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C o m u n i c a t o
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, la seguente lettera:
«Mi è stata sottoposta per la promulgazione la legge “Istituzione
della Giornata nazionale della memoria e del sacrificio alpino”,
approvata dalla Camera dei Deputati il 25 giugno 2019 e, in via
definitiva, dal Senato della Repubblica il 5 aprile 2022.
Nel
promulgare la legge, per rispetto delle decisioni del Parlamento,
avverto il dovere - anche in virtù delle responsabilità che l’articolo
87, sesto comma, della Costituzione espressamente mi affida nei
confronti delle Forze armate - di segnalare che ne risulta sollecitato
un intervento normativo organico che riguardi le celebrazioni in onore
delle nostre Forze Armate, considerato che quella appena promulgata
risulta essere l’unica legge che preveda una giornata in onore di un
corpo militare.
Non vi sono difatti, ad oggi, giornate dedicate
dalla legge alle Forze Armate nel loro complesso, alle singole Forze
armate o a singole Armi, Corpi o specialità di cui sono composte.
Come
è noto, ogni anno viene celebrata, il 4 novembre, la Giornata nazionale
delle Forze armate che è anche, significativamente, Giorno dell’Unità
nazionale.
Peraltro il 4 novembre è definito giorno dell’Unità
Nazionale dalla legge 260 del 1949, mentre il suo significato di Festa
delle Forze Armate muove da una lunga tradizione, ben radicata nella
coscienza civile degli italiani ma non sancita per legge.
Appare
opportuno assumere in legge la definizione completa del 4 novembre come
Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, cogliendo
l’occasione per un riordino complessivo delle celebrazioni che valorizzi
l’unitarietà delle Forze Armate.
I caduti delle Forze armate sono
stati protagonisti di molteplici atti di eroismo e di sacrificio per i
quali è doveroso ricordarli. Gli eventi bellici più significativi hanno
visto quasi sempre insieme, protagoniste, diverse espressioni delle
Forze armate, unite nel sacrificio per il bene del Paese.
Considerate
le molteplici e ricche tradizioni delle Forze armate, è presumibile –
sull’esempio della previsione di una giornata specifica per il Corpo
degli Alpini, la cui storia gloriosa e il prezioso impegno, anche di
rilievo sociale, meritano riconoscenza; così come la meritano gli altri
Corpi che compongono le nostre Forze Armate - che venga chiesta
l’istituzione di altre giornate da dedicare ai numerosi singoli Corpi,
Armi, specialità o unità, così come indicato dall’ordine del giorno n.
137 approvato dalla IV Commissione del Senato l’ 8 marzo scorso.
In
tal modo si avrebbe un proliferare di ricorrenze e una frammentazione
della memoria e della riconoscenza dovuta alle Forze Armate e ai loro
caduti. A questo riguardo vi è da chiedersi come sarebbe possibile per
le pubbliche istituzioni e per le scuole richiamare l’attenzione e
celebrare degnamente – così come richiesto dalla legge appena promulgata
- plurime giornate ciascuna dedicata a un singolo Corpo delle Forze
armate.
Appare quindi necessario compiere una scelta tra un ricordo
comune per le Forze Armate nella giornata in cui si rende loro onore,
con l’alto significato civile e morale di celebrarle congiuntamente
nella stessa Giornata, ricordando, in quel giorno, il senso del dovere e
il sacrificio di tutti i soldati, di ogni Forza Armata e di ogni suo
corpo interno, oppure distinguerle nella memoria. Tenendo anche conto
che ciascuna Forza Armata e, al loro interno, ciascun Corpo, Arma o
specialità, celebra tradizionalmente, ogni anno, la propria festa in
base a circolari, disposizioni o iniziative tradizionali da ciascuna di
esse assunta.
Sulla base di queste argomentazioni auspico che venga
avviata una sollecita riflessione per una adeguata e organica disciplina
legislativa relativa alle celebrazioni delle nostre Forze Armate»
Roma, 06/05/2022 (II mandato).
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