Un racconto fatto "con il Vangelo in mano", come scrive l'Autore.

"È la narrazione di un dolore che provoca, che non lascia
in pace, che mette in discussione certezze e convinzioni, che chiede di
abbandonare ogni comoda neutralità; è il dolore degli innocenti, ma
anche di chi si è reso responsabile di morti e violenza e vive
tormentato da sensi di colpa. Marcello Cozzi racconta anni di percorsi,
incontri e colloqui con chi si porta sulla pelle le cicatrici e le
ferite ancora aperte della violenza subita ma anche di quella di cui si è
stati artefici: dal caso Elisa Claps, la ragazza sedicenne ritrovata
cadavere nel sottotetto di una chiesa a Potenza, alle confidenze di
Giovanni Brusca, l'autore della strage di Capaci; da Andrea, Sara e
Angelina, vittime della criminalità mafiosa, a Rahama, Becky e tanti e
tante che come loro sono vittime della tratta degli esseri umani. Un
racconto fatto "con il vangelo in mano" che permette di comprendere
meglio che il Dio dell'umanità sofferente è fragile e inerme, ma che non
teme di lasciare la sacralità dei propri spazi pur di sporcarsi le mani
con il dolore e la fatica degli uomini".
Nessun commento:
Posta un commento