa è quella di esercitare il pensiero critico e di non
arrendersi alla furia di un sistema che non rispetta nulla e nessuno,
costringendo da quasi mezzo secolo un intero popolo a vivere nell’ombra,
ad aver paura, a vergognarsi di se stesso.
Teniamo a mente questi nomi, non ce li dimentichiamo.
Non pensiamo che, liberata Cecilia Sala, l’Iran sia tornato democratico.
Non è così. Cecilia è solo l’ultima vittima di un apparato repressivo
che non guarda in faccia a nessuno, ma tanti fratelli e sorelle restano
nelle carceri di quel Paese (non c’è solo Evin) e per loro nessuno
spenderà le proprie arti diplomatiche.
- Da Nessuno Tocchi Caino newsletter <noreply@nessunotocchicaino.it> del 11/01/2025
IRAN: 34 DONNE GIUSTIZIATE NEL 2024
Delle 997 persone giustiziate in Iran nel 2024, 34 erano donne. In nessun altro
Paese viene giustiziato nemmeno un decimo di questo numero di donne.
Secondo i dati compilati dal Comitato delle donne del Consiglio nazionale della
resistenza iraniana, dal 2007 in Iran sono state giustiziate almeno 263 donne.
Le 34 donne giustiziate nell’anno appena terminato segnano un forte aumento
rispetto alla “media” annuale. Da quando Ebrahim Raisi è entrato in carica nel
2021, il numero di esecuzioni, comprese quelle di donne, è aumentato
costantemente. Dopo la morte di Raisi, avvenuta il 19 maggio 2023, e l'ascesa
di Masoud Pezeshkian nell'agosto 2023, questa tendenza all'aumento si è ulteriormente
accelerata.
Durante il mandato di Pezeshkian, sono state giustiziate in media 4,6 donne al
mese. L'8 ottobre 2024, Pezeshkian ha apertamente difeso le esecuzioni.
Passannante, se le sevizie di Stato oltrepassano la crudeltà
L'attentatore
del re Umberto I di Savoia morì il 14 febbraio 1910, dopo atroci
violenze. Aveva 61 anni e al suo cadavere fu segata la testa, aperto il
cranio, prelevato il cervello e messo in una teca sotto formalina.
Cranio e cervello furono così esposti al Museo Criminologico di Roma.
Soltanto nel 2007, dopo più di 70 anni, fu data sepoltura alle sue
spoglie grazie a un movimento di opinione senza precedenti e, in
particolare, all'impegno dell'attore Ulderico Pesce
di Norma D'Alessio
9 Gennaio 2025 Tempo di lettura 6 minuti
Una ricostruzione artistica dell'attentato al re Umberto I a Napoli
"L’anarchico Giovanni Passannante, lucano, visse dieci anni rinchiuso
nella torre della Linguella all’isola d’Elba, detta così perché quasi
tutta circondata dal mare, raggiunto grazie a un’esile lingua di terra.
Lì visse (sopravvisse), in condizioni atroci. La cella, sotto il livello
del mare, era umidissima. Il soffitto alto meno di lui, che per questo
non poteva stare in piedi, ma solo steso o curvo. Quando c’era l’alta
marea, l’acqua gli sommergeva le gambe. Era legato a una catena di 18
chili, e quasi al buio. Per la poca e cattiva alimentazione prese lo
scorbuto. Gli caddero i capelli, perse tutti i peli del corpo e gran
parte dei denti. Gli si rovesciarono le palpebre, così che le cinque
guardie che a turno lo spiavano, non gli vedevano le pupille, ma solo il
bianco degli occhi. Il suo intestino sviluppò metri e metri di tenie, e
per la fame arrivò a nutrirsi delle sue stesse feci. Non gli fu mai
concesso di ricevere visite, nemmeno ai secondini era permesso entrare
da lui.
