Di seguito Nota del Prof. Francesco Sisinni indirizzata all'Amministrazione comunale di Maratea:
PROPOSTE IN
ORDINE ALLA TOPONOMASTICA DI MARATEA
Ritengo
riproporre direttamente quanto ho già formulato tramite il prof. Biagio Limongi
per un’opportuna valutazione di codesta Civica Amministrazione, onde conferire
alla Città di Maratea un ulteriore decoro, unitamente al merito di aver onorato
la memoria dei suoi figli migliori, suscitando, specie nei giovani, l’interesse
a conoscerne la storia:
1.
Meccanico
Francesco Antonio Schettino (1855-1928) – Sindaco. Emigrante, artigiano e
cittadino virtuoso; da Sindaco ebbe tra l’altro il merito di portare l’acqua
potabile nel Centro Storico;
2.
Prof. Antonio
Schettini (1865-1935) – fondatore del Convitto Lucano, restauratore del
Convento di San Francesco di Paola, in cui allocò l’Ospedale civile, educatore,
scrittore, musicista;
3.
Prof. Angelo
Brando (1878-1955) – pittore post impressionista, docente nell’Accademia di
Belle Arti e Direttore del Museo Civico di Napoli;
4.
Don Carmine
Iannini ( 1774-1835 )- Rettore Curato e Cappellano della Chiesa e Real Cappella
di San Biagio nel Comune di Maratea; autore del manoscritto “Di San Biase e di
Maratea – Discorso Istorico”;
5.
Dott. don
Giuseppe D’Alitto – Arciprete di Maratea, Vicario dell’Abate di Cava dei
Tirreni, fu tra i promotori della Repubblica Partenopea;
6.
Mons. Cono Luchino
dal Verme (1675-1747) – Vescovo di Ostuni, giurista e scrittore;
7.
Mons. Giovanni Battista Labanchi (1677-1746) –
Vescovo di Oria, lottò contro i soprusi del feudalesimo.
Potrebbero
essere intitolati a Francesco Antonio Schettino, il primo tratto di Via Roma,
luogo in cui fu collocato il fontanino nel 1902, ad Antonio Schettini il largo
dietro “u trappitu”, ov’era la sua casa, ad Angelo Brando, la via che costeggia
il Museo di Palazzo De Lieto, a Don Carmine Iannini, il piazzale a latere della
Basilica di San Biagio, a Giuseppe d’Alitto, Via Spassiarella (adiacente al
Palazzo-Torre D’Alitto, ora Limongi), a Cono Luchino dal Verme, Largo Gafaro o
Largo Palazzo, in prossimità della sua casa, a Giovanni Battista Labanchi,
l’attuale Galata, luogo di casa Labanchi nel centro storico.
Trattasi
di un’iniziativa che non ebbi il tempo di attuare da Sindaco.
Cordiali
saluti
Lì
28 giugno 2018
Francesco Sisinni
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