martedì 18 dicembre 2018

ONORE ALLA MEMORIA DI MARATEOTI ILLUSTRI


Di seguito Nota del Prof. Francesco Sisinni indirizzata all'Amministrazione comunale di Maratea:



         PROPOSTE IN ORDINE ALLA TOPONOMASTICA DI MARATEA


Ritengo riproporre direttamente quanto ho già formulato tramite il prof. Biagio Limongi per un’opportuna valutazione di codesta Civica Amministrazione, onde conferire alla Città di Maratea un ulteriore decoro, unitamente al merito di aver onorato la memoria dei suoi figli migliori, suscitando, specie nei giovani, l’interesse a conoscerne la storia:

1.     Meccanico Francesco Antonio Schettino (1855-1928) – Sindaco. Emigrante, artigiano e cittadino virtuoso; da Sindaco ebbe tra l’altro il merito di portare l’acqua potabile nel Centro Storico;
2.     Prof. Antonio Schettini (1865-1935) – fondatore del Convitto Lucano, restauratore del Convento di San Francesco di Paola, in cui allocò l’Ospedale civile, educatore, scrittore, musicista;
3.     Prof. Angelo Brando (1878-1955) – pittore post impressionista, docente nell’Accademia di Belle Arti e Direttore del Museo Civico di Napoli;
4.     Don Carmine Iannini ( 1774-1835 )- Rettore Curato e Cappellano della Chiesa e Real Cappella di San Biagio nel Comune di Maratea; autore del manoscritto “Di San Biase e di Maratea – Discorso Istorico”;
5.     Dott. don Giuseppe D’Alitto – Arciprete di Maratea, Vicario dell’Abate di Cava dei Tirreni, fu tra i promotori della Repubblica Partenopea;
6.     Mons. Cono Luchino dal Verme (1675-1747) – Vescovo di Ostuni, giurista e scrittore;
7.      Mons. Giovanni Battista Labanchi (1677-1746) – Vescovo di Oria, lottò contro i soprusi del feudalesimo.

Potrebbero essere intitolati a Francesco Antonio Schettino, il primo tratto di Via Roma, luogo in cui fu collocato il fontanino nel 1902, ad Antonio Schettini il largo dietro “u trappitu”, ov’era la sua casa, ad Angelo Brando, la via che costeggia il Museo di Palazzo De Lieto, a Don Carmine Iannini, il piazzale a latere della Basilica di San Biagio, a Giuseppe d’Alitto, Via Spassiarella (adiacente al Palazzo-Torre D’Alitto, ora Limongi), a Cono Luchino dal Verme, Largo Gafaro o Largo Palazzo, in prossimità della sua casa, a Giovanni Battista Labanchi, l’attuale Galata, luogo di casa Labanchi nel centro storico.
Trattasi di un’iniziativa che non ebbi il tempo di attuare da Sindaco.
Cordiali saluti

Lì 28 giugno 2018

Francesco Sisinni

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