Mario
Lanziani Pittore e Ritrattista lucano del primo ‘900*
Valerio Mignone
“Don”
Mario Lanziani - con il “Don” attribuito, oltre che al Clero, anche a persone
laiche meritevoli di stima e rispetto – è stato un pittore paesaggista, ritrattista,
e decoratore di chiese, cappelle, e di palazzi signorili in Basilicata e
dintorni.
Chi
scrive – occasionalmente - ha rivisto in un palazzo signorile di San Costantino
di Rivello che si affaccia sulla baia di Sapri, nel Golfo di Policastro,
dipinti di Mario Lanziani, ed ha avuto lo spunto per ricordare questo figlio
illustre di Lauria.
Proprio
nel palazzo Megale di Rivello, in anni lontani, un vescovo di Policastro scoprì
l’arte di Mariano Lanziani, meglio noto come Mario.
Figlio
di Giacomo Antonio - anch’Egli decoratore - il Lanziani nacque il 1883; e poté frequentare
l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, soltanto per un breve periodo, durante
il servizio militare, per scarsità di mezzi economici.
Rientrato
a Lauria, Mario Lanziani, a soli vent’anni di età, dipinse una Madonna del Rosario
sul soffitto della Chiesa omonima di Trecchina.
Anche
un suo fratello si cimentava nell’uso di colori; ma, meno dotato, poté fare
soltanto l’imbianchino, e vendeva, in un negozio, pennelli, colori, carta da
parati, ed accessori affini.
«Sono stato ritualmente affiliato all'età di 19
anni, credo di essere stato uno dei più giovani nella storia di Cosa
Nostra…». Giovanni Brusca è l'uomo che il 23 maggio 1992 premette il
telecomando che fece saltare in aria il giudice Falcone, la moglie e gli
uomini della scorta. Ma prima di quella data, per anni aveva ucciso,
imprigionato, minacciato, da vero uomo di mafia. La sua è stata una
lunga "carriera" e prima di tutto una "esistenza" nell'inferno della
violenza come sistema di potere. Senza chiedere troppo facilmente di
dimenticare le sue terribili responsabilità, Giovanni Brusca dialoga con
don Cozzi e racconta il suo percorso. In questo dialogo con un
sacerdote abituato a confrontarsi con tragedie e ingiustizie e con
faticosi percorsi di riconciliazione, si espone al giudizio del lettore,
ma soprattutto si mette nelle mani di un mistero di misericordia più
grande di lui.
Se il Presidente dello Stato più potente al mondo dice “non posso garantire di non attaccare militarmente Panama e Groenlandia” e lo sentono i bambini che vanno a scuola, chi ci può garantire che questi bambini non attacchino i loro compagni e le loro compagne di scuola? L’economia e la finanza al potere sono pericolosissime ed educano alla violenza.
FESTA DEL TRICOLORE, dichiarazione del Presidente Mattarella
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«Celebriamo oggi il 228° anniversario dalla proclamazione
del Primo Tricolore d’Italia, Bandiera che i Costituenti vollero come
simbolo della Repubblica.
La Bandiera è testimone che, di generazione in generazione,
riassume la nostra identità di popolo, nel processo storico che ha
portato al raggiungimento dello Stato unitario e, con la Liberazione, ai
valori di libertà e democrazia, di pace e cooperazione, che sono il
patrimonio irrinunciabile della nostra società, scolpiti nella nostra
Carta Costituzionale.
Il Tricolore evoca l’orgoglio delle virtù civiche proprie al
sentirsi italiani, esprime al mondo i valori della nostra comunità,
della nostra Patria.
Ad esso ci rivolgiamo con rispetto e l’emozione di un popolo che si raccoglie e riconosce intorno ad esso.
Indovinami, indovino
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto, o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo del lunedì
avrà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.
