venerdì 9 aprile 2021

A PROPOSITO DELLA BENEDIZIONE DELLE COPPIE OMOSESSUALI

un  NO,  a  mio  parere,  coerente con la dottrina  della  Chiesa cattolica... Perchè  stupirsi ?

 

-  Da   www.italialaica.it  -

 Editoriale

OMOSESSUALI SÌ, MA NON ACCOPPIATI

Di Marcello Vigli | 07.04.2021


"In questi giorni si è molto parlato del mondo LBGT dopo il NO alla benedizione delle coppie omosessuali. Un NO per molti cattolici inatteso e ingiustificato, per altri, cattolici e non, pienamente coerente con la “dottrina” e con gli attuali orientamenti della teologia e della stessa opinione pubblica italiana.

Il giorno 15 marzo è stato pubblicato il Responsum (la risposta) della Congregazione per la Dottrina della fede a un dubium circa la benedizione delle unioni di persone dello stesso sesso: non è lecito impartire una benedizione a relazioni o a partenariati anche stabili che implicano una prassi sessuale fuori dal matrimonio (vale a dire, fuori dell'unione indissolubile di un uomo e di una donna aperta di per sé alla trasmissione della vita), com'è il caso delle unioni tra persone dello stesso sesso". Così recita il Responsum della Congregazione.

Si contesta l’espressione "prassi sessuale", usata in questo testo, perché s’intende negare la liceità della sessualità fra persone dello stesso sesso.

Solo fra un uomo ed una e donna è consentito fare sesso, secondo la morale finora ln uso nella teologia cattolica, proprio quella che alcuni loro non accettano più. Non sono, certo, la maggioranza, ma sono in costante aumento. Molti di loro non si preoccupano di essere marginalizzati per la loro inclinazione omosessuale, altri, invece, ne fanno motivo disagio anche perché spesso impegnati nelle organizzazioni ecclesiali.

Non mancano casi di sacerdoti che benedicono in chiesa coppie di omosessuali, come il parroco di Bonassola in diocesi di La Spezia, e vescovi che non intervengono.

La gerarchia ripete, invece, la Chiesa non può benedire il peccato: esordisce così il documento della Santa Sede, datato 22 febbraio, festa della Cattedra di San Pietro, firmato dal prefetto della Cdf card. Luis F. Ladaria e dal segretario mons. Giacomo Morandi, nonché approvato da papa Francesco. L’ex Sant’Uffizio interrogato sulle coppie gay, ha così risposto mettendo, una pietra su una questione che in più parti della Chiesa è già una prassi e sulla quale, ad esempio, sta lavorando molto la Chiesa tedesca nel suo Cammino sinodale: una prospettiva che fa molta paura al Vaticano.

In verità la condanna dell’omosessualità oggi lascia margini per un’accoglienza delle persone con inclinazione omosessuale, purché accettino l’insegnamento della Chiesa nei confronti della loro condizione.

Un tentativo di contestare tale insegnamento lo ha fatto, nell’ambito delle Comunità cristiane base, la Comunità romana di San Paolo.

Per papa Francesco non è il provvedimento un successo, perché gli è stato imposto dalla Curia, ma non può certo sminuire il valore del “trionfo” del viaggio in Iraq".

Roma, 30 marzo 2021

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