MARATEA: quale destino per il Centro Storico ?
Maratea assiste impotente,
silenziosa, e forse indifferente, all’agonia, non più lenta, del suo Centro
Storico. Il fenomeno dello spopolamento del Centro non è mai stato posto
come “problema”, forse perché considerato,
dai più, irreversibile e di impossibile soluzione. Tant’è che il processo non è
mai stato negli anni monitorato, né sono state attivate specifiche azioni di
contrasto, e ad oggi non esistono dati ufficiali sulle persone rimaste ad abitarvi
stabilmente. Tuttavia, da una indagine privata molto attendibile svolta
dalla Prof.ssa Carmelina Mazzeo pare che siano rimaste 129 famiglie per un
totale di 266 persone, per buona parte molto anziane, per cui è facilmente
prevedibile che, senza alcuna azione di contrasto del fenomeno, nel giro di
pochi anni il Centro Storico sarà completamente deserto e quindi inesorabilmente
destinato a morire, seguendo purtroppo la medesima sorte di molti centri
storici di paesi, anche a noi vicini. Sono convinto che presupposto essenziale
per il mantenimento in vita del nostro Centro storico è che esso rimanga abitato
stabilmente da persone che vi hanno
la loro dimora abituale. In caso contrario, un paese svuotato degli
abitanti, deserto, diventa preda di tutti:
verrebbe saccheggiato selvaggiamente ( cosa che talvolta accade già
oggi), fino a portarsi via anche gli infissi ed i sanitari dei bagni! E’ evidente che in un tale contesto nessuna
attività economica, né forma di vita potrebbero esistere. O forse qualcuno
pensa, illusoriamente, di farne un paese estivo che apre a maggio e chiude a
settembre? In tal caso esso andrebbe recintato e custodito con polizia privata,
come un “residence”! Ma non sembra realistico recintare un paese intero.
Invero, lo stesso patrimonio edilizio
del centro potrà essere conservato e mantenuto solamente dalle risorse
finanziarie dei privati. Né è realisticamente immaginabile, oltre che
presuntuoso, equiparare il nostro centro storico a quelli di Venezia, o Roma, o
Firenze i quali sarebbero, anche in assenza di abitanti, preservati dallo Stato
Italiano e dal mondo intero, in quanto divenuti ormai patrimonio dell’Umanità
tutta. Quindi, se si concorda su tale presupposto essenziale, occorre
analizzare le cause del fenomeno ed adottare tutte le politiche più opportune
finalizzate a contrastarlo, favorendo la permanenza di quei pochi rimasti ed il possibile rientro
degli abitanti nel centro storico. Scopo di questo scritto è appunto quello di
stimolare un confronto e tentare di offrire, si spera, un modestissimo
contributo alla soluzione della problematica.
E’ notorio ai Marateoti che la
causa principale di “ fuga” dal Centro storico è la totale mancanza di sole
durante i mesi invernali che lo rende umido, triste ed inospitale.( Al riguardo
preciso che ai fini del presente scritto intendo per centro storico solo la
parte priva di sole durante l’inverno che è quella più svantaggiata e più
deserta). L’assenza del sole rappresenta, evidentemente, anche un grave
problema economico( seppure parzialmente
alleviato dalla tardiva attivazione della rete del metano) a causa dei
maggiori costi di riscaldamento, rispetto alle abitazioni ben esposte al sole.
Ora, mi si dirà che il problema della mancanza del sole è di impossibile
soluzione. Ebbene, così ritenevo anch’io finché non ho casualmente appreso dalla
televisione che nel paese di VIGANELLA(VB), in Piemonte,
che si trova nelle medesime condizioni del nostro Centro storico, il problema
lo hanno affrontato e tecnicamente risolto, realizzando un pannello con
specchio girevole che segue l’andamento del sole e di riflesso illumina il
Paese per circa 6-7 ore al giorno nei mesi invernali. Il costo di centomila
euro, rispetto al risultato raggiunto mi appare tutto sommato modesto.
