lunedì 13 dicembre 2021

DOPO IL CONGRESSO PD BASILICATA

 -  Da   www.talentilucani.it  -


 

LA REGINA : DI POPOLO O DI CORTE?

Di  Redazione  il  12/12/2021
 
Rispetto agli altri partiti che non sanno neanche cos’è un congresso, quello che è avvenuto nel Pd è una prova di democrazia da non sottovalutare, non foss’altro perché avviene in un contesto politico dove tutto si muove intorno alla personalizzazione dei leader. Però più di tanto non si può dire, perché  in questa assise regionale dei Dem, la guida romana si è vista , a partire dalla scelta del nuovo segretario, sin da subito incontestabile perché la Basilicata in genere non è avvezza a fare la guerra di indipendenza. Segretario Renzi, tutti renziani, segretario Zingaretti la fila a chi gli era più vicino, segretario Letta, nessuno che metta in dubbio le sue scelte. 
Questo per dire che quello che sembrava un movimento dal basso di partecipazione e di coinvolgimento delle persone, alla fine si è dimostrato una operazione organizzata dai vari leader di partito, ognuno con le proprie appartenenze e ognuno con la proprie truppe.
Il bicchiere comunque è mezzo pieno, nel senso che almeno non c’è stata la finzione di una unitarietà, ma una lotta vera a chi prevaleva sull’altro. E, vedendo le cose, dal punto di vista dell’influenza che le correnti hanno avuto, emerge con chiarezza il successo di Cifarelli, la tenuta di Chiurazzi, il ridimensionamento dei Pittella,la conferma della presenza sulla città del senatore Margiotta , minimo sforzo massimo rendimento, i passi indietro di Santarsiero, orfano del suo grande raccoglitore di consensi che era il compianto Lovallo. Così che, alla partenza di questa avventura, non possiamo parlare di grandi cambiamenti, ma di una situazione in cui onestamente si sono poste le premesse per un possiibile rinnovamento attraverso la selezione di nuovi dirigenti e l’elezione di un giovane di indubbio spessore politico alla guida del partito. 
Ora tocca al segretario regionale fare le scelte giuste, al bivio tra una interlocuzione/ mediazione con i capi corrente, ovvero con un protagonismo diretto e personale che butta a terra lo schema correntizio e impone una linea di autentica rigenerazione del partito. Non c’è dubbio che la base vera, quello zoccolo duro del partito che, chiunque  lo regga, porta sempre un quindici ,venti per cento alle urne, ambisce ad una ripresa della Politica, con la maiuscola, pensando ad un partito che sia centrale nella società lucana, porti avanti le grandi questioni, si muova sui territori, porti energie nelle sezioni e dia una scossa all’apatia di tutta quella gente che non crede più a niente , tanto meno alla resurrezione. 
La riconquista della Regione passa a questa strada obbligata. La può attraversare se ha il coraggio di mischiare le carte, di scegliere i migliori indipendentemente dai pesi sul bilancino delle correnti, e dal logoro gioco di magioranza e minoranza, se propone una linea, indipendentemente dal pensiero dei leader, se osa ,al di là della prudenza del potere . Di segretari ne abbiamo visti di tutti i tipi. Quelli che hanno fatto meno fortuna sono gli appartenenti alla categoria dei mediatori, delle riunioni elitarie e riservate, dei contatti esclusivi e delle decisioni ingoiate per mantenere lo status quo. Se vuole crescere, il segretario La Regina deve sapere che rappresenta la grande  comunità riformatrice e di sinistra della Basilicata e deve scendere nelle strade, non frequentare i salotti . Rocco Rosa

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