CALABRIA. IMPIANTO DI SAN SAGO DI TORTORA. IL SINDACO ANTONIO IORIO SCRIVE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA:::
Come annunciato, il sindaco di Tortora,
Antonio Iorio, ha scritto al presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, per chiedere un intervento sulla delicata vicenda della
riapertura dell’impianto di depurazione di San Sago.
“Ho fatto una
promessa ai miei cittadini – scrive il primo cittadino – non posso
permettere che in un sito non idoneo sorga un impianto di trattamento
rifiuti pericoloso. Sono qui, per chiederle un aiuto”.
LA LETTERA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Egregio e Caro Presidente, sono un giovane Sindaco di 42 anni della
comunità di Tortora (CS) il primo comune della Calabria dell’Alto
Tirreno Cosentino a confine con la Regione Basilicata, terrà bella ma
difficile visto le tante criticità del mezzogiorno d’Italia.
Sono
stato eletto il 22 Settembre 2020, e dopo i primi mesi dall’incarico,
tra l’altro alla mia prima esperienza da Sindaco, mi sono trovato
costretto ad affrontare insieme alla mia amministrazione un problema
molto serio che riguarda l’ambiente per la possibile riapertura di un
Impianto di Eliminazione Rifiuti Pericolosi e non sito in Tortora (CS)
località San Sago in ditta CO.GI.FE. Ambiente s.r.l. C.F. 02672700735,
con sede legale in MILANO alla Via Giorgio Washington, n. 98, già
ECOLOGICA 2008 s.r.l.
Siamo, di fatto, nell’area golenale del Fiume
Noce, che in quel tratto riceve, da sinistra, le acque del torrente
Pizinno. L’impianto è, dunque, incastonato nella conoide di deiezione
formata dalla confluenza dei due corsi d’acqua e tra due Regioni
(Calabria e Basilicata). Il sistema ambientale che lo ospita è di
particolare pregio naturalistico, ma estremamente fragile. A non più di
duecento metri di distanza, sulla riva lucana del corso d’acqua,
insiste, infatti, il Sito di Importanza Comunitaria “Valle del Noce”
IT9210265 nel quale vivono specie di animali protette dalla Direttiva
92/43 Cee.
Tante sono state le iniziative promosse dalla mia
amministrazione a seguito del rilascio della VINCA (Valutazione di
Incidenza Ambientale) da parte del Dipartimento Ambiente della Regione
BASILICATA territorialmente competente con DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE
N.23AB.2021/D.00370 DEL 23.04.2021.
Allo stato attuale l’impianto
risulta chiuso, ma entro la fine del mese di Gennaio e gli inizi del
mese di Febbraio 2022, la REGIONE CALABRIA dovrà esprimersi sul rilascio
dell’ A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) che permetterà la
riapertura dell’Impianto di Eliminazione Rifiuti Pericolosi e non. 2
Sono stati convocati N. 2 Consigli Comunali Straordinari dove hanno
partecipato tutti i
Sindaci dei Comuni limitrofi della Valle del
Noce Comuni di Maratea (PZ), Lauria (PZ), Trecchina (PZ), Nemoli (PZ),
Rivello (PZ), Lagonegro (PZ), Aieta (CS), San Nicola Arcella (PZ) e
Scalea (CS), molti cittadini, Associazioni ambientaliste ed operatori
turistici, ci sono stati incontri presso la REGIONE BASILICATA con il
Presidente Dr. Vito Bardi e l’Assessore all’Ambiente Dr. Gianni Rosa,
inviate note per conoscenza al Ministero della Transizione Ecologica e
Ministero dell'Ambiente, fatte manifestazioni organizzate dagli
ambientalisti e per ultimo fatta richiesta di incontro all’On. Roberto
Occhiuto Presidente della REGIONE CALABRIA e presentato RICORSO AL TAR
BASILICATA per impugnare la VINCA rilasciata dalla Regione Basilicata
con DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N.23AB.2021/D.00370 DEL 23.04.2021.
Il problema è diventato ormai un allarme sociale che ha coinvolto non
solo gli Enti Comunali ma anche le Associazioni ambientaliste e gli
operatori turistici che insieme a tutti i Sindaci, sostengono una
battaglia per evitare l’apertura del depuratore di San Sago, con
risonanza mediatica in tutta la Regione Calabria e Basilicata per i
gravi problemi ambientali e di salute che creerebbe e con ripercussioni
di tipo economico non solo per il Comune di Tortora (CS) ma anche per i
paesi limitrofi.
