- Da https://www.maurocorona.it/libri/lunariosentimentale/ -
Come nella sua infanzia ertana era il susseguirsi dei mesi e delle stagioni a dettare i ritmi della vita, anche in questo scritto è il calendario a scandire la memoria, in un moto circolare lungo un anno che, dalla neve di gennaio, a quel bianco ritorna, per iniziare un nuovo ciclo. Nel paese ripido la modernità ha ormai eroso tradizioni antiche, la fretta si è sostituita al tempo manuale, quello in cui si sapeva ascoltare la Natura e proteggerne i valori.
Tornare
indietro significa compiere un viaggio in una cultura contadina
perduta, riscoprendo esistenze semplici e creative, innestate su riti
ancestrali e credenze sospese tra fede e superstizione. Sarebbe tuttavia
ingiusto cedere alla tentazione di idealizzare un’età in cui ogni cosa
era fatica, sacrificio, in cui tutto si consumava sempre uguale, perché
dove non c’è ricchezza, per campare bisogna fare sempre le stesse cose.
Attraverso
questo lunario, Corona, pur non rinnegando il presente, cui riserva lo
sguardo dello spettatore curioso, ripercorre tra memorie personali e
condivise un’epoca aspra e dolce. Nella certezza che ricordare sia anche
un modo per insegnare la speranza.
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