Post di la tribuna di Treviso
la tribuna di Treviso
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La Procura di Verona ha aperto una inchiesta a carico dei tre fratelli Ramponi, accusandoli di strage per avere causato l’esplosione del casolare sotto il quale sono rimasti sepolti il carabiniere scelto Davide Bernardello, il brigadiere capo Valerio Daprà e il luogotenente Marco Piffari. L’inchiesta dovrà certo stabilire le responsabilità dei fratelli, ma anche ricostruire – per capire la dinamica dei fatti – con la massima precisione possibile le fasi di ideazione del blitz, la sua esecuzione, la catena di comando.
Flavio Zanonato, politico di lungo corso, ha scritto una lettera aperta che trovate in forma integrale sul nostro sito, qui alcuni passaggi: "Serviva davvero un’operazione di notte, con decine di uomini armati, come per affrontare terroristi o mafiosi? I tre carabinieri uccisi, va ricordato, non avevano alcuna responsabilità nelle decisioni operative. Hanno obbedito agli ordini, come impone la disciplina, e lo hanno fatto con coraggio e senso del dovere. Ma la domanda resta: chi ha deciso quell’intervento? Non si poteva attendere, isolare la zona, tentare una mediazione, coinvolgere psicologi o negoziatori esperti?"
E ancora: "Forse non sapremo mai se quella scelta sia stata inevitabile o il frutto di un errore di valutazione, di una catena di comandi troppo rigida. Ma è giusto chiederselo, perché tre vite — quelle dei carabinieri — sono state spezzate inutilmente, e altre tre si sono perdute nella follia e nella disperazione".


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