AL geologo e caro amico Pompeo Limongi, autore di un recente libro sulla grotta di Marina di Maratea, detta "Grotta delle Meraviglie", avrei voluto dedicare un mio post anche per esprimergli, con le congratulazioni, gli auguri per la sua attività di guida competente ed appassionata nella visita alla Grotta delle Meraviglie ma sono stato preceduto da una "Pillola", questa volta dolce e gradevole, di Gian Carlo Marchesini in www.calderano.it, che riporto di seguito:
"Siamo abituati a esplorare e a descrivere
la realtà del territorio in cui viviamo in orizzontale e in verticale, ma
sempre all'esterno e in superficie. E' come concentrarsi e limitarsi a
descrivere di un corpo soltanto ciò che appare in evidenza al nostro sguardo.
Questo è sicuramente importante e necessario, ma non lo è altrettanto quello
che succede e c'è dentro, sotto e al suo interno? Pompeo Limongi, vecchio amico
di Maratea e valido geologo amante della natura, del paesaggio, del territorio
nella sua interezza, ha raccolto e composto in un libro la conoscenza
accumulata nel tempo, grazie alla sua scienza e competenza, su quello che c'è
di importante sotto e dentro il territorio in superficie di Maratea: cavità,
caverne, grotte. Specialmente sulla natura, la composizione, la realtà di una
di esse: la Grotta
delle Meraviglie situata in quel di Marina di Maratea.
Forte. Pompeo, anche del fatto che da tempo si propone come guida a chi, indigeno o turista forestiero, chiede di essere accompagnato a di avere raccontate natura, proprietà, storia di quel sito. Cavità e grotte, disseminate lungo la costa lucana che si affaccia sul Tirreno, sono interessanti non solo per la loro conformazione fisica, ma anche per la loro storia che nei secoli le ha viste partecipi e protagoniste. Sia per il riparo offerto ai pastori e ai loro armenti in transumanza, che per i monaci basiliani originari del Medio Oriente e approdati sulle coste di Maratea - vedi la Grotta dell'Angelo sotto il Cristo - affascinati e ispirati dalla loro bellezza. Insomma, con un ottimo corredo di fotografie e ospitando e citando gli scritti sulle grotte prodotti nel tempo da altri studiosi, Pompeo Limongi ha realizzato con passione e cura uno strumento conoscitivo che aiuta a far sì che Maratea sia un pò meno la proverbiale e misconosciuta Bella Addormentata. Contribuendo a risvegliarla".
Forte. Pompeo, anche del fatto che da tempo si propone come guida a chi, indigeno o turista forestiero, chiede di essere accompagnato a di avere raccontate natura, proprietà, storia di quel sito. Cavità e grotte, disseminate lungo la costa lucana che si affaccia sul Tirreno, sono interessanti non solo per la loro conformazione fisica, ma anche per la loro storia che nei secoli le ha viste partecipi e protagoniste. Sia per il riparo offerto ai pastori e ai loro armenti in transumanza, che per i monaci basiliani originari del Medio Oriente e approdati sulle coste di Maratea - vedi la Grotta dell'Angelo sotto il Cristo - affascinati e ispirati dalla loro bellezza. Insomma, con un ottimo corredo di fotografie e ospitando e citando gli scritti sulle grotte prodotti nel tempo da altri studiosi, Pompeo Limongi ha realizzato con passione e cura uno strumento conoscitivo che aiuta a far sì che Maratea sia un pò meno la proverbiale e misconosciuta Bella Addormentata. Contribuendo a risvegliarla".
Rinvio, comunque, i lettori a mio precedente post dal titolo: "In grotta con il geologo".
Pompeo Limongi all'ingresso della "Grotta delle Meraviglie" a Marina di Maratea |
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