Stiamo chiedendo con forza L’ IMMEDIATO RIGETTO
della Valutazione di Incidenza Ambientale da parte della Regione
Basilicata e di NON RILASCIARE l’Autorizzazione Integrata Ambientale da
parte della Regione Calabria presentata dalla predetta società PER I
MOTIVI CHE SI VANNO AD ESPORRE ED ANCHE IN RIFERIMENTO AI PROCEDIMENTI
GIUDIZIARI CIVILI ED IN PARTICOLARE A SEGUITO DELLA SENTENZA PENALE DEL
23.7.2021, DEPOSITATA IL 16.9.2021, DEL TRIBUNALE DI
PAOLA, infatti:
▪
la Go.Gi.Fe. Ambiente S.r.l. è proprietaria dell’impianto per il
trattamento dei rifiuti localizzato nella località San Sago del Comune
di Tortora (CS) ricadente sul territorio calabrese, e a breve distanza
dal sito di interesse comunitario (SIC) Valle del Noce, nel territorio
della Regione Basilicata;
▪
l’impianto è stato gestito in forza di autorizzazione integrale
ambientale (AIA) rilasciata con Decreto del Dirigente Generale del
Dipartimento delle Politiche dell’Ambiente della Regione Calabria del 20
febbraio 2009, n. 223, in favore di Ecologica 2008 S.r.l., poi
incorporata in Go.Gi.Fe Ambiente 2008 S.r.l.;
▪
in data 27 novembre 2013 l’impianto è stato sottoposto a sequestro
preventivo da parte dell’Autorità giudiziaria penale per una serie di
violazioni per le quali è stato instaurato procedimento penale n. 644/13
r.g.n.r. Procura della Repubblica 3 del Tribunale di Paola, a carico
degli imputati che sebbene siano stati assolti, relativamente alle
prescrizioni A.I.A. sono stati ritenuti colpevoli dei seguenti reati
contestati e dichiarati estinti per intervenuta prescrizione:
Nel
periodo di riferimento, in concorso tra loro e con altre persone allo
stato ignote, nella diversità di ruoli ed agendo anche in tempi diversi
ma in esecuzione di un medesimo DISEGNO CRIMINOSO, non osservavano le
prescrizioni contenute/richiamate
nell'Autorizzazione Integrata
Ambientale (c.d. A.I.A.), rilasciata dal Dipartimento Politiche
dell’Ambiente della Regione Calabria (avente protocollo n. 223 del
20.02.2009 del Registro Dirigente e n. 1576 del 24.2.2009 del Registro
Decreti Dirigenti della Regione Calabria) ed in particolare quelle
imposte dall’ordinanza n. 5052, datata 28.11.2006, emessa dall’Ufficio
del Commissario Delegato per l’Emergenza Ambientale nel territorio della
Regione Calabria.
Nello specifico, poiché:
1. ricevevano
presso l’impianto di trattamento sito in località San Sago del Comune di
Tortora (CS), sistematicamente, negli anni 2009, 2010, 2011, 2012 e nel
mese di gennaio 2013, rifiuti liquidi in esubero al limite imposto di
300 mc/giorno da trattare, previsto dalle condizioni necessarie e
specifiche per l’esercizio dell’impianto;
2. non adottavano, nella
conduzione del predetto impianto, in violazione alle condizioni
necessarie e specifiche per l’esercizio dell’impianto, tutte le cautele
necessarie ad evitare la perdita, anche accidentale, o l’abbandono di
rifiuti anche in fase di movimentazione o trasporto. In particolare, per
come accertato dal CTU in data 22.3.2012, consentivano al fango
proveniente
dalla stazione di disidratazione di tracimare durante le fasi-di suo caricamento su c.d. cassoni scarrabili;
3. omettevano, nel periodo in esame ovvero dal gennaio 2009 al febbraio
2013, in violazione alle predette condizioni, di effettuare
all’Amministrazione Provinciale di Cosenza le prescritte comunicazioni
mensili relative alle quantità di rifiuti ricevuti e trattati presso il
medesimo impianto;
Solo una puntuale, tempestiva e rigorosa
applicazione della normativa in materia ambientale, che tutela i siti di
particolare interesse, in linea con gli orientamenti giurisprudenziali,
scongiurare irreversibili danni al Fiume Noce, all’intero habitat
circostante ed al mare. Da qui ne discende l’importanza di un intervento
sinergico di tutte le rappresentanze istituzionali.
Pochi giorni
fa, ho avuto il piacere di conoscere a Roma ed ascoltare la
testimonianza del signor STEFANO CACCAVARI a cui Lei Egregio Presidente
il 29.11.2021 al Quirinale ha conferito il prestigioso riconoscimento di
Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana “per il suo
innovativo contributo rivolto alla valorizzazione del patrimonio
territoriale in 4 Calabria” che mi ha portato l'esempio del comune di
San Floro in provincia di Catanzaro, anche lì la mobilitazione della
popolazione, ha bloccato l'apertura di un impianto di rifiuti
pericolosi, ed oggi in quel posto si trova un azienda agricola che è un
fiore all’occhiello offrendo opportunità di occupazione con un progetto
di recupero della tradizione e difesa del territorio.
Allora mi
chiedo come sia possibile parlare nel mio Comune di riapertura di un
impianto di rifiuti pericolosi e non, gestito dalla stessa società
costituita da imputati che sebbene siano stati assolti, relativamente
alle prescrizioni A.I.A. sono stati ritenuti colpevoli e che nella
diversità di ruoli agivano in tempi diversi ed in esecuzione di un
medesimo DISEGNO CRIMINOSO.
Per tali motivazioni, Egregio
Presidente, come posso io rappresentare le istituzioni se nel territorio
da me amministrato succede tutto questo con il rischio che sarà
addirittura autorizzato un impianto di rifiuti pericolosi in un sito non
idoneo.
In questi giorni dal profondo del cuore con forte senso di
responsabilità ho fatto una promessa a miei cittadini pubblicamente,
dicendo loro che se questo impianto dovesse riaprire non voglio essere
il complice di un disastro ambientale e non mi sento più in grado di far
parte delle istituzioni, e che
per tale motivo consegnerò la fascia tricolore ai Presidenti delle Regioni Basilicata e Calabria.
Egregio Presidente sono qui a chiederLE un aiuto, un grido di allarme
per salvare la nostra terra da danni ambientali irreversibili, difendere
la salute di tutti i cittadini e l’economia reale del nostro territorio
che permette agli operatori economici, proprietari residenti e turisti
di non abbandonare questa terra e salvaguardare le proprie attività
realizzate con i sacrifici di una vita.
Con l’occasione porgo
cordiali saluti anche da parte di tutta l’amministrazione comunale di
Tortora (CS) augurando a lei ed i suoi cari i più sinceri auguri di Buon
Natale e Felice Anno Nuovo,
nell' attesa del Suo messaggio di fine anno che incoraggia sempre gli italiani di guardare al futuro con speranza e fiducia.
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