Il sindaco di Tortora, Toni Iorio, pensa al ricorso al Consiglio di Stato, mentre Antonio Ponzi, ex assessore all’ambiente di Tortora fa appello alla costituzione di un nuovo comitato di difesa esteso ai cittadini dei comuni limitrofi. Ma intanto l’impianto di eliminazione rifiuti pericolosi e non, da 300 metri cubi di rifiuti giornalieri per un totale di 110mila metri cubi all’anno, della ditta Co.Gi.Fe. Ambiente, può riaprire. Dopo la chiusura del novembre 2013 disposta dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Paola su richiesta della locale Procura della Repubblica a seguito del riscontro di una serie di inadempienze relative al sistema di depurazione dei fanghi. Inadempienze che configuravano diverse ipotesi di reato tra le quali il disastro ambientale. Il giudizio di primo grado, a luglio 2021 e poi a novembre 2023 la Corte di Cassazione alla quale si era appellato il Comune di Tortora, hanno chiarito che il fatto non sussiste. Insomma il presunto disastro non si sarebbe verificato.