- Articolo di Nicola SAVINO* -
Azzardato ipotizzare che, dei 7 senatori eletti in Basilicata -considerata anche la riduzione del loro numero e l’ampliamento extraregionale dei collegi- il più probabile per tornare a Palazzo Madama sia Vito Petrocelli? Non è forse lui il più conosciuto .. e non soltanto tra i nostri senatori? Perciò al suo caso si dovrebbe una qualche riflessione!
La coincidenza con l’anniversario del 9 maggio, ci riporta ad Aldo Moro; e non per un impossibile confronto tra le due Figure, ma per chiederci (D’Amato su il Dubbio) <come Egli avrebbe reagito ai problemi e alle emergenze dei nostri tempi>. Risponde Marco Follini in un saggio: <Moro sarebbe fortemente a disagio…la sua idea (di Politica) oggi non ha più libero corso in questo Paese …(per lui) la democrazia è il dialogo ..non il mettersi davanti allo specchio”.
E però, se il sen. Petrocelli non si fosse messo “allo specchio”, chi si sarebbe mai accorto di lui? Di qui la differenza che il tempo ha scavato tra la Repubblica aggredita non solo dalle Brigate rosse.. e quella che- anche qui, da noi- resta indifferente alla ricelebrazione di loro fiancheggiatori! In mezzo, la caduta del Muro e Mani pulite, da cui il “Governo dei giudici” (Cassese- Laterza) e la difficoltà di riformare la Magistratura, con i suoi esponenti sempre nei posti chiave dei Ministeri decisivi, oltre che in Parlamento. Postazioni dalle quali si riesce a frenare la riforma promessa alla Ue in cambio del Pnrr ; ed a deviare – complice l’“indifferenza” di non poche Sigle politiche - la stessa attenzione dal Referendum del 12 giugno. Su Tv e giornali non si è forse parlato e visto del sen. Petrocelli il 100x100 in più che della consultazione popolare? Quale delle due, tra la sua vicenda e questa consultazione, sarà più rilevante per il destino di questo Paese?
Dipendiamo dall’Informazione, dal “fare notizia”, dallo stare il più possibile in tv invece che lavorare sui testi delle leggi e riflettere sulle scelte da fare! Intendiamoci, quel che pensa o vuole il singolo parlamentare non influenza minimamente le grandi vicende: il proclamarsi putiniani non implica affatto influenzare una Commissione che conta componenti proporzionati alle varie Sigle! Ma se l’Informazione fa credere, per ingigantire il proprio ruolo, che dal Presidente di una di Esse potrebbero dipendere le sorti del Pianeta, beh ..allora ..il fortunato non può che approfittarne ed insistere! Chi gli avrebbe reso un favore più grande? Ad limine mortis.. di un’esperienza parlamentare predelimitata alla seconda legislatura, quale rilancio più efficace che il martellare dell’ Informazione, tv in testa, per sottrarsi al rientro nell’anonimato?
Certo, da noi abbondano le frane, e perciò disporre di un altro geologo sarebbe certamente utile! Ma è questa l’intenzione del nostro Senatore, dal momento che gli è capitata una fortuna paragonabile alla vincita del primo premio della migliore lotteria? Immaginate un peone che in pochi giorni diventa.. famoso!
L’amico della Russia che, anonimo ai tempi dell’Urss e per i decenni successivi, sfodera la sua “linea politica”, la sua “fedeltà ad uno zar” non più ispirato al “sol dell’ Avvenire: insomma, il più dichiarato erede di tanto nobile sogno, il più “in alto” per i nostalgici che non mancano mai! Ovviamente, non immagina di riprendere l’antica tessitura; ma intanto fa “ballare” il Senato: ne costringe i membri alle dimissioni, la Presidente allo scioglimento e le Sigle a riproporli…: così assicurandosi la Tv e le interviste con un look opportunamente non aggiornato, magari d’ispirazione presalviniana, da antico e fiero poor man!
Espulso dai 5 Stelle? E chi se ne frega…: un vantaggio rispetto alla prospettiva post secondo mandato! Già corteggiato dagli altri fuorusciti, fra i quali l’unico non dimessosi per solidarietà con lui. Da come si son messe le cose e con i Collegi elettorali non più circoscritti alla regione, quello materano forse esteso all’originaria zona del Tarantino, potrà esser richiesto di offrire la sua “fama ormai nazionale” per capeggiare qualche Sigla. I No tav ed i Capo Controcorrente essendo tanto di moda…: come dire, putinista per furbizia?
Di tutti i Senatori lucani a memoria delle nuove generazioni, anche di quelli per i quali si parte dall’<uno vale uno> e si approda al ”si salvi chi può”, ormai più famoso è il Senatore lucano. Perciò, non è forse del tutto azzardata l’ipotesi che il Nostro otterrà il terzo mandato, dal momento che tra questa fase storica e quella di Moro -lontane anni luce- l’Informazione sostituisce i Partiti: che non hanno mai voluto assolvere al compito cui la Costituzione li aveva obbligati! ns
* già Parlamentare e Sottosegretario di Stato
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