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Di Redazione il
La terza Commissione regionale- presidente Leone- ha affrontato il tema della riqualificazione della PA.MA.FI di Maratea, l’azienda in regime di liquidazione che ormai da decenni è diventata una discarica di rifiuti. Il direttore Busciolano ha fatto rilevare che la Regione è in contatto con i tre commissari liquidatori i quali stanno proponendo delle soluzioni. Queste prevedono una forte riduzione dei crediti e saranno da valutare al momento della formalizzazione. La documentazione attualmente disponibile è all’attenzione dell’Ufficio patrimonio della Regione. Invece, per le iniziative finalizzate alla protezione della costa di Maratea e alla definizione dell’istituzione dell’Area Marina Protetta, Busciolano ha informato che la questione è all’attenzione dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).
Sulla questione interviene anche il capogrupo del Pd Lacorazza per dire che il gruppo da lui rappresentato ” vigilerà su modalità e tempi. Sulla questione dell’area marina protetta è necessario, per il capogruppo del pd, che la Regione si faccia parte attiva affinché i tempi non si prolunghino oltre, visto l’annuncio fatto che, in poche settimane (?), si sarebbe arrivati ‘a tavoli tecnici con operatori locali ed utilizzatori del mare, al fine di predisporre una prima bozza di perimetrazione e di zonizzazione…’.Quindi, è necessaria la chiarezza: si possono accorciare i tempi perché siamo a ‘tavoli’ propedeutici alla prima bozza”.
Sulla questione Pamafi inTerviene l’ex consigliere regionale Pietro Simonetti che più volte si è interessato alla questione. Il Direttore Busciolano ha detto cose vecchie-SOSTIENE SIMONETTI- ed ha dimenticato cose importanti : da tempo l’ufficio patrimonio ha definito la cifra di transazione con la curatela di liquidazione, qualcosa come 350 mila euro di fronte ad una richiesta milionaria del 2018, transazione firmata e sottoscritta, mai poi impedita dalla presenza di soggetti privati nel sito che hanno rivendicato l’usucapione per due case. Dal 2018 sono avvenute molte cose, incendi, inchieste e interventi delle autorità per ottenere il reintegro della proprietà del sito in testa alla Regione. Ma Busciolano non sa o forse non ricorda che per la bonifica del sito, sul quale sono stati scaricati quantità inimmaginabili di rifiuti erano stati messi a disposizione della Regione 500.000 euro del progetto Su.Pr.Eme destinato come primo step per la realizzazione della Cittadella dell’Ambiente . Soldi persi per il mancato recupero della proprietà regionale e la conseguente mancata attuazione del progetto del Centri Nazionale di alta formazione per operatori dell’accoglienza presso Villa Nitti. Mentre la bomba ecologica di Castrocucco riceverebbe ancora versamenti di rifiuti il Dipartimento Ambiente cela nel passato le irresponsabilità del presente. Senza fare nulla ovviamente, in piena intesa, in questo, con il Comune di Maratea.
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