giovedì 2 ottobre 2025

GIUSTIZIA: DAI TRIBUNALI AI...SALOTTI TELEVISIVI.


  

La giustizia si amministra nei Tribunali, non nei salotti televisivi

Da qualche anno i media hanno trasformato la giustizia in spettacolo e portano nelle nostre case notizie di indagini e processi attraverso giornali e telegiornali, salotti televisivi e talk show. 

Si tratta, purtroppo, di una rappresentazione spettacolarizzata dove la corretta descrizione dei fatti reato viene sacrificata alle esigenze dell'audience. Così si dà vita  a una specie di processo parallelo incurante delle regole e delle garanzie individuali, facendo leva sull'indignazione morale del pubblico e generando clamore, scandali, accompagnati da...polverone, se non addirittura basati su...aria fritta.

Nel Tribunale mediatico il Diritto è assente o in posizione marginale o, comunque, rischia di rimanere imbrigliato nel giudizio dell'opinione pubblica, che trasforma facilmente l'indagato in colpevole, negandogli il diritto alla presunzione costituzionale di non colpevolezza sino a sentenza definitiva e travolgendo molti altri diritti fondamentali. 

Sono del parere che ciò, oltre a poter incidere negativamente sull'equilibrio necessario nei Palazzi di Giustizia, comporti rischio di danno per gli stessi indagati o imputati, che finiscono, con i loro Avvocati sempre più spesso presenti nei salotti televisivi, per essere giudicati dall'opinione pubblica prima ancora che dai Magistrati nelle sedi competenti e nei vari gradi di giudizio.

 

                                                  

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