per fortuna, senza vittime !
- Dal sito web del Comune di Maratea -
Mercoledì, 30 Novembre 2022
per fortuna, senza vittime !
- Dal sito web del Comune di Maratea -
Mercoledì, 30 Novembre 2022
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- Da Comunità di Sant'Egidio - redazione@santegidio.org -
Cari amici,
nei prossimi giorni alcuni appuntamenti ci vedono impegnati insieme:
Il 30 novembre celebriamo la Giornata Mondiale delle Città per la Vita, Città contro la Pena di morte. In tutto il mondo, dal 2002, per iniziativa della Comunità, centinaia di città accendono un monumento e ospitano eventi per dire No alla barbarie delle esecuzioni. L’evento centrale avviene al Colosseo, luogo simbolo della battaglia contro la pena di morte, che verrà illuminato con una proiezione videomapping sul tema “Non c’è giustizia senza vita”.
I corridoi umanitari continuano ad accogliere profughi da diversi luoghi dove la guerra costringe la gente alla fuga: il 24 novembre sono arrivati i profughi afghani che dall’agosto 2021 attendevano di essere portati in salvo. Non ci siamo dimenticati di loro (leggi di più)
Il 30 novembre inoltre arriverà un ulteriore corridoio umanitario dal Libano e dalla Libia.
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Il Lagonegrese Possibile: “Costruire il Campo Progressista”
Di Giacomo Bloisi 28/11/2022
Nota a cura dell'associazione "Lagonegrese Possibile"
RIVELLO (PZ) - Le elezioni politiche che lo scorso 25 settembre hanno consegnato il governo del Paese alle destre si collocano dentro un momento storico eccezionale di crisi quale l'abbiamo misurata con la pandemia prima e con la guerra d'invasione russa ai danni dell'Ucraina dopo. Una crisi che si muove su diversi piani, ognuno a suo modo inclinato: dalla crisi del modello di democrazia liberale alla crisi dei modelli sociali e di welfare; dalla crisi produttiva alla crisi ambientale... cui fanno da sfondo internazionale il sempre più difficile percorso di reale costruzione politica europea e il ritorno della guerra come elemento regolatore degli assetti geopolitici.
E' questo il quadro in cui le destre vincono: una vittoria annunciata certo, ma che è stata anche facilitata dalla crisi e della dissoluzione del centro sinistra – e/o di ciò che sarebbe dovuto essere il 'campo largo' prospettato dal segretario del Pd prima della crisi del governo Draghi: un governo che potremmo definire 'delle compatibilità' del modello neoliberista che quelle crisi ha prodotto, contribuendo a accrescere la estraneità che cittadine e cittadini sono andat* maturando nei confronti della politica e dei suoi rappresentanti.
Una vittoria annunciata e qui, in Basilicata, preannunciata e anticipata dalla vicenda elettorale regionale che aveva portato le destre – il cui deficit e la cui incapacità di governo dei processi è oramai sotto gli occhi di tutte e tutti – al governo della Regione, interrompendo così la stagione dei centrosinistra che qui avevano segnato, con qualche anticipo, una sperimentazione politica di innovazione, ma che nel tempo ha lasciato il passo alla stanchezza, alla consuetudine, agli automatismi gestionali... in altre parole, si è capitolati di fronte alla introiezione del modello neoliberista impostosi.
Quella che si aprì in Basilicata con l'ultima legislatura del secolo scorso fu senza dubbio una stagione di grande entusiasmo, che provava ad avviare quella modernizzazione della Regione che ci portò, nell'arco di pochi anni, ad intercettare la programmazione Europa proiettandoci, per la prima volta e da protagonisti, su quello scenario. Certo erano anche gli anni in cui i processi di globalizzazione naturalmente collegavano territori che fino a quel momento erano rimasti assolutamente periferici, ma la Basilicata seppe cogliere le opportunità provando anche ad accoglierne le sfide, grazie alla intuizione e al lavoro di una classe dirigente capace e consapevole di quanto funzione politica e ruoli istituzionali (e di rappresentanza) fossero complementari gli uni agli altri. E fu una stagione di coraggio e di visione, ché seppe tenere insieme pezzi del gruppo dirigente protagonista della precedente stagione politica (quella che aveva contribuito alla nascita delle regioni nella realizzazione di una maggiore articolazione dell'architettura istituzionale prevista dalla Costituzione) e il protagonismo di nuovi attori che si erano formati dentro alle esigenze e criticità emerse nel quadro sociale che veniva fuori dal terribile terremoto dell'80.
