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CASTROCUCCO MARATEA, L’ANAS PUNTA AL RISPARMIO E VUOLE CHIUDERE IL TRANSITO
Frana di Castrocucco, senza effettive cantierizzazioni nessuna chiusura programmata può essere tollerata. Gli impenditori del mare della cittadina jtirrenica sono sul piede di guerra per la paventata chiusura del transito a Castrocucco. Le Istituzioni -dicono-non hanno le idee chiare, ormai è conclamato, ma chiudere di nuovo il transito in nome di un risparmio economico, senza aprire nessun cantiere nei luoghi della frana è un attacco alla vita delle Comunità.
Abbiamo dovuto subire una chiusura
serale inadeguata alle esigenze turistiche estive, troppo costoso un
ulteriore turno notturno di manodopera addetta al monitoraggio dei
sistemi di controllo frana, ma ora- sostiene Manuel Chiappetta- non è
giusto chiudere la strada senza aprire effettivamente nessun cantiere. La sola chiusura di qualche giorno fa, necessaria, in occasione dell’attivazione dei sistemi di allarme per un possibile cedimento delle rocce, ci ha fatto ripiombare nell’incubo. La
stagione estiva non ha cancellato nessuna preoccupazione, in verità
oggi abbiamo ben chiaro che le incertezze istituzionali sul da farsi
segneranno la vita delle Comunità locali per molto tempo. Riteniamo
opportuno rivedere ogni decisione presa in precedenza verso qualsiasi
chiusura programmata, fin quanto le cantierizzazioni non siano certe a
livello progettuale e tecnico. La questione del risparmio economico per il controllo e il monitoraggio della frana, non può essere un valido motivo per isolare Maratea, compromettere il trasporto scolastico e abbandonare le Comunità di Castrocucco e Marina. Senza nessun cantiere da aprire la viabilità deve essere garantita costi quel che costi, ANAS non può “andare in ferie” dal cantiere di Maratea.
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