MARATEA D'ESTATE, IERI OGGI E DOMANI
Valerio Mignone
Nelle località del turismo estivo, marino, o montano che sia, è prassi consolidata inserire nei propri programmi spettacoli d’arte varia: dalla musica al teatro, alle proiezioni di film vecchi e nuovi, o sfilate di moda con eleganti, ammirevoli indossatrici, e presentazioni di libri di letteratura, poesia, saggistica.
In tale scia è il “Santavenere”, Grand Hotel a Cinque Stelle, voluto dal conte Stefano Rivetti, negli anni del boom economico, con lo sbocco sul mar Tirreno. Con le sue varie stanze illuminate, esso, di notte, attira lo sguardo dei viandanti, sembrando un grosso transatlantico alla fonda.
Nei giardini dello stesso “Santavenere”, come in un anfiteatro a cielo aperto, si sono susseguiti ospiti illustri del mondo della letteratura, e delle Arti, che, spesso, si trasferivano dal mare di Maratea ai monti del Parco del Pollino, ed alle Terme di Latronico con le sue salutari acque sorgive, assecondando il suggerimento di Rivetti:” Mare, Monti, Terme”.
Anche nei pressi del Grand Hotel “Il Pianeta”, sulla collina della Basilica di San Biagio, guardata a vista dalla statua imponente del Cristo Redentore, c’è un vero anfiteatro all’aperto, che, in passato, ha visto attori del livello di Vittorio Gassman, ma essendo esposto, nelle ore serali, a brezze fredde, ed essendo di difficile accesso lungo le pendici di Castrocucco, è utilizzato poco, o nulla.
Negli anni passati, d’estate, a Piazza del Gesù, contigua al “Santavenere”, e a Fiumicello, o nel Parco dell’antica “Villa Tarantini”, nell’ambito dei programmi della vecchia Azienda per il Turismo, si alternavano spettacoli di varie compagnie teatrali in tournée. E nella notte di Ferragosto, nel Parco “Tarantini” si teneva, all’alba, il concerto, che richiamava molti spettatori, anche da “paesi” vicini. Intanto, sono cambiati i gusti, la cultura, le abitudini, persino i rapporti interpersonali, per via di quello strumento diabolico che è lo smartphone, pronto a offrire con pochi tocchi, e in pochi “secondi”, letteratura, musica di vario genere, recital di attori famosi, vecchi e nuovi, ed anche futili argomenti. E tuttavia, oggi, personaggi noti nei vari settori richiamano numerosi spettatori, e, pur ripetitivi nelle loro argomentazioni, vengono intervistati da “inviati” di radio e televisioni pubbliche e private, che, a loro volta, ne traggono corposa “audience”.
Ma, con il passar del tempo tutto cambia! Le compagnie teatrali non si esibiscono come nel passato! O, forse, è diminuito anche il numero di queste Compagnie teatrali in tournée, come per i Circhi equestri.
Quanto a Maratea, la costruzione di un nuovo edificio scolastico polifunzionale, con un’Aula “Magna”, con gradinate di facile accesso, ed un palco, ha destagionalizzato spettacoli teatrali, che si tengono agevolmente, in ogni tempo, al chiuso, anziché all’aperto.
Di ciò si avvantaggiano attori ed Autori locali con indiscutibili doti teatrali o letterarie. A tal proposito si ribadisce la proposta di editare, in ogni Regione, una antologia, per uso scolastico, che possa raccogliere narrativa, poesia, saggistica. Nel caso di Maratea, si citano a caso: Federico Rossi, letterato, Pasquale Epifanio Iannini, poeta e musicista, la preside Letizia Labanchi, il medico Sergio De Nicola.
Per il presente, si citano: Maria Antonietta Mordente, docente di Materie letterarie, cugina di Sergio De Nicola, per via materna; e l’avvocato Emanuele Labanchi, docente di Materie giuridiche negli Istituti Scolastici Superiori, scrittore e saggista. Emanuele Labanchi è pronipote di Federico Rossi, e nipote di Letizia; a questi si aggiunge Chiara, figlia di Emanuele, autrice di un racconto breve, ma denso di poesia: “Profumo di mare”! E’ il caso di dire che, spesso, i “geni” letterari sono ereditari.
E per “domani”? Si sollecita Chi di competenza a candidare Maratea “Bene UNESCO” per la sua ricchezza di Beni artistici, e monumentali, come da indicazione del professor Francesco Sisinni, Direttore generale emerito del Ministero dei Beni culturali.
Maratea 1 agosto 2024.
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