IMPIANTO DI
SAN SAGO, LA BATTAGLIA NON E’ ANCORA PERSA
Di Redazione
il 04/01/2025Politica & Società, Territori
"TUTTE LE PROTESTE, LE PRESE DI POSIZIONE DI CITTADINI,
SINDACI ED ASSOCIAZIONI RISCHIANO DI CADERE NEL NULLA. LA PRATICA PER
L’APERTURA DELL’IMPIANTO DI TRATTAMENTO RIFIUTI SPECIALI A SAN SAGO VA AVANTI ,
COMPLICE UN GOVERNO CHEORMAI HA TOLTO
OGNI PROTEZIONE ALL’AMBIENTE, IN UNA MALINTESA CONCESSIONE DI MANI LIBERE AGLI
IMPRENDITORI. L’INQUINAMENTO DEL NOCE NON E’ SOLO UN RISCHIO MA UNA
POSSIBILITA’ CONCRETA, I CUI EFFETTI NEGATIVI RICADONO PER BUONA PARTE IN
TERRITORIO LUCANO, Lì DOVE CI SONO ETTARI DI TERRENO DELL’EX PAMAFI DA METTERE
A VALORE . DOPO LO SCELLERATO ASSENSO DATO DALLA BASILICATA , SUL TEMA E’
CALATO IL SILENZIO DELLA POLITICA REGIONALE, MENTRE I POCHI SINDACI DEL
LAGONEGRESE SI PRODIGANO PER EVITARE IN EXTREMIS L’ANNUNCIATO DISASTRO. PARTE
DQ AUI LA PETIZIONE AL PRESIDENTE MATTARELLA, CONSIDERATO L’ULTIMA CHANCE PER
FERMARE LA FOLLE SCELTA" .
L’annunciodelle motivate
dimissioni dell’Assessoraal Turismo,
Verde pubblico e Decoro urbano (esterna al Consiglio) del Comune di Maratea,
Avv. Daniela Calderano, a pochi mesi dalla sua nomina, ha generato perplessità
e commenti benevoli non senza qualche critica, tesa a rappresentare
l’inidoneità e la difficoltà della maggioranza a gestire l’importante Assessorato,
le cui deleghe sono state assunte ad interim dal Sindaco, in attesa di un nuovo
incarico.
Le dimissioni, come ampiamente motivate dall’Avv. Calderano,
che pur si è dedicata nei mesi passati con entusiasmo e positivo impegno
alla vita amministrativa del nostro Comune, costituiscono un gesto sempre più
raro da parte di chi si ritrovi, a qualsiasi livello, a ricoprire una carica
pubblica o, comunque, un incarico di rilievo nella società civile.
CARLO LEVI IERI ED OGGI. DAL FASCISMO AL DECLINO DELLA BASILICATA
Di
Pietro Simonettiil 05/01/2025 Politica & Società
A cinquanta anni dalla morte di
Carlo Levi la sua esperienza, i suoi racconti, le sue lotte servono a
decifrare anche la situazione attuale di una regione che dagli anni 50
del scorso secolo era uscita dalla miseria e dal latifondo per poi
raggiungere traguardi importanti. Dopo una riforma agraria dimezzata,il
primo polo industriale voluto da Mattei,
l’irrigazione e l’acqua per tutti,l’aumento dei redditi e
dell’occupazione,anche a seguito della vertenza Basilicata, le
infrastrutture i servizi ottenuti grazie ad una buona amministrazione
della Regione portata avanti con grane unità di intenti delel forze
politiche, al di là dei ruoli di ciascuna.
Poi il sisma: generatore di interessi di gruppo di speculatori,
specialmente del Nord e faccendieri della pubblica amministrazione
locale,impegnati nel drenaggio di risorse pubbliche e rapine. Tante
spese poca resa per le attività produttive salvo la ricostruzione dei
centri storici in collaborazione con l’Emilia ed il Friuli.
Risale al 18 marzo 1976 la costituzione dell’Associazione
“ARS ET VITA”(primo Presidente: Nicola Marini d’Armenia) presso il Notaio Dott.
