E DI UN GIOVANE AVVOCATO CHE HA CREDUTO NELLA SUA INNOCENZA
- Da https://www.ibs.it/io-sono-innocente -
Io sono innocente è il racconto a due voci di uno dei più gravi errori della giustizia nel nostro paese. Una storia di silenzi e tempo immobile, e insieme di ricerca e lotta instancabile.
La sera del 28 febbraio 1991 tutta Italia sta
guardando Sanremo, ed è acceso sul Festival anche il televisore di
Beniamino Zuncheddu e dei suoi familiari, nella loro casa di Burcei, nel
sud della Sardegna, quando suona il campanello. È un’ora tarda, non può
essere una visita normale: c’è qualcosa che non va. E infatti alla
porta ci sono degli agenti della squadra mobile della Questura di
Cagliari in divisa mimetica. Prelevano Beniamino, e per lui ha inizio un
incubo senza fine. Da semplice pastore di appena ventisei anni, diventa
il principale indiziato per una strage avvenuta poche settimane prima,
in cui sono stati uccisi tre uomini e un quarto è rimasto gravemente
ferito. Beniamino è innocente, continua a ripeterlo, ma il sopravvissuto
alla strage dice di averlo riconosciuto, e un testimone racconta di
averlo visto, in passato, minacciare una delle vittime. Così, nel giro
di appena un anno, Beniamino viene condannato all’ergastolo in via
definitiva, e si arrende a passare in carcere il resto della sua vita.
Finché, ventisei anni dopo, un giovane avvocato non incappa nella sua
storia. Lo crede colpevole, ma quando legge gli atti dei processi si
rende conto che le prove sono molto più che deboli: sono inverosimili.
Possibile che i giudici dell’epoca non se ne fossero accorti? Inizia a
scavare, e si rende conto di trovarsi davanti a un clamoroso errore
giudiziario, su cui si allunga l’ombra di una verità sconcertante.
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L'Avv. Mauro Trogu |
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