sabato 18 dicembre 2021

SECONDO I GIUDICI DI PRIMO GRADO

del  Tribunale  di  Locri .... ma  Mimmo  Lucano può e vuole dimostrare la sua innocenza  in  appello.

 -  Da  www.approdocalabria.it  -                                                         Sabato  18  dicembre  2021

Calabria

MODELLO  RIACE  "MIMMO LUCANO VOLEVA ARRICCHIRSI E STABILIRE UNA TRANQUILLITA' ECONOMICA:".

Pubblicate le motivazioni dal Tribunale di Locri sulla condanna a 13 anni e 2 mesi all'ex Sindaco di Riace.


Mimmo Lucano ex sindaco di Riace, condannato a 13 anni e due mesi il 30 settembre scorso, secondo le motivazioni firmate dal presidente Fulvio Accurso, pubblicate dal Tribunale di Locri sul sistema di accoglienza dei migranti definito “Modello Riace”, perché “ha strumentalizzato il sistema dell’accoglienza a beneficio della sua immagine politica”.

Lucano era stato descritto come modello basato sui principi di solidarietà ed accoglienza dei migranti, ma quel sistema organizzato dall’ex sindaco di Riace, secondo i giudici, nascondeva invece un’associazione a delinquere responsabile di abuso d’ufficio, truffa, concussione, peculato, turbativa d’asta, falsità ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L’organizzazione era “tutt’altro che rudimentale”, anzi “per poter conseguire illeciti profitti, attraverso i sofisticati meccanismi, collaudati negli anni e che ciascuno eseguiva fornendogli in cambio sostegno elettorale”.
Diversi i profitti illeciti, tra questi, “l’acquisto di un frantoio e di numerosi beni immobili da destinare ad alberghi per l’accoglienza turistica”.

Il tutto perché avrebbero “costituito un arricchimento personale” di Lucano su cui “egli sapeva di poter contare a fine carriera, per garantirsi una tranquillità economica che riteneva gli spettasse, sentendosi ormai stanco per quanto già realizzato in quello specifico settore, per come dallo stesso rivelato nel corso delle ambientali che sono state esaminate”.

In particolare sulla base delle intercettazioni telefoniche, la procura lo aveva accusato Lucano di avere un ruolo nell’organizzazione di matrimoni per convenienza tra cittadini del posto e donne straniere, per favorire illecitamente la permanenza di queste ultime nel territorio italiano.

Ricordiamo che la pena di Lucano è stata quasi il doppio di quella richiesta dal Procuratore Luigi D’Alessio, e dal PM Michele Permunian, i quali avevano chiesto 7 anni e 11 mesi di carcere.

Gli avvocati di Mimmo Lucano Giuliano Pisapia e Andrea Daqua, scrivono in una nota che si “Scambia per peculato le attività di valorizzazione del territorio perseguite da Lucano e previste dal manuale Sprar. Ed ancora, il tribunale parla di povertà ‘apparente’ di Lucano nonostante le misere condizioni economiche di Lucano siano state accertate dalla Guardia di finanza e confermate in udienza dalla stessa accusa. Siamo curiosi di completare la lettura e lo studio delle motivazioni per comprendere il restante ragionamento del tribunale”.

Mimmo Lucano ha reagito con stupore alle pesanti motivazioni alla sua condanna, “Non mi aspettavo complimenti ma neanche che il Tribunale mi condannasse sulla base di cose non vere. Le risultanze del processo dimostrano altro. È tutto molto strano. Dal processo non si evince per nulla l’interesse economico. Perché devo subire quest’aggressione mediatica basata su accuse infondate? Si infanga ancora una volta la mia immagine ma io non voglio che la gente abbia dubbi su di me. Aspetto di consultarmi con i miei avvocati per l’appello. Sono sicuro che dimostrerò la mia innocenza”.


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