Nicola SAVINO*
Durante la pausa estiva, mentre a Potenza il dibattito politico si concentrava intorno alle iniziative del Mondo cattolico, l’articolo di Galli della Loggia sul Corsera del 18 luglio sottolineava come sia impossibile ignorare la Storia per chi “vuol far politica”: ovviamente, se questa s’intende come impegno non per sé, ma per le Istituzioni democratiche!
La conoscenza e la soluzione dei problemi richiede di “conoscere il passato per intenderne i valori, le cause profonde ed interconnesse ,…i loro molteplici risvolti…le.. conseguenze di quel farsi concreto”.
Insomma, per Galli della Loggia (e non solo) “senza, la storia .. la politica è cieca”! Per indirizzare una Comunità in modo ch’essa realizzi il massimo bene possibile per il massimo numero dei suoi componenti, è indispensabile conoscere le strade tra cui scegliere, come si son formate .. le eventuali alternative.
Sempre durante la pausa estiva e prima che chiudessero le Camere, la vasta eco all’intervento dell’on. Fassino (ex esponente del Pci, già sindaco di Torino) ha dato conferma della tesi di Della Loggia. L’assenza di coscienza storica spiega sia l’auto-attacco dell’indennità e dei vitalizi (anche degli <Ex di prima della riforma pensionistica>); l’abolizione del finanziamento pubblico dei Partiti; la decurtazione del loro stesso numero: tutti a danno dell’unica forma di Democrazia storicamente realizzatasi.
Dalla Magna Carta del 1215 in Inghilterra e le tante con cui, nei vari Paesi, i cittadini hanno nel tempo difeso i propri diritti; infine da noi stessi nella nostra Costituzione! Soltanto escludendo la conoscenza della Storia si “giustifica” la tendenza ad accettarsi come <Casta>, a ledersi per l’<indennità stabilita dalla (propria) legge> (Art 69), a decurtarsi nella propria consistenza; ad auto-fustigarsi quotidianamente e subissare di critiche coloro che-fra Essi- tentano di “ragionare” sulla materia!
Chi non conosce la Storia, dimentica che il Regime Fascista abolì il Parlamento e lo sostituì con membri “nominati” in una Camera di Fasci e Corporazioni; e che a tanto si giunse, passo dopo passo, dall’assassinio di Matteotti ed il Mussolini del 3 gennaio 1925. Avrebbe perciò preoccupazione del fatto che, già dagli anni ’90, si è innescata -nei Comuni e poi nelle Regioni- l’elezione diretta del Governatore inamovibile, che ora apre la strada all’analogia del Capo del Governo in tandem con l’Autonomia differenziata di Calderoli-Lega. Cioè a tendenze che preludono ad un assetto autoritario ed antiparlamentare con il facile contributo di tutti i Partiti (Fassino quasi… espulso dal Pd!). Perché senza far bene la Politica si perde la capacità ed il coraggio di individuare la posta in gioco e si cade nell’ansia del consenso: da cui la violazione collettiva delle leggi, l’abuso dell’autodichìa e la sua disparità tra le Camere.
Sommando tutto questo al proliferare della decretazione, si viaggia verso l’evanescenza dell’Organo che dovrebb ’esser centrale del sistema. Perciò La Loggia insiste (ancora sul Corsera del 4/8) : eletti per “nomina” di un Capo e “senza consapevolezza della dignità del proprio ruolo-” i Parlamentari stanno riducendosi a negare se stessi!
Cade dunque a proposito l’articolo di V. Santarpia del 1° agosto (Corsera), quando rimarca le disfunzioni della nostra Scuola nel suo complesso e sottolinea il divario Nord Sud, che, circa i risultati delle ultime maturità, elargisce “il più alto numero di 100 e lode .. in Campania, Puglia e Sicilia”, proprio nei Territori in cui si rilevano le più acute deficienze nelle discipline fondamentali e le più alte percentuali di abbandoni!
La Scuola chiude dunque il cerchio ..semplicemente riattivandolo - abolendo la geografia e quasi del tutto la Storia. Una scuola che una personalità come Giavazzi considera <disorientata> e confusa “finché gestita dai Sindacati”. Il che significa che le cause e le derivazioni, la sua grave crisi, sono vaste diverse e convergenti: da cui il deficit delle nuove generazioni nella capacità critica di <filtrare> i messaggi di Tv e Web e nel costituire una <classe dirigente> che sappia non ridursi alla cattura del consenso!
Questo si comprende persino in Via Pretoria, dove, pur resistendo la rievocazione di alcune tradizioni, spesso i comportamenti collettivi attestano, da molti indizi, la decadenza del costume civile! Non rassicurazioni-dunque- dalla pausa estiva! ns
*già Parlamentare e Sottosegretario di Stato
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