Giuseppe Lomonaco in Praia a Mare con atto n. 60392 di Rep., al quale fu
allegato Statuto poi aggiornato con alcune modifiche deliberate dall’Assemblea
del 26 agosto 1981. L’Associazione prese poi il nome di Centro culturale
“MARATEA” e, più di recente, di Centro culturale “José Mario Cernicchiaro”, con assemblea ora convocata per il prossimo 18 gennaio (elezione Organi amministrativi).
Nel suindicato Atto costitutivo si precisò che l’Associazione
con sede a Maratea, retta dallo Statuto, “ha per scopo sociale quello indicato
all’art. 3 dello Statuto allegato”, quest’ultimo come sino a noi pervenuto e,
comunque, oggetto di pur possibile, opportuno adeguamento/aggiornamento.
Sono aperte le domande per la candidatura alla selezione dei volontari da impiegare nei progetti di Servizio Civile Universale.
Fino alle ore 14.00 di martedì 18 febbraio 2025 è possibile presentare domanda di partecipazione ad uno dei progetti che si realizzeranno tra il 2025 e il 2026 su tutto il territorio nazionale e all’estero.
Per le modalità di partecipazione e per conoscere quali sono i requisiti richiesti, segui il link sul sito del Comune di Maratea:
IL RAPPORTO LEGAMBIENTE: AL SUD SICCITA’ IN AUMENTO E INVASI SEMIVUOTI
Di
Redazioneil 04/01/2025 Politica & Società
SICILIA, SARDEGNA E BASILICATA LE REGIONI PIU’ COLPITE
Spicca
l’ennesimo record di temperature globali registrato dal programma
europeo Copernicus che indica il 2024 come l’anno più caldo da inizio
registrazioni con, per la prima volta, il superamento della soglia di
1,5 °C sopra i livelli pre-industriali. Il mese di novembre 2024 è stato
il secondo più caldo a livello globale, dopo il novembre 2023, con una
temperatura media dell’aria superficiale di 14,1°C, ben 0,73°C al di
sopra della media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020 per
novembre. Anche la temperatura superficiale media marina per il mese di
novembre 2024 ha registrato livelli record, con 20,58°C, il secondo
valore più alto registrato per il mese, e solo 0,13°C al di sotto del
novembre 2023.
Simbolo della grande
crisi idrica che ha colpito maggiormente le regioni del Sud Italia è
stato, quest’estate, il lago Pergusa, in provincia di Enna, ridotto più o
meno ad una pozza. Le regioni maggiormente colpite sono state infatti
Sicilia (16 eventi), Sardegna (9), Basilicata (3). Il periodo siccitoso
che ha colpito Sicilia e Sardegna (e gran parte del sud Italia) da fine
2023, hanno portato a impatti enormi per il comparto agricolo. La
riduzione della produzione di olio d’oliva è stimata all’80% rispetto al
2023. In Sicilia, grano, cereali e foraggi hanno fatto registrare un
calo di produzione con punte del 100%.
L’assenza di pioggia ha colpito
anche gli alberi da frutto, vigne e uliveti, tanto da costringere gli
agricoltori a forzare la caduta delle pesche dagli alberi per salvare le
piante. Danni alla raccolta delle arance e alla produzione del grano,
con cali in alcune zone che hanno raggiunto il 70%. Gravi impatti anche
alla produzione di miele, con una diminuzione annuale prevista del 95% a
causa delle fioriture non produttive, ossia la mancanza di nettare nei
fiori. La situazione, sempre più allarmante, ha colpito la disponibilità
idrica in molti comuni dell’isola, con oltre 2 milioni di persone
incluse nel piano di razionamento dell’acqua con interruzioni
dell’erogazione. In Sardegna, gravemente colpiti allevamenti e terreni
agricoli, mentre in primavera si era deciso di limitare
l’approvvigionamento idrico per usi agro-zootecnici in modo da non
impattare centinaia di migliaia tra residenti e turisti.