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Una scoppola più un manrovescio sono il preludio
di un “mazziatone”. Che altro non è che una scarica nervosa di calci,
schiaffi e pugni, senza controllo. All'impazzata. Adrenalina
incontrollata sulla punta di mani e piedi per saldare conti in
sospeso. Quando però il mandante del “mazziatone” non ha un volto ma è
“solo” la vita (o meglio l'amore), è come dire che non è colpa di
nessuno, non ci sono debiti da saldare o scuse da chiedere e si può solo
accettare il destino come definitiva sentenza con contemporanea
esecuzione di condanna. In giro per i vicoli, all'ombra del Vesuvio,
drammi quotidiani si svolgono inesorabili sotto gli occhi di un giovane
medico profondamente attratto da una Napoli che accoglie e abbraccia
tutti.
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COMPLIMENTI ALL' AUTORE, L'AMICO DOTT. ANTONIO ARENELLA !
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