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Il più grande errore giudiziario italiano
Enzo Tortora, 40 anni fa il suo arresto e la foto in manette
L'inchiesta della procura di Napoli scosse il mondo dello spettacolo, turbò l'opinione pubblica (il programma tv ispirato al celebre mercatino londinese era seguito da 26 milioni di spettatori) e divise il Paese intero tra colpevolisti e innocentisti
Alle 4 di notte del 17 giugno di 40 anni fa il giornalista Enzo Tortora, uno dei presentatori televisivi Rai più popolari in quel momento (prima di 'Portobello', aveva condotto la 'Domenica Sportiva' e la prima edizione di 'Giochi senza frontiere'), venne arrestato dai carabinieri per traffico di stupefacenti e associazione di stampo camorristico. Un arresto, cristallizzato, tra l'altro, da una foto che fece il giro del mondo e che ritraeva Tortora all'uscita in manette dal comando del Reparto Operativo. L'inchiesta della procura di Napoli scosse il mondo dello spettacolo, turbò l'opinione pubblica (il programma tv ispirato al celebre mercatino londinese era seguito da 26 milioni di spettatori) e divise il Paese intero tra colpevolisti e innocentisti.
Tra "falsi pentiti", alcuni dei quali legati alla Nuova Camorra Organizzata, e "falsi testimoni", furono quasi venti le persone che tirarono in ballo Tortora indicato quale corriere di stupefacenti per conto della NCO. Accuse che i magistrati partenopei dissero di aver vagliato e riscontrato con attenzione. Il giornalista, rinchiuso nel carcere di Regina Coeli e poi in quello di Bergamo, scrisse numerose lettere per proclamare la sua innocenza e solo dopo sette mesi di detenzione ottenne gli arresti domiciliari nella sua casa di Milano.
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