PIETRO SIMONETTI

Nel pomeriggio di ieri, dopo l’interruzione dei servizi ferroviari da Avigliano e la ripresa delle attività  sulla linea Gallitello-Santa Maria, è ricominciata la comunicazione automatica in voce dell’annuncio dei treni in arrivo o un partenza dalla Stazione di Potenza Centrale. Annuncio che non trova orecchie giacchè da tempo pochi utenti salgono o scendono dai treni Fal.
 
 

Per una serie di ragioni i pendolari di Avigliano preferiscono i Bus che li portano direttamente ai luoghi di lavoro .
Quelli provenienti da Avigliano , quiei pochi, sono comunque quasi gli unici utenti. Dall’area del Brandano dalla Puglia non ci sono avvistamenti di pendolari.
 
Le Fal negli ultimi anni hanno spremuto lo Stato e la Regione con forti finanziamenti.
 
Solo per per la dimezzata metropolitana leggera di Potenza dimezzata sono stati sborsati  circa 120  milioni  di euro oltre ai trenta per il Terminal Gallitello, i sottopassi,e gli ultimi spiccioli per le biciclette elettriche lasciate sotto  la neve inutilizzate. 
 
Un esito del tutto prevedibile da Regione, Comune e Provincia  e dalle stesse parti sociali che da tempo non intervengono più sulla gestione del servizio, come dimostra il fatto che ignorassero gli 80 autobus acquistati da anni dalla Regione parcheggiati in Campania e in corso di recupero.
 
Oltre alla cattiva gestione dei servizi occorre segnalare che da tempo il gruppo barese sembra specializzato a lusingare con tagli di nastro effimeri gli amministratori regionali e locali: microfoni , interviste, tappeti e buffet.
 
Una adulazione che parte dalla inconsistenza dei primi e dalla richiesta dei secondi.
 
Nei giorni scorsi si e verificata, causa neve, ma in verità per mancanza di cura e di potature degli alberi nei siti di competenza delle Fal, una vera strage di Alberi e verde.
Servizi scadenti e costosi, pochi utenti, manutenzione assente.
 
L’importante è allontanarsi dalla linea  gialla quando non c’è nessuno.