giovedì 30 gennaio 2025

MARATEA, LUOGO DI OSPITALITA'

 


Maratea “Cittadella di Beneficienza Ospitalità Salute”

Valerio Mignone

 

Maratea è luogo di ospitalità da tempi antichi, infatti, nelle adiacenze della Chiesa Madre, in Via Ospedale, è il Palazzo “De Lieto”, dimora temporanea di pellegrini diretti da Oriente alla Città del Vaticano, per fede religiosa.

Oggi, il Palazzo “De Lieto” ha cambiato funzioni: è sede di mostre d’arte, e pinacoteche, tra le quali è da citare quella di Angelo Brando, nato a Maratea il 1878, e deceduto a Napoli, ove operò, il 1955.

Intanto, lo sguardo del viandante, che scende dal Centro di Maratea, verso il mare, viene attratto da un vecchio palazzotto di pianta quadrata, il cui tetto, a quattro spioventi, è sormontato da un “torrino”, che sembra una piccola ciminiera, ma ciminiera non è; esso è soltanto il centro di un tetto, a quattro spioventi, su cui poggiano le estremità delle travi del tetto stesso.

Questo palazzotto è sede della Casa di Riposo “Maria Consolatrice”, voluta, fondata, e finanziata inizialmente da Giovanni Iannini, e dalla “Signorina Giovannina Limongi”. A quest’ultima, giustamente, è stata dedicata anche la via, ove ha sede la Casa di riposo. E, da qualche anno, per esigenza di ulteriori posti letto, è stato affiancato un nuovo edificio, collegato, ed interconnesso alla succitata sede.

Giovannina Limongi aveva avuto occasione di conoscere solitudine ed abbandono in cui vivevano le persone anziane, con figli lontani per motivi di lavoro, e si attivò in loro aiuto, con la collaborazione del Prefetto dottor Nicola Marini. 

 

Altra benefattrice sostanziale della Casa di Riposo è stata Teresa Maimone che, con testamento olografo, donò ad essa il suo consistente patrimonio, salvandola dal fallimento.

Questa Casa di Riposo è sede di posti di lavoro per diecine di persone, che, con tratti signorili, assistono ospiti e familiari. Con divise bianche, linde e pinte, vigilano sull’igiene di pazienti allettati, o in carrozzelle. E li impegnano in facili disegni a colori. Non mancano degenti che, pur immobilizzati su carrozzelle, lucidi di mente, e muniti di computer portatili, collegati su Google, seguono vicende di cronaca, e problemi personali e familiari.

In verità, Maratea è sede di ospitalità, non soltanto da un passato antico, ma anche recente, per tutte le età. Basti citare la vecchia “Colonia marina”, che ospitava ragazzi, avviati al mare nelle stagioni estive, per assicurare loro buona salute nella fase di accrescimento del loro organismo, e prevenire il rachitismo con la elioterapia. Lo stesso Collegio della “Madonna del Rosario” attenuava le sofferenze delle “orfanelle”. assicurando serenità di spirito, istruzione, e buona salute.  

Tra gli ospiti odierni della Casa di Riposo ci sono anche “medici pensionati”. Uno di questi è un gentiluomo, un primario chirurgo emerito, che ammodernò le tecniche della Chirurgia generale del vecchio Ospedale di Maratea. Ricoverato per sua libera scelta nella Casa di Riposo, vigila sugli ospiti, li coinvolge in giochi collettivi, e disegni, contribuendo, con ciò, anch’Egli, al buon nome della Casa di Riposo; e c’è anche un dentista di Lauria.

Scendendo verso il Porto, sulla sinistra, si trova un palazzetto, nato come “Convalescenziario” da Tubercolosi, quando questa malattia era tristemente diffusa, con veduta mozzafiato a picco sul Tirreno Inferiore; e successivamente diventata dimora del professore Giuseppe Mancusi Materi, già primario di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Maratea.

In area contigua alla Casa di Riposo “Maria Consolatrice Limongi” è la vecchia Pouponnière, voluta dal Conte Stefano Rivetti, ove, oggi, hanno sede la dialisi renale, reparti di riabilitazione, un primo “Pronto soccorso”, 24 ore su 24 - per successivo smistamento, in caso di necessità, presso l’ospedale di Lagonegro - altri “ospizi”, poliambulatori, un reparto di Radiologia.

Si può affermare, senza timori di essere smentiti, che Maratea è una sede ottimale di Turismo estivo: è tappa di compagnie teatrali, musicisti, solisti, scrittori per presentazione di libri; e, tra l’altro, d’estate, offre vie di scampo all’eventuale caldo afoso, sulla vicina, montana Trecchina, al di là della “Colla”.

Maratea 28 gennaio 2025

Nessun commento:

Posta un commento