Non toppe o rattoppi per ospedale di Lagonegro! Ma nuovo edificio!
Valerio Mignone
L’ospedale di Lagonegro, voluto dal mecenatismo del senatore democristiano Bonaventura Picardi, è diffusamente riconosciuto come un ospedale di alto rilievo; ed è preferito da pazienti dei “paesi” limitrofi di Calabria e Campania, oltre che dello stesso Lagonegrese, del Senisese e della Val d’Agri, ove pure sono in attività presidi sanitari validi. Esso contribuisce a limitare lo spopolamento in atto nel Sud Italia.
Il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Regionale di Potenza, Giuseppe Spera, con il suo rispettabile Curriculum, ha precisato che ben “il 40 per cento dell’attività del nosocomio nel 2023 è stato rivolto a pazienti provenienti da fuori Regione. Performance positiva in linea con le statistiche legate alle prestazioni ambulatoriali (189.586 nel 2023), e di ricovero, passati da 4.659 nel 2019 (pre Covid) a 4.917 nel 2023, con un parallelo incremento della complessità delle prestazioni”.
E l’assessore regionale alla Sanità, Cosimo Latronico, dal canto suo, ha aggiunto: “L’ospedale di Lagonegro offre un importante contributo alla mobilità attiva. Il dato del 2023 registra un’ulteriore crescita quest’anno, a dimostrazione dell’efficacia delle azioni di ripresa delle attività nel presidio lagonegrese messa in campo dall’Azienda Ospedaliera, recentemente confermata dal Piano Nazionale Esiti dell’Agenas”. Il piano, saggiamente, prevede, tra l’altro, spostamenti di Personale sanitario specialista, anziché di Pazienti.
Infatti, in questi giorni, si legge di nuovi servizi, in Day Hospital, che verranno attivati a Lagonegro, come la Chirurgia oculistica per l’intervento di cataratta. Tutto ciò è stato deciso a livello regionale, ed approvato largamente. D’altronde, negli ultimi tempi è cambiata la tecnologia anche nel settore della sanità: dalla telemedicina per immagini al volo notturno per eliambulanze.
Purtroppo, non si può non rilevare che l’attuale sede dell’ospedale è angusta, ed inadeguata, ed è priva di un parcheggio automobilistico sia per suoi lavoratori dipendenti, sia per utenti.
Intanto, sono in programma lavori di adeguamento per volumi interni, e per superficie di parcheggi, come riferito sul Quotidiano del Sud del 22 agosto 2024. Ma, a parere di chi scrive, tali lavori sarebbero toppe e rattoppi!
Con umiltà si osa suggerire di valutare l’opportunità di ricercare una sede “ex novo”, sempre nell’ambito del Comune di Lagonegro, senza nulla togliere ad esso, lungo il fiume Noce, prima dei Comuni di Nemoli, e di Rivello.
L’ospedale lagonegrese, che, a suo tempo, ha superato le avversità dell’epidemia da Covid, sarà dotato di Personale, e strumentazioni tecnologicamente avanzate, per oncologia, ematologia, terapia del dolore, endoscopia, otorinolaringoiatria; ed anche per questo, esso merita una struttura “ex novo”! E così sia per la negletta Lagonegro, già sede di sottoprefettura, pur ricca di storia, e di Cultura!
A tal fine, vengano coinvolti “archistar”, alla Boeri, che progettino una struttura unica con un giardino pensile sul tetto, accessibile a degenti e familiari; o con due padiglioni, collegati da un corridoio intermedio, come si osserva nell’ospedale “San Carlo” di quella Potenza, che abbonda di architettura innovativa, come il “Ponte Musmeci” sul fiume Basento.
La costruzione del nuovo ospedale di Lagonegro sia occasione non soltanto di ammodernamento di tutto il suo Circondario, ma, anche di solidarietà con i suoi abitanti, trascurati, purtroppo, negli ultimi tempi.
Maratea 23 agosto 2024
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