lunedì 30 ottobre 2023

ISRAELE - PALESTINA

 

                        Nicola  SAVINO*

A questo punto, con l’invasione di Gaza Nord finalizzata a “sterminare” Hamas (obiettivo messianico come quello dei Terroristi); con il massacro dei Palestinesi che si distingue da quello iniziale sui Kibbuz soltanto per l’inversione delle “parti”; con la conseguente difficoltà di liberare gli ostaggi e la certezza di alti morti da entrambe le parti; insomma, in un tal campo di vendette all’ultimo sangue non si può certo intravvedere il sentiero della Pace!

Anzi ferve il mondo islamico non soltanto nelle periferie dell’epicentro, ma nella Turchia di Erdogan, nel Medio Oriente e nelle stesse Città europee in cui da tempo é inserito.

Fosse toccato a Moro o Craxi di affrontare la Questione, nessuno dei due avrebbe avuto bisogno del freno di un Biden (sussurrato!) ad esser “misurato”. Non a massacrarne soltanto quel che basta (?) per “sterminare” i seguaci di Hamas (con equivoco su identità e numeri), un Moro o un Craxi, nemmeno volendo resuscitare i propri cittadini (anche bambini, donne e vecchi) attraverso la uccisione di altri fra…altri; né , per la loro mentalità, “vendicarsi” su altri bambini, donne e vecchi, non avrebbero in alcun modo seguito la via in atto.

Avrebbero scelto di non “porgere l’altra guancia”, ma, preso atto della strage subita (come di un Titanic estinto dalla natura), organizzerebbero una soluzione che rilevasse per il futuro. Molto probabilmente, da buoni Politici ed indipendentemente dalle loro eventuali convinzioni religiose- avrebbero ricordato che Alighieri inventò il Purgatorio come eterno strumento di mediazione. E che dunque tale invenzione era da collocarsi tra i due “inferni inumani” (prima nei Kibbutz e poi nell’area Nord di Gaza), tra la guerra continua ed il Paradiso della Pace.

E’ dal Purgatorio che viene la Rinascita, l’ascesa alla Verità, il Sommo bene (la pace): dopo adeguate e compiute penitenze. Nutriti dalla cultura della mediazione, avrebbero scelto di renderla possibile in entrambi i campi e di non bruciarla definitivamente; di puntare alla Rinascita per evitare il baratro dell’Inferno perpetuo, già esercitando dalla propria Parte la funzione che Dante assegnava al Purgatorio: il Perdono. Che si ottiene scontando la pena dei peccati commessi. Se si è nel Purgatorio, vuol dire che, lontanissimi dal Paradiso della Ragione, non si è però nemmeno e definitivamente nell’abisso perpetuo dell’Inferno. E che “reciprocizzando” dolori, pentimenti e comprensione, scambiandosi il pentimento, si dovrebbero cumulare le condizioni per la Rinascita, per la Pace: l’opposto dello “sterminio” che continua e si rincorre.  La linea Dantesca  già in sé Politica, era avversa al fanatismo religioso: l’unica ovviamente data agli uomini per sopravvivere in questo mondo! 

 

La strada da seguire, con un Perdono che presuppone l’intesa anzitutto per non fare altri morti, altre stragi, ulteriori massacri; e che si accompagni certamente a “penitenze” per il riscatto delle colpe, a lacrime e dolore per i tanti massacrati. Si, non è l’offerta dell’<altra guancia>, ma nemmeno l’oblio di quanto è stato commesso da ciascuna Parte. E’ il rifiuto della “sterminio simmetrico e perpetuo”, dell’hobbesiano “homo homi lupus” …superato dalla Ragione europea fin da metà ‘600..Nell’ interesse di ciascuno e di tutti.

Non si offre <altra guancia>, ma nemmeno si continua nella simmetria del messianismo; si tende infine a smobilitare le basi culturali, sociali ed emotive su cui poggia Hamas, già rifiutando di vestirne i panni; con il linguaggio o di Santi o di Pensatori occidentali! Il Governo d’ Israele- che si proclama democratico- dovrebbe insomma lasciare il messianismo che ispira la Cultura dello <sterminio> e immaginare quel che farebbe un Moro o un Craxi: senz’altro indisponibili all’ingenuità di “regalare”- per reazione-le masse palestinesi ed islamiche al potere di Hamas; ad estraniare da sé stessi una gran parte degli stessi Israeliani di cultura europea; a lasciare acceso il rischio d’ incendiare tutta l’area arabica e la stessa Europa che ospita molte sue fresche generazioni.

Un Moro o un Craxi avrebbero seguito l’orientamento culturale di un’Europa che ha fatto tesoro dei suoi errori e dei suoi Padri; con grande dignità e condivisione dalle genti, mirando al Purgatorio di Padre Dante per aprire porti alla salvezza! ns       

                                                              *Già Parlamentare e Sottosegretario di Stato   


 

 

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