Lord Balfour                                                   Lord Rothschild


La Dichiarazione Balfour: 
Come e quando è nato lo stato d’Israele

I coloni sionisti entrarono in Palestina quando questa era sotto il dominio britannico e crearono arbitrariamente uno stato ebraico sovrapposto  alla Palestina.
Ciò fu reso possibile da  un “accordo” con alcuni membri del governo britannico,  una lettera, conosciuta con il nome del ministro degli Esteri Arthur James Balfour, con la quale il governo britannico s’impegnava a sostenere la costituzione di un «focolare nazionale» per il popolo ebraico in Palestina… La lettera, emessa il  2 novembre 1917,  era indirizzata a Lord Walter Rothschild, il principale rappresentante della comunità ebraica britannica,  e referente del movimento sionista.

Rilasciando   la  Dichiarazione Balfour, il l governo britannico segnò l’inizio della collaborazione politica tra Londra e il movimento sionista, che fu in grado d’iniziare la costruzione di una realtà pre-statuale che avrebbe portato alla nascita di Israele nel 1948.  

 

Il sionismo come movimento politico nacque  in Francia,   quando il clamore del caso Dreyfus, (l’ufficiale ebreo accusato di tradimento)  favorì una campagna antisemita molto forte, e fu allora che  gli ebrei – da sempre in dispersione  nel mondo –  cominciarono  a chiedersi dove potessero andare per avere una loro casa, e tra diverse destinazioni possibili “scelsero” la Palestina…

A quel tempo essa era un “mandato” britannico, abitato da circa un milione e mezzo di palestinesi. Comportandosi come se questi non esistessero, gli ebrei   chiesero l’appoggio al ministro degli Esteri britannico, e ottennero  quella  Dichiarazione,  un semplice documento grazie al quale  si permisero arbitrariamente di  costituire  il  primo Stato di Israele
Così cominciò l’emigrazione nella “Terra dei Padri”: ma anche questa era un’attribuzione indebita, come dimostrarono anche le ricerche archeologiche dei resti di quella protestata, antica cultura, di cui si parlava nella Bibbia, ma di cui  non fu trovata nessuna traccia.   

Così mentre nella  “lettera” tra i due lord,  Balfour e Rothschild, venisse enunciato che  il tutto dovesse avvenire “senza danni per i diritti civili e religiosi delle esistenti comunità  non ebraiche“,  e mentre  nel senato britannico W.Wilson asseriva che “nessuna nazione può estendere la sua politica su ogni altra nazione o popolo, e  ogni popolo sarà libero di determinare la propria politica,  dal più piccolo al più grande e potente”, con il sostegno formale del governo britannico venne  sancita una vera e propria prevaricazione, che appoggiava unilateralmente il  diritto inalienabile del popolo ebraico all’auto-determinazione nella sua patria storica la terra di Israele, ciò  che avrebbe portato all’arrivo massiccio dei “coloni”  israeliani da tutto il mondo, cacciando quasi l’80% dei palestinesi  nei campi profughi (1948) e dando così inizio ad una funesta situazione, di cui oggi vediamo le disastrose conseguenze.

 

The original letter from Balfour to Rothschild; the declaration reads:

His Majesty’s Government view with favour the establishment in Palestine of a national home for the Jewish people, and will use their best endeavours to facilitate the achievement of this object, it being clearly understood that nothing shall be done which may prejudice the civil and religious rights of existing non-Jewish communities in Palestine, or the rights and political status enjoyed by Jews in any other country.
2 November 1917

link  Dichiarazione Balfour
https://israeled.org/wp-content/uploads/2019/08/1917.11.2-Nov-Dichiarazione-Balfour-1.pdf