Nicola SAVINO*
Circola voce che la scelta del candidato alla Presidenza “per l’Alternativa” avverrebbe con le Primarie. Come dire: il toro nella corrida, la competizione forsennata delle clientele personali, l’estremo “sfarinamento” di cui Rino Formica, il Pomo della discordia che continua a scavare!
Quando non se ne “posseggono” in loco di salde e sufficienti, come De Luca ed Emiliano; o non si riesce a sommarle in una leadership nazionale-come nel caso Schlein- non restano che le Primarie: grande invenzione per il clientelismo e la corruzione, per <la guerra di tutti contro tutti> e l’<homo homini lupus> (T. Hobbes- nel primo ‘600). Da cui il Leviatan, il potere assoluto!
A riflettere su quanto sta accadendo, si dovrebbero riconoscere gli effetti del febbraio ‘95, dell’ acutezza ereditata da MSI-DN-AN dal vice di Berlusconi. L’on. Tatarella guardò infatti lontano, quando rese direttamente eleggibile il Capo delle Regioni- non a caso ribattezzato Governatore! Ben calcolava il peso del nuovo Ente nella dinamica nazionale, pur avendo il Msi votato da solo contro la sua istituzione? Prevedeva lo sbriciolarsi del Sistema con lo scatenarsi delle passioni intorno all’unico potere regionale, resi ormai irrilevanti e di contorno tutti gli altri dell’Ente? Ovvi- di lì- il buon gioco alla pretesa di riequilibrarlo con il rafforzamento del Potere centrale (Meloni) e la buona probabilità di successiva conferma da elettori rispettosi della logica: per un Paese ordinato, finalmente un Leviatan!
Siamo al punto che si assocerebbe all’<autonomia differenziata>, come facile prevedere anche nella misura in cui si polverizza la Parte avversa: che ha condiviso l’elezione diretta in tutte le Regioni, moltiplicato Primarie per nuove Sigle, rimasto indifferente al rilievo nazionale delle scelte regionali.
Sebbene raccogliticcia e scandalosamente inadeguata, anche la Destra lucana procede grazie alle convulsioni dell’altra Parte: nella trappola Tatarella e con le Primarie scambiate per toccasana! Es a livello nazionale, procede- come in automatica- verso il Premierato- e sebbene pagando un innaturale anti-Risorgimento.
In questo scenario, la posta in gioco è di gran lunga oltre il destino della Basilicata e fa tendenza per il Paese. C’è perciò da capire se la “Sinistra” possa rendersi- già qui- capace di un’organica alternativa: presupposto della sua ricostituzione a Partito. In questo scenario e se questo fosse l’obiettivo, il candidato si sceglierebbe o di comune accordo o attingendo al Meridionalismo competente; e il programma sarebbe per una Legislatura costituente, di transizione: per il Presidente eletto dal Consiglio e la Stabilità con la sfiducia costruttiva. Come dire: dimostrando di fare sul serio!!!
*già Parlamentare e Sottosegretario di Stato
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