- Da PD Maratea Facebook -
PD Maratea
5 h
Eccoci giunti alla fatidica data del 1 ottobre, data ampiamente prefissata per la richiusura del tratto di strada della ss18 a Castrocucco di Maratea.
A distanza di quasi un anno dall'evento franoso, durante il quale si sono tenuti decine di incontri, scritti innumerevoli articoli, fatti svariati proclami e fantasiosi progetti, spesi milioni di euro, siamo punto e a capo!
Non esiste un reale progetto su come risolvere definitivamente un problema che si trascina da decine di anni.
Le responsabilità rimbalzano da un ente all'altro, i vincoli burocratici strozzano ogni già debole idea progettuale.
Il tirare a campare, il procedere di emergenza in emergenza non può più funzionare.
Non basta mettere una pezza nei mesi estivi per dimostrare ai turisti che tutto va bene e cercare di salvare una economia sempre in difficoltà.
Ci vuole rispetto per i cittadini di tre regioni che in questo territorio vivono, studiano, lavorano e hanno anche semplicemente il diritto di potersi spostare da un comune all'altro in sicurezza.
Quale idea di sviluppo abbiamo per questo territorio?
Continuiamo a tenere i cittadini in ostaggio di ordinanze restrittive e spendere i soldi dei contribuenti in maniera scellerata?
Vogliamo rinchiuderci in un museo a cielo aperto, perché incapaci di prendere una decisione su una rocca abbandonata da secoli, probabilmente proprio per il rischio crollo?
Oppure siamo capaci di quardare oltre, di superare limiti e vincoli imposti da altri uomini in altri periodi storici.
Vivere il nostro tempo, consapevoli del nostro passato, ma con lo sguardo rivolto al futuro?
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