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REGIONE: NUOVI MUSICANTI, STESSO SPARTITO
Di Redazione il
Il generale Bardi non è uno che rivede le proprie posizioni, anche quando ci sono evidenti segnali che consigliano maggiore riflessione. Così, questa nuova legislatura ha un inizio che è copia conforme con la precedente. Due fatti inducono a questa considerazione. Il primo riguarda la presentazione del piano strategico regionale. Nella recente riunione del Consiglio sulla relazione programmatica il Consigliere Lacorazza , Statuto alla mano, la cui ultima versione porta anche la sua firma e che quindi ne fanno una fonte qualificata, ha chiesto che il Governo regionale presenti entro trenta giorni dalla prima seduta il Piano Strategico regionale. E questo per non ripetere il ritardo di due anni e mezzo con cui il precedente piano strategico è stato portato in Assemblea. Ebbene, contro ogni logica, è emersa la tesi che il piano ha valore triennale e che quindi è ancora valido, tutt’al più va portato un aggiornamento alla scadenza dei tre anni. Una interpretazione che ancora una volta è sembrata piegare alla volontà politica le regole di funzionamento dell’Istituzione regionale, perché va da sé che , indipendentemente dalla riconferma del suo presidente, la nuova Legislatura dovrebbe segnare un nuovo inizio del lavoro dell’Esecutivo, con tutto quello che attiene agli adempimenti.
Il secondo fatto che lascia pensare che nulla possa cambiare è l’Avviso pubblico per la costituzione di un elenco per gli 8 candidati alla carica di direttore generale. Ancora una volta si va avanti col solo criterio fiduciario , senza prevedere alcuno specifico requisito che non sia quello di una esperienza dirigenziale di almeno cinque anni in amministrazioni pubbliche o private. Capita poi che il responsabile delle risorse umane , cui è stato demandato il compito di attuare il provvedimento, ci metta anche la propria discrezionalità nella interpretazione del deliberato, così che, oltre a cambiare i termini di presentazione della domanda, rispetto a quella deliberata, nella sezione FAQ ( la risposta alle domande frequenti) spiega che anche i funzionari con cinque anni di esperienza dirigenziale possono accedere al concorso per direttore generale. Alla faccia della legge e alla faccia della reprimenda della Corte dei Conti che nei vari giudizi di parifica, ha ribadito e sottolineato che la nomina eventuale di dirigenti estranei alla Amministrazione regionale può avvenire solo in caso di concreto accertamento di mancanza di professionalità specifiche all’interno dell’amministrazione stessa. Come dire che, prima di svolgere l’avviso per l’elenco ,bisogna fare un interpello per accertare l’esistenza di professionalità interne. Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino siamo al secondo tempo di una stessa partita cominciata cinque anni fa in maniera alquanto avventurosa e approssimativa. C’è da vedere solamente sul piano politico se gli innesti al centro della compagine politica possano determinare un innaslzamento nella qualità del gioco. Anche se, a dire il vero, il rispetto delle regole non è un tema che appassiona tutti. Rocco Rosa
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