Da "PILLOLE" di Gian Carlo Marchesini
in www.calderano.it
Per chi non ne fosse a
conoscenza, Pasolini, nel 1959,
in un viaggio solitario a bordo di una Fiat 1100 lungo
l'Italia commissionato dalla rivista Successo, e con il reportage da lui
ricavato e proposto a puntate dalla rivista stessa, è approdato anche a
Maratea. Ed ecco quello che sessant'anni fa circa ne ha scritto. «La costa di
Maratea non ha niente di ciò che si considera convenzionalmente bello, neanche
sulle orme di Boccaccio: semplicemente la costa è tremenda. Mai visto tanta perfezione:
un enorme scoscendimento, tagliato da biechi torrenti - Mezzanotte, Malcanale -
grigio di roccia, tempestato da ciuffi di un verde tutto uguale, che precipita
a picco sul mare. Lo schema è quello sorrentino, amalfitano, ma è riempito da
un concreto inferno: ossessivo: ma il risultato è stupendo. Maratea però
comincia con l'essere un'oasi molto più dolce: ci sono boscaglie, e la costa
finisce con maggiore dolcezza sul mare. Su un grande prato, che sembra quasi un
parco inglese, sorge l'elegante, celebre, albergo degli industriali. Sì, è
bello: ma io mi ci annoio.»
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