-Da "Il Dubbio" del 12/06/2019-
Arrestato Paolo Arata, l’ex consulente della Lega per l’energia
In manette anche il figlio Francesco e l’imprenditore siciliano dell’eolico Vito Nicastri. Sono accusati di autoriciclaggio e intestazione fittizia di beni.
Un arresto che avrà senza dubbio pesanti ripercussioni politiche: le manette per Paolo Arata, l’ex consulente della Lega per l’energia sono scattate alle prime luci dell’alba, con lui è finito in prigione anche il figlio Francesco.
I due sono accusati di corruzione, autoriciclaggio e intestazione
fittizia di beni. Secondo la Dda di Palermo Arata, padre e figlio,
sarebbero soci occulti dell’imprenditore trapanese dell’eolico Vito
Nicastri, che secondo gli inquirenti sarebbe vicino al boss latitante
Matteo Messina Denaro, anche lui finito in carcere con il figlio Manlio.
Agli arresti domiciliari anche il dirigente regionale Alberto
Tinnirello. La svolta giudiziaria che ha portato all’arresto di Arata e
del figlio è arrivata dopo le perquisizioni dello scorso 17 aprile da
cui sarebbero emersi riscontri alle ipotesi d’accusa, rappresentata dal
procuratore aggiunto Paolo Guido e dal pm Gianluca De Leo.
L’ordinanza è stata emessa dal gip Guglielmo Nicastro. Alcune società
che gestiscono impianti eolici sono state sequestrate dalla Dia di
Palermo. Negli affari degli impianti eolici tra Arata e l’imprenditore
Vito Nicastri ci sarebbe, secondo il gip, un “elevato rischio di
infiltrazioni di Cosa nostra”.
Prosegue quindi il filone di inchiesta della Procura di Roma che vede l’ex consulente della Lega e l’ormai sottosegretario Armando Siri. L’indagine era stata avviata a Palermo ma poi trasferita, per la parte riguardante il politico, ai colleghi della Capitale.
Secondo la Dda Siri sarebbe il destinatario di una tangente da 30
mila euro in cambio di un emendamento nell’ambito di un affare
sull’eolico insieme con l’imprenditore Nicastri.
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