domenica 26 dicembre 2021

D'ACCORDO, PERO'

OCCORRE  CONCILIARE  BELLEZZA  E  SICUREZZA  SULLA  SS. 18  TRA  CERSUTA, ACQUAFREDDA  E  SAPRI



-  Da  "PILLOLE  del  2021"  di  Gian Carlo Marchesini  in  www.calderano.it - Storia e Storie  -

 

"Ma vi rendete conto che ora anche Acquafredda avrà l'onore e il vanto di essere attraversata da una Grande Opera di Alta Velocità? Le sue montagne tra i Crivi e il Canale di Mezzanotte saranno sventrate da due lunghe gallerie, così chi è in auto potrà infilarsi in un buco e correre più veloce per guadagnare dieci minuti di tempo prezioso. Evitando così la noia e il fastidio di osservare sempre gli stessi panorami del Golfo di Policastro: quelli che le grandi aziende mondiali usano come spot promozionali dei loro prodotti, e 50 anni fa erano definiti di una bellezza terribile perfino da Pasolini. Ma bisogna pur mettersi al passo con i tempi. 

Ora una impresa di costruzioni di Brolo, in quel di Messina, occuperà nei prossimi anni scuola elementare e campo sportivo di Acquafredda per ospitare i suoi macchinari e gli operai sventratori. Ma possibile mai che per una logica di protagonismo ultra moderno pilotata dall'alto e dall'esterno, e molto sensibile al denaro, si sia così disponibili a compromettere visione del territorio, e di una comunità storica identità e orgoglio? Ma ci rendiamo conto che un progetto così devastante e prolungato nel tempo è stato approvato nel 2016 da regione Basilicata e Anas, con il Comune di Maratea che non l'ha neppure approvato e sottoscritto, ma soltanto in virtù del suo dubbioso e recalcitrante silenzio assenso? 

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Pur considerando opportuno e giusto quanto scrive Gian Carlo Marchesini, ritengo che ora, con scelta di intervento già effettuata, il problema non sia tanto quello di contestare in qualche modo le previste e realizzande gallerie quanto quello di ridurre al minimo possibile i disagi per la circolazione stradale durante i lavori e soprattutto quello di poter continuare a godere, in sicurezza,  dei tratti della ss.18, una volta dismessi. Se ne prevede positivamente la trasformazione in panoramico percorso pedonale-ciclabile ma con trasferimento al Comune e sussiste  il fondato timore che il Comune, da solo, non possa garantirne la necessaria sicurezza, per il permanente pericolo di caduta massi che si ritiene di evitare con le gallerie (pericolo che, comunque, continuerebbe a gravare su pedoni e ciclisti). Del resto, cosa è accaduto per quel tratto di ss.18 dismesso dopo la realizzazione della galleria prima di Cersuta, di fatto abbandonato al suo destino, addirittura con impossibilità di accedervi?

Ecco la sfida che ci attende: mettersi pure al passo coi tempi con indispensabile, progressiva, ampia sicurezza per la circolazione automobilistica su una ormai storica, inadeguata strada statale senza, tuttavia, perdere, anzi valorizzandolo, tutto il fascino offerto dall'incantevole panorama di quella parte dell'originaria ss.18, non più utilizzata come tale.

Il Comune, da solo, non potrà farcela ma il bene da proteggere e valorizzare, per la peculiare sua bellezza,  non appartiene soltanto al Comune di Maratea ma anche alla nostra Regione, all'Italia ed al mondo intero...




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