ONOREVOLI DEPUTATI, NON SAREBBE FORSE IL CASO DI FARE TUTTI E TRE UN PASSO INDIETRO, CON MOTIVATE, DIGNITOSE DIMISSIONI, sia dalla Camera che dagli incarichi di vertice ricoperti nelle rispettive compagini politiche o sindacali ?
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Da sinistra: l'on.Angelo Bonelli, l'on. Nicola Fratoianni e, sullo sfondo , l'on.Aboubakar Soumahoro |
Francesco Ambrosio*
Molte volte questo gruppo (La Grande Lucania), promosso dal prof. Fierro, si è confrontato sull’inesorabile decremento demografico che attanaglia la Regione Basilicata che è passata dai 611.000 abitanti del 1990 ai 593.000 del 2005, ai 563.000 del 2019 fino ad arrivare ai 545.000 del 2021, Regione che, altresì, nel 2022 è risultata penultima nella classifica nazionale relativamente alla crescita del PIL.
A mio modesto parere sono state molte, ahinoi, le occasioni sprecate dalla Politica nell’affrontare con il dovuto impegno decisionale progettualità che avrebbero potuto garantire uno sviluppo sostenibile del Territorio che si affaccia sul Golfo di Policastro.
Un esempio eclatante che mi piacerebbe rilanciare è rappresentato dal Progetto “Golfo insieme”, un progetto interregionale – nato nel 2003 con Filippo Bubbico, Governatore della nostra Regione – che dopo l’accordo sottoscritto nel dicembre del 2004 tra le Regioni Campania, Basilicata e Calabria, e le Province di Salerno, Potenza e Cosenza, vide i rappresentanti istituzionali confrontarsi su quello che, all’epoca, rappresentava il primo tentativo di azione di sistema tra Regioni del Mezzogiorno.
Ricordo ancora le proposte avanzate e la passione che animò il confronto dialettico durante l’incontro tenuto sabato 21.05.2007 nel centro congressi del villaggio turistico “Torre Oliva” di Scario sul golfo di Policastro.
Ai lavori parteciparono il Vicepresidente della Regione Campania, il Presidente e l’Assessore alla Programmazione della Regione Calabria, il Presidente (De Filippo) ed il Vicepresidente (Fierro) della Regione Basilicata, i rappresentati delle Province di Cosenza, Potenza e di Salerno ed i Sindaci dell’area.
Nicola SAVINO*
Questo quarantaduesimo anniversario del 23 novembre è stato diverso dagli altri perché coincidente con l’avvio del Pnrr. Seguito alla Pandemia, questo stanziamento richiama infatti quello successivo alla tragedia del terremoto.
Nella ricorrenza, ne hanno ricordato Pietro Simonetti e Gaetano Fierro, il primo aggiornando lo stato di abbandono dei capannoni invano finanziati per lo sviluppo industriale e il secondo sottolineando che la”ricostruzione” , gestita sul posto, riuscì meglio dell’ ”industrializzazione”, diretta da Roma.
A conferma, ricordo, in una semi-soffitta di un vecchio palazzo in Campo dei Fiori, un neo- affidatario di qualche intervento, un imprenditore privato, con un potere decisionale che in Regione non avevamo; e di un articolo sull’Avanti, in cui rivendicavo per la Basilicata lo stesso autonomismo di cui si era potuto avvalere il Friuli per ricavare industrie dal suo artigianato.
Dopo oltre quarant’anni, gli eventi si appiattiscono ed i nostri due Conterranei ne hanno potuto fissare i connotati sulla base di documenti e di realizzazioni; a me riservo le “impressioni personali”, circa fenomeni non altrettanto documentabili ma forse ancora presenti: degli atteggiamenti culturali che si diffusero, di comportamenti e mentalità che sembrarono accompagnarsi all’ evento. Forse non-irrilevanti sia rispetto ai risultati di allora, che alla vicenda seguitane sul territorio; e che, ricollegandosi a storie non molto lontane e riallacciandosi a radici profonde, continua- no ad influenzar l’attualità.
Dopo la tragedia ed i lutti e le visite di solidarietà e le televisioni di tutto il mondo e le delegazioni operative affollatesi dalle altre Regioni (anche con il dono di baracche “provvisorie” tuttora in uso), “calarono” un po’ dappertutto “fiancheggiatori” a caccia dell’affare. Per inventare-ricercare “agganci” sia per i subappalti di cui fa cenno Tanino sia per lucrare e (quel ch’è peggio, per incoraggiare anche noi a lucrare) su di un qualsiasi “spigolo” di una realtà che sembrava ormai essersi risvegliata ed in movimento!
Emanuele Labanchi Valerio Mignone
Nelle piccole Comunità ci si conosce di persona, e, spesso, si è amici. L’amicizia, però, non deve essere di ostacolo ad esprimere qualche rilievo di interesse generale, e, talvolta, un dissenso sull’attività amministrativa.
Il Comune di Maratea, da un po’ di tempo e soprattutto in questi ultimi mesi, da quando tutti i Consiglieri di opposizione si sono dimessi, ha una gestione autocratica, non democratica. Infatti, previa sollecitazione dello stesso Sindaco, sono subentrati, in Consiglio, gli ultimi sette candidati, meno votati, e “pescati”, per “extrema ratio”!
Il Prefetto di Potenza, da parte sua, ha accettato questa soluzione, corretta, verosimilmente, sul piano del Diritto amministrativo, ma discutibile sul piano meramente politico. Infatti, gli ultimi eletti, contro ogni loro aspettativa, sono chiamati dal Sindaco a deliberare sugli atti amministrativi del Comune e ciò non può che avvenire in evidente contrasto con la originaria designazione come espressa dalla volontà popolare al momento delle elezioni.
Al momento, pende Ricorso al TAR Basilicata da parte di sei Consiglieri comunali dimissionari, i quali contestano, con impugnativa di tutti gli atti relativi, l’attuale legittimità dell’Organo consiliare per il suo mancato scioglimento a seguito del venir meno di oltre la metà dei Consiglieri, anche per la intervenuta sospensione di altro Consigliere “ex lege Severino”, a seguito di sua condanna penale in primo grado.
- Da www.feltrinellieditore.it -
“Sapete cosa non deve mai fare un pugile? Non deve mai abbassare la
guardia. E, più importante ancora, non deve farsi mettere all’angolo.
Nel momento in cui sei all’angolo, puoi nascondere la faccia tra i
guantoni o provare a schivare, ma prendi così tanti colpi che in pochi
secondi finisci al tappeto.”
Aboubakar Soumahoro difende i diritti dei lavoratori. Arrivato in
Italia dalla Costa d’Avorio più di vent’anni fa, ha conosciuto da vicino
le insidie di un tessuto civile sempre più logoro e incapace di
garantire i diritti minimi di ogni essere umano. Il suo è un
avvertimento: siamo davvero sicuri che l’angolo del ring sia riservato ai migranti?
Forse dietro “i mestieri che gli italiani non vogliono più fare” si nasconde il degrado delle condizioni generali di lavoro, che chi arriva in Italia sprovvisto di tutele e di diritti è costretto ad accettare per sopravvivere. È così che si spiega il gran ritorno della retorica del “prima gli italiani” e della “razza”: uno stratagemma per abbassare il costo del lavoro e per ridurre drasticamente la distanza tra dignità e sfruttamento.
OCCHIO A… METTERE “LL’UOGLIO ‘A COPP’ ‘O PERETTO” !
Attenzione a tutte quelle situazioni nelle quali la misura è ormai colma e non è il caso di procedere oltre !
La Giunta comunale di Maratea, con Deliberazione n. 115 del 14/11/2022, avente ad oggetto: 3^ Prelevamento dal Fondo di riserva 2022. E.F. 2022 – Art. 166 D.lgs. n. 267/2000, ha provveduto a tanto,
“Vista la necessità rappresentata per le vie brevi dal Responsabile del Settore Affari Generali che richiede ulteriore ed urgente disponibilità di spesa sul capitolo dallo stesso gestito e relativo agli incarichi legali per la difesa dell’Ente, per poter far fronte ad urgenti costituzioni in giudizio;
-che la somma necessaria così come stimata dallo stesso Responsabile è di E. 10.000,00;
che, in mancanza di tali costituzioni giudiziarie, potrebbero generarsi situazioni di danno certo per l’Ente”.
Si tratta di una Deliberazione che, probabilmente, si è resa necessaria per far fronte ai pagamenti, anche frequenti e lauti, in favore degli Avvocati di volta in volta incaricati per la costituzione in giudizio dell’Ente, in veste di attore/ricorrente/appellante o, più spesso, di convenuto/resistente/appellato.
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Palazzo Chigi |
- Da www.quirinale.it -
Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«La violenza contro le donne è una aperta violazione dei diritti umani, purtroppo diffusa senza distinzioni geografiche, generazionali, sociali.
Negli ultimi decenni sono stati compiuti sforzi significativi per riconoscerla, eliminarla e prevenirla in tutte le sue forme.
PRESSO IL TRIBUNALE DI ASTI
Già Pretore a Lauria, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Genova, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lanusei, Biagio Mazzeo si è insediato recentemente presso il Palazzo di Giustizia di Asti, dove lo hanno accolto i colleghi Magistrati e la sua squadra di lavoro con otto Sostituti Procuratori.
AUGURI DI BUON LAVORO, Dott. MAZZEO!