Bisognerebbe immediatamente prendere contatti con gli Amministratori della
predetta cittadina e con il progettista onde valutare l’effettivo funzionamento
del sistema e, quindi, la possibilità di impiantarlo anche da noi con gli
opportuni accorgimenti, anche ambientali. Ove tale strada risultasse
percorribile si eliminerebbe una delle principali cause di abbandono del Centro
Storico, restituendogli qualche speranza di futuro.
Altra causa di abbandono, forse oggi
addirittura più importante dell’ assenza del sole, è la mancanza di parcheggi
per quei pochi ormai rimasti a viverci. Solo nel Centro Storico di Maratea non esistono aree riservate a coloro
che vi hanno la loro dimora abituale, a
parte un tentativo stentato e tardivo di questa estate; solo a Maratea, anche
d’estate, tutto il traffico veicolare viene fatto riversare nel Centro
Storico andando così ad invadere anche
quei pochi ed angusti spazi, che però sono vitali per chi vi abita, rendendo la
loro vita qualitativamente infernale. E
ne abbiamo ancora di strada da fare se a Maratea, la limitazione del traffico
nel Centro Storico e la riserva di posti auto a favore di coloro che lo abitano
stabilmente sono da molti considerate un “privilegio” e non una naturale ed
oggettiva necessità, soprattutto a Maratea dove la frammentazione geografica ci
costringe ad usare l’auto innumerevoli volte al giorno! Ma per superare questa corta
visione basterebbe semplicemente visitare i Centri Storici della Toscana,
dell’Umbria, della Liguria(Firenze, Siena, Perugia, Assisi, Gubbio, Sestri
Levante ecc..) e delle altre Città d’Arte per rendersi conto che il traffico
veicolare e le aree di parcheggio al loro interno sono riservate solo a coloro
che abitano stabilmente quei Centri Storici e tali scelte hanno consentito
di mantenervi le condizioni di vivibilità e perciò non sono stati abbandonati ed oggi essi
rappresentano una straordinaria risorsa economica per gli abitanti ed un
patrimonio architettonico che tutto il mondo ci invidia. Quindi, anche nel
nostro Centro storico, a mio avviso, è indispensabile consentire la
circolazione, almeno nei mesi estivi, unicamente a coloro che hanno la dimora
abituale, ai quali devono anche essere destinate le poche aree di
parcheggio esistenti: a tutti i nuclei familiari che attualmente vivono
stabilmente nel Centro Storico ed a quelli che, speriamo, possano farvi ritorno
va garantito il parcheggio gratuito (almeno un posto auto numerato per ogni
famiglia, anche nei parcheggi coperti in ultimazione), legando il diritto al
parcheggio alla stabile dimora nel Centro Storico. In tal modo si
elimina, o quantomeno si allevia, il tremendo “stress da parcheggio” che oggi
sono costretti a patire gli abitanti del Centro Storico, a cui si aggiunge lo
“stress da mancanza di sole”, fenomeni che si sommano e che, se non affrontati e
risolti , ne determineranno la fine non lontana.
In definitiva, se si vuole
arrestare lo svuotamento, occorre creare le condizioni di una serena vivibilità per gli
abitanti del Centro Storico ed adottare tutte le più opportune politiche ed
azioni, anche di natura economica, che ne incentivino la permanenza. In
sostanza, da “ sconveniente e disagevole”, occorre rendere “ conveniente e
comodo” abitare nel Centro Storico, che tendenzialmente è destinato a svuotarsi
anche per cause naturali, come già detto, essendo assai forte la spinta alla “conquista di un posto al sole”.
Ed il Centro Storico è stato
abbandonato anche dai Commercianti, i quali avrebbero dovuto rimanervi ad
abitarlo, a difesa delle loro attività economiche che, invece ora vengono indirettamente protette, con la loro
presenza, proprio da quei pochi abitanti rimasti. Ad essi perciò i Commercianti e tutti gli Operatori
economici dovrebbero esprimere gratitudine, considerali preziosi alleati e non
fastidiosi coinquilini da “sfrattare”, dovrebbero “coccolarli” e colmarli di
attenzioni per arrestare la loro “fuga”
dal Centro. Ed invece sono i primi ad occupare, quasi contenti, con le loro auto, per tutto il giorno, quei pochi
spazi vitali per chi vi abita,
contribuendo a rendere la loro vita insopportabile, senza con ciò rendersi
conto del danno irreparabile che fanno a se stessi ed alle loro attività che,
fra breve, saranno prive di quelle preziose “sentinelle”, rappresentate da quei
pochi abitanti del Centro, e perciò, trovandosi
ad operare in un Paese deserto, esse saranno condannate ad inesorabile
estinzione.
