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Sentiero degli Eremi
domenica 18 agosto ore 9:00
punto di ritrovo P/za Vitolo – Maratea Centro Storico
Percorso mozzafiato che si estende lungo la Rete Natura 2000 ricucendo in modo funzionale il rapporto tra l’antico borgo del Centro Storico e la ZSC “Isola di Santo Ianni”.
Il tracciato parte da Piazza Buraglia, nel cuore del Centro Storico di Maratea, recentemente entrato tra “Borghi più belli d'Italia”, (punto nevralgico di ritrovo per gli escursionisti, in quanto dalla stessa Piazza parte anche il percorso religiosi di San Biagio), e termina alla Grotta delle Meraviglie, nella Zona Speciale di Conservazione Isola di Santo Janni. Si tratta di un percorso misto, pavimentato nel tratto iniziale e finale, di grande fascino per la sua straordinaria “vista mare” unica nel suo genere, sul Golfo di Policastro. Il primo tratto, da Piazza Buraglia a Capo Casale, nel centro storico, è condiviso con il Cammino di San Biagio, certamente il percorso religioso e turistico più conosciuto di Maratea.
Il tratto su sentiero, dal Sacrario dei Caduti della Prima Guerra Mondiale all’innesto sul tratto asfaltato della Marinella, avvolge il camminatore nei mille profumi e colori della macchia mediterranea, tra ericeti, mirto, lentisco, carrubo, lecci mescolati costantemente all’inteso blu del mare.
Un tempo la Marinella era principale via di collegamento tra Maratea Paese e la Frazione di Marina di Maratea e consentiva ovviamente il transito di animali da soma e di greggi. Era punteggiata di luoghi di sosta e di preghiera: Chiesa dell’Immacolata, Chiesa Madre, Cappella di San Giovanni, Cappella di San Paolo, Cappella della Madonna della Pietà e Cappella di San Giuseppe. Nei pressi del Vallone Malcanale si trova poi la piccola grotta di Zu Jancu, scavata nella roccia, luogo di eremitaggio di San Macario. Recentemente tale grotta è stata riconosciuta come tomba romana del IV secolo d.C. e conserva tracce di affreschi e incisioni varie.
L’arrivo è alla Grotta delle Meraviglie, unica grotta turistica della Basilicata, geosito carsico ricchissimo di straordinarie concrezioni e occupato stabilmente da una piccola colonia di chirotteri della specie Rhinolophus Hipposideros, comunemente nota come Ferro di cavallo minore. La grotta è in località San Giuseppe, e offre ai visitatori anche una bellissima vista sull’Isola di S. Janni, nota nella tradizione popolare perché primo approdo delle Reliquie di San Biagio, per le testimonianze storiche di epoca romana legate alla produzione del garum e per la presenza di una lucertolina bluastra (Podarcis siculus paulae) conosciuta anche come “drago di S. Janni”.
Lungo circa 3.500 metri, ha 60 metri di dislivello in salita e 290 in discesa. Per percorrerlo in una sola direzione si impiegano circa 2 ore.
Attualmente il sentiero presenta alcune criticità legata al crollo di muretti a secco che delimitano i numerosi terrazzamenti presenti, un tempo utilizzati per la coltivazione dell’ulivo e del carrubo e oggi riconquistati in gran parte dalla macchia mediterranea.
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