GLI AUGURI DI PASQUA DI LUIGI CIOTTI
Cara amica, caro amico
nell’augurarti una Pasqua il più
possibile serena, colgo l’occasione per ribadire l’importanza del nostro
camminare insieme.
È un momento estremamente
difficile, questo, che chiede certo una forte speranza ma anche un maggiore
impegno. Innanzitutto quello d’immaginare
e delineare un futuro diverso, dove tutti siano garantiti e un male come
questo, terribile, che sta uccidendo migliaia di persone, non acuisca
distanze e disuguaglianze pregresse.
Lo vediamo e viviamo ogni giorno nelle accoglienze e
servizi tenuti aperti, sia pure con le dovute precauzioni: tante persone non
possono stare a casa per il semplice motivo che una casa non ce l’hanno,
sfrattate o impoverite. È necessario mettersi in ascolto del futuro,
leggere le linee di tendenza per intuire quale tipo di servizio siamo
chiamati a svolgere, quali politiche sociali ed economiche
richiedere, quale avvenire esigere per i giovani, le famiglie, i lavoratori,
i migranti, le persone detenute, il popolo della strada. Quali
iniziative culturali realizzare e come stimolare una nuova coscienza ecologica
affinché
la “conversione” a cui esorta la “Laudato sì” non si riduca a
una generica “transizione”, ma sia mutazione di cuori, coscienze, condotte.
Ma come Libera dobbiamo vigilare affinché il
doveroso impegno per debellare il Covid 19 non oscuri quello contro il virus
della mafia, della corruzione, dell’ingiustizia. Mali che –
complici l’indifferenza e l’egoismo diffusi – hanno indebolito la democrazia,
avvelenato e distrutto l’ambiente, rubato risorse. Se oggi il sistema
sanitario arranca – nonostante lo sforzo ammirevole di tanti medici,
infermieri, operatori – e se rischiamo di trovarci a decidere tra salute
delle persone e tracollo dell’economia, è perché anche questo sistema si è
lasciato infettare da quei virus o ha deciso di conviverci.
Sia dunque una Pasqua di Resurrezione e di cambiamento vero,
sostanziale, non dettato dall’emergenza e dalla paura;
rinnoviamoci interiormente con decisioni radicali, profonde,
che diano cadenze nuove alla nostra vita e non solo emozioni passeggere. E
anche nuove rotte al nostro costruire insieme.
Insomma sia cambiamento e non adattamento momentaneo a
circostanze avverse. Cambiamento verso un umanesimo della giustizia e
della fratellanza.
Continuiamo il nostro fare, insieme
a chi fa più fatica. Un abbraccio
Luigi Ciotti
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