sabato 21 dicembre 2024

PRIORITA' AL MERITO E AL TALENTO

 -  Da  www.talentilucani.it  -


IL VERO PATTO PER I GIOVANI: PRIVILEGIARE I TALENTI, NON I PARENTI 

Di Redazione il

Armando Tita*

La citazione di Pasolini su Matera “ Qui ho trovato il sole , Il sole ferocemente “antico” non vale per tutti i giovani lucani. Questo “sole ferocemente antico” ha falcidiato le migliori intelligenze, i migliori talenti e i migliori cervelli con tutte le nefaste conseguenze del caso rincarate pure da una seria indagine dell’Istituto Education First: “La Basilicata è una delle ultime regioni con la minore padronanza della lingua inglese in Italia”. Un altro ennesimo record negativo della nostra regione, quasi a voler smentire mio figlio Michele, trentenne antropologo lucano, vincitore del Dottorato di ricerca in Folkloristica presso l’Università Internazionale di Tartu in Estonia (la vecchia Università di Dorpat dove insegnò Indro Montanelli nel lontano 1936 e odierna “Capitale Europea della Cultura 2024”), pur in presenza di agguerritissimi concorrenti di lingua inglese …statunitensi, canadesi, australiani e irlandesi.  Chiedo scusa ai lettori per aver citato il caso di mio figlio, giovane ricercatore in fuga nel Nord Europa. Da padre sono immensamente felice, da lucano, ahimè , immensamente triste. Qualche tempo fa pubblicai sulle prime pagine della Gazzetta del Mezzogiorno un Report sul “Capitale Umano lucano…che se ne va”. Mai avrei immaginato che qualche anno dopo ad esserne colpito sarebbe stato proprio il mio nucleo familiare. L’indifferenza sui Giovani e sulle future generazioni regna sovrana in Basilicata e in Italia. Dal varo del Pacchetto Treu all’approvazione del Jobs act, il precariato giovanile è enormemente aumentato creando salari minimi e lavoro povero. 
 
 
 
Il “Merito”, illustre sconosciuto , in Italia e, soprattutto, in Basilicata è stato brutalmente ignorato, stuprato e accantonato in soffitta. Si è preferito dare spazio a vergognosi e orripilanti bonus assistenziali o a fallimentari redditi di sussistenza. Fiumi di parole su meritocrazia e talenti sono stati mortificati da oligarchi, affaristi, lobbisti, tra lassismo, fatalismo e oblio e dalla mai immutata “quieta rassegnazione” di sempre Quieta rassegnazione che ha appiattito in questi ultimi anni la società e le istituzioni lucane sprofondandole nell’anonimato e svuotandole di democrazia e di partecipazione. Le timide iniziative di protesta del “Comitato Acque Pubbliche Camastra -Giuseppe Di Bello” hanno già segnato un sospettoso fermo natalizio delle attività. Il senso di Comunità “imposto” da Carlo Levi, Adriano Olivetti , Rocco Scotellaro, Rocco Mazzarone e Manlio Rossi Doria (tutte prestigiose personalità laiche che hanno creduto nel “Rinascimento lucano” del dopoguerra)si è sfaldato in Basilicata da oltre trent’anni. La parola “Comunità” si è infranta con l’odierna società “liquida” lucana impregnata di egoismi e di individualismi sfrenati aggravati pure da una assenza totale di qualsiasi punto di riferimento per le nuove generazioni. Con i miei cari amici e colleghi da quattro anni abbiamo messo su un agguerrito Comitato ”Comunità e Sviluppo Basilicata” quasi a voler riprendere il percorso di queste personalità laiche in un deserto politico odierno che fa molta paura.  Abbiamo la pretesa attraverso le nostre Pubblicazioni e i nostri Focus di colmare vuoti politici paurosi attraverso il coinvolgimento dei migliori accademici italiani (dalla Sapienza di Roma alle Università di Torino e Firenze, dalla nostra Unibas all’Università del Salento, dall’Università di Salerno a quella di Foggia) in materie pregnanti e ricche di significato e sostanza …dalla Demografia allo Spopolamento, dal Welfare alle Politiche Industriali, dalle Politiche Attive del Lavoro all’Economia, dalle Politiche UE a Stellantis, dal Salario Minimo all’Artigianato, dall’Autonomia Differenziata ai Trasporti, dai Poli di Sviluppo all’Agricoltura, dal Civismo al PD, solo per citarne alcune. Siamo i cosiddetti “soggetti semplici”, cani sciolti, senza padrini e senza padroni, come Talenti lucani combattiamo con una tenacia, mai doma, nel campo delle analisi e della ricerca per proiettare le nostre proposte nella dimensione cosmica del futuro prossimo lucano. Futuro che non riguarda i poveri ragazzi e ragazze lucani costretti a vivere senza bussola e senza alcun buon esempio, valido e concreto, e, soprattutto, costretti a sopportare linguaggi e comportamenti scorretti del mondo politico lucano. Qualche anno fa mi divertivo a creare “metafore” nella nostra società politica lucana. Assimilavo i politici presenti nel Consiglio regionale con le tante varietà e le tante tipologie di uccelli: “Falchi, colombe, piccioni viaggiatori e uccelli paduli”. Il Falco c’è sempre stato . E’ intransigente e massimalista . Molte volte il suo fanatismo ideologico lo fa delirare, farneticare e vaneggiare; ( Ve ne sono tanti, isterici e irrazionali) .La Colomba è il più delle volte una persona mite, dialogica e amante della mediazione; (Peccato che in questo ultimo decennio sia stata del tutto accantonata ed emarginata). Il Piccione Viaggiatore è quel volatile dedito al trasformismo e alla “transumanza”;(Tanti sono traditori di convenienza che aumentano a dismisura…lo scorso Consiglio regionale ha battuto tutti record di “transumanza”, da un Gruppo politico all’altro, particolarmente nel centrodestra) L’Uccello Padulo oltre all’ambiguità del nome porta sfiga.( Si consiglia di non dargli mai le spalle per evitare eventuali “sgradite” sorprese) Ho voluto sdrammatizzare con la metafora degli uccelli un comportamento politico lucano incomprensibile che ha premiato da sempre e senza pudore i tanti “luigini” di “leviana” memoria a tutto discapito degli uomini e delle donne di ingegno e di talento. Spero dal profondo del cuore dopo l’SOS lanciato dall’ultimo Rapporto Svimez, un nuovo e concreto “Patto per e con i giovani” della Basilicata,. Un Patto che superi il vecchio assunto del giovane “salvato” (da nepotismi e clientele)a scapito del giovane, “fuori tribù”, stanchi come siamo di fughe di cervelli e di capitale umano che se ne va… per sempre. Siamo stanchi di essere intrappolati dalla Sindrome del galleggiamento, alla Censis e di vivere Auspico un ritorno alla ragione. Vivere in contraddizione con la propria ragione come sostiene Tolstoj è la morale più intollerabile e più insopportabile.  L’uomo politico lucano ragionevole si adatta al mondo e alle situazioni, l’irragionevole insiste nel cercare di adattare il mondo e le situazioni a sé. Del resto aver denunciato per “secoli” l’assenza totale di meritocrazia e averla praticata compiutamente è stato per me e per i miei figli motivo di orgoglio, e, soprattutto, l’avvio di un serio processo di discontinuità con il vissuto lucano di sempre.(Spero di fare proselitismo per costruire un vero universo libero lucano). Far prevalere il merito alla protezione politica è una prima e vera rivoluzione copernicana. E’ veramente cosa buona e giusta dare priorità al merito e al talento e chiudere definitivamente con questo sciagurato e orripilante recente passato. Bisogna rispolverare urgentemente il vecchio Progetto “Cento Talenti “ (non …”Cento Parenti”)per superare questa assurda Mediocrazia che ci perseguita da tempo. Per dirla, col Senatore Lapenta, temo i Mediocri e li vedo, purtroppo, sempre più in crescita…
 
*Sociologo e Saggista
 
 

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