A mio parere molte sono le ragioni per cui varrebbe la pena di agire per la difesa del Centro Storico e per
tentare di arrestarne lo spopolamento, nella convinzione che anche le battaglie
apparentemente “perse” vanno combattute.
Innanzitutto vi è una ragione
economico-turistica. Infatti, credo che dopo il mare ed il Cristo il Centro
Storico sia il posto più visitato. I turisti lo trovano indubbiamente interessante
in quanto presenta una architettura caratteristica e particolare che lo rende
bello e raro. Tant’è che altre località turistiche concorrenti , anche a noi
vicine, “moderne”, prive di Centro Storico, vorrebbero inventarselo, poiché le loro
nuove costruzioni non hanno nulla da dire, sono anonime, insignificanti e,
spesso, fotocopia l’una dell’altra. Quindi, per noi che viviamo di turismo, il
nostro Centro Storico dobbiamo gelosamente preservarlo, ed esso deve diventare sempre più una risorsa, anziché un
peso o un problema.
In secondo luogo, il recupero del
Centro Storico a fini abitativi stabili consente di “risparmiare” territorio
prezioso che, diversamente, verrebbe
edificato per soddisfare esigenze abitative.
In terzo luogo il Centro Storico
va preservato anche per ragioni affettive, in quanto esso custodisce la
“Storia” di tante generazioni di Marateoti che nel Centro Storico sono
cresciute, hanno progettato, operato e
sognato. Basterebbe solo questo per mobilitarsi in sua difesa.
Al solo fine di stimolare un confronto si
offrono al dibattito alcune linee operative di azione:
1)
A mio parere innanzitutto è necessario effettuare una nuova “perimetrazione” del
Centro Storico, da intendersi, ai fini della suesposta problematica, in modo
restrittivo, includendo cioè solo quella parte del Centro Storico che durante i
mesi invernali perde completamente il sole e che perciò è la più spopolata.
2)
Assumere una Deliberazione del Consiglio
Comunale che dichiari il Centro Storico come insediamento antropico da
preservare, manifestando la volontà di contrastare il fenomeno dello
spopolamento, attraverso l’adozione di politiche di incentivazioni, anche
economiche, a favore di quei cittadini che in esso vi stabiliscono la loro
dimora abituale.
3)
E’ opportuno assegnare ad un Assessore Comunale una
apposita Delega alla “Azione di contrasto dello spopolamento del Centro
Storico”, affinché il fenomeno sia studiato, seguito e monitorato in forma continua.
4)
Attivare procedure di consultazione
sistematica con gli abitanti del Centro
per ascoltarne suggerimenti e problematiche, per valutare preventivamente l’impatto di
eventuali provvedimenti sulla loro qualità
della vita.
5)
Realizzare nel Centro Storico, ove tecnicamente
possibile, eventuali, futuri insediamenti di edilizia residenziale pubblica.
Se alcuna
azione specifica di contrasto dello spopolamento verrà attivata, come finora è
accaduto, nel breve volgere di pochi anni il Centro Storico sarà completamente
deserto e destinato ad una inesorabile estinzione anche geografica. Ed allora,
tutte le Amministrazioni che si saranno succedute, i commercianti ed anche i
cittadini silenziosi porteranno nei confronti delle future generazioni il peso
della grave responsabilità di non aver fatto nulla per impedire la fine del
nostro Centro Storico con il conseguente, inestimabile danno prima culturale e
poi economico alla Comunità di Maratea.
Maratea 01/09/2006
(Francesco
